L’arcivescovo di Cotonou: un successo il viaggio del Papa, ora la speranza diventi realtà
“Riconciliazione, giustizia e pace”: il trinomio nel motto del viaggio apostolico in Benin è la grande sfida che Benedetto XVI ha lanciato non solo alla Chiesa locale, ma a tutta l’Africa. Ne è convinto l’arcivescovo di Cotonou e presidente dell’episcopato beninese, mons. Antoine Ganyé. Raggiunto stamani telefonicamente a Cotonou da Alessandro Gisotti, il presule traccia un bilancio del secondo viaggio apostolico di Benedetto XVI in Africa:
R. – E’ stato un successo per la gente! Questo viaggio ci invita ad una vera amicizia con Dio, con gli uomini e anche con noi stessi. Questo viaggio ci invita ad amare Dio profondamente, a essere buoni cristiani e ad amarci tra di noi. Noi siamo sensibili a questi tre valori: la riconciliazione, la giustizia e la pace, e la gente li ha percepiti profondamente.
D. – Il tema del viaggio, dell’Esortazione post-sinodale, è la speranza. Il Papa ha sottolineato gli aspetti positivi dell’Africa contro tanti pregiudizi e visioni distorte. Una sua riflessione su questo …
R. – Credo molto a questa speranza: Dio farà tutto per aiutarci, per aiutare la nostra fede ad andare avanti. La gente è pronta a fare tutto perché questa speranza diventi una realtà!
D. – Ha colpito anche la grande accoglienza della gente in tutti gli appuntamenti del Papa in Benin. Non solo i cristiani: tutti i beninesi hanno accolto con gioia Benedetto XVI …
R. – Tutti i beninesi, i musulmani, i fedeli della religione tradizionale … tutte le religioni erano presenti lungo la strada ad accogliere il Papa perché tutti volevano la benedizione del Santo Padre. La benedizione del Santo Padre è una cosa molto, molto importante per noi africani!
D. – Il viaggio ora è finito. Quali sono le sue speranze per il futuro della Chiesa del Benin ma anche di tutta l’Africa?
R. – Io chiedo a tutti i sacerdoti di lavorare con la gente, con i cristiani e con tutti perché questi tre valori – la riconciliazione, la giustizia e la pace – possano entrare nella vita di tutti noi. Adesso comincia il vero lavoro perché la gente ha riconosciuto l’importanza di questi valori. Per questo, ora dobbiamo lavorare con tutti i cristiani perché ogni cristiano sia missionario verso coloro che non sono ancora cristiani. (bf)
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