lunedì 14 novembre 2011

Messaggio del Papa per il 50.mo della proclamazione della Vergine dei Trentatré a Patrona dell’Uruguay

Messaggio del Papa per il 50.mo della proclamazione della Vergine dei Trentatré a Patrona dell’Uruguay

Una giornata di festa per tutto l’Uruguay, strettosi attorno alla Vergine dei Trentatré, nel 50.mo dell’incoronazione e proclamazione a Patrona dell’Uruguay da parte di Giovanni XXIII. Per l’occasione, Benedetto XVI ha inviato un messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, nel quale sottolinea il particolare legame del popolo uruguayano con la Madre di Dio. Il servizio di Alessandro Gisotti:

“Madre, con te coroniamo le speranze del nostro popolo”: all’insegna di questo motto e affidamento, una moltitudine di pellegrini si è raccolta ieri al Santuario della Vergine dei Trentatré, nella cittadina di Florida per celebrare il 50.mo anniversario della proclamazione della Madonna a Patrona dell’Uruguay. La piccola statua di legno, alta solo 36 centimetri, veglia però da ben più di mezzo secolo sul popolo uruguayano: la tradizione vuole infatti che provenga dalle missioni dei padri gesuiti; già alla fine del XVIII secolo fu eretta una cappella per custodire l’immagine sacra. Per questo evento giubilare, Benedetto XVI ha inviato un messaggio al presidente della Conferenza episcopale uruguayana e vescovo di Mercedes, mons. Carlos Maria Collazzi Irazábal. Un messaggio letto durante la celebrazione nel Santuario gremito di fedeli:

“El Sumo Pontifice les exhorta a acrecenter…”

“Il Sommo Pontefice – sottolinea il messaggio – esorta gli uruguayani ad accrescere la devozione alla Madre di Dio, così intensamente viva nel seno delle famiglie e delle comunità cristiane” della “benedetta” terra dell’Uruguay. Seguendo l’esempio della Regina del Cielo, scrive ancora il Papa, i fedeli sono chiamati ad accogliere “con docilità il Vangelo e a dedicarsi assiduamente alla preghiera”:

“De este modo, encontrarán fuerzas…”

“In questo modo – è l’esortazione del Papa – riceveranno forza dall’essere autentici discepoli e missionari di Gesù Cristo” rimanendo radicati nella fede, forti nell’amore per la Chiesa e “sempre disponibili a collaborare con tutti nella costruzione di una società sempre più giusta, fraterna e solidale”. Nella sua omelia, mons. Collazzi ha ricordato la recente pubblicazione della Lettera Pastorale che, ha detto, vuole essere un contributo di “speranza” per tutto il popolo dell’Uruguay. In particolare, il presule ha messo l’accento sulla difesa della dignità della persona umana, sulla ricerca della verità e sulla promozione della famiglia e dell’educazione.

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