mercoledì 9 novembre 2011

L'incontro dei volontari cattolici promosso da Cor Unum (O.R.)

L'incontro dei volontari cattolici promosso da Cor Unum

Un servizio all'uomo in nome di Cristo

Le recenti alluvioni che hanno flagellato alcune regioni italiane sono una tragedia, ma anche un'occasione per condividere le sofferenze degli altri, manifestando la compassione e la comunione quale espressione di solidarietà umana e non solo cristiana. Lo ha detto il cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, martedì mattina, 8 novembre, a margine della presentazione dell'incontro dei volontari cattolici europei con Benedetto XVI, in programma giovedì e venerdì prossimi nella sede del dicastero vaticano. L'appuntamento vedrà riuniti 160 persone provenienti da 25 Paesi: vescovi, rappresentanti delle organizzazioni cattoliche europee e di organismi internazionali. L'incontro -- come ha riferito monsignor Giovanni Pietro Dal Toso, segretario di Cor Unum -- sarà l'occasione per sottolineare l'importanza del volontariato dal punto di vista pastorale. Si punterà, infatti, a riflettere su tre dimensioni. La prima è quella di salvaguardare l'approccio personale ai problemi, in quanto il volontariato non nasce per creare strutture, ma per rispondere ai bisogni dell'uomo in nome di Cristo. Si cercherà poi di salvaguardare lo spirito di discernimento, perché molte volte il volontariato si muove in anticipo sullo Stato e sugli enti pubblici. L'importante, ha sottolineato monsignor Dal Toso, è mantenere l'attenzione alla povertà di oggi. Fondamentale è infine salvaguardare l'elemento di fede, perché a volte sembra che la fedeltà alla Chiesa impedisca di essere più liberi per dedicarsi alle persone. Invece, è vero il contrario: più si vive in Dio e più si percepiscono i bisogni dell'uomo. Monsignor Dal Toso ha ricordato che, in un mondo segnato dall'utilitarismo, i volontari operano gratuitamente: il loro impegno, illuminato dalla grazia di Dio, manifesta come il cristianesimo si prenda cura del bene di ogni uomo.

(©L'Osservatore Romano 9 novembre 2011)

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