giovedì 9 dicembre 2010

Cristina Siccardi presenta il saggio di De Mattei sul Concilio (Messainlatino)

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1 commento:

raffaele ha detto...

Trovo molto grave ciò che scrive De Mattei (ed anche don Gherardini). Non si possono rifiutare le affermazioni di un concilio ecumenico, ribadite da ben cinque pontefici, in nome delle proprie preferenze personali. In questo certi tradizionalisti commettono lo stesso errore dei modernisti: sostituiscono la continuità della grande Tradizione vivente della Chiesa (che non è un museo!) con le proprie opinioni soggettive.
Le affermazioni della "Pascendi" non hanno un valore superiore ai documenti del Vaticano II, ma vanno rilette e reinterpretate in base ad essi. I documenti ufficiali di un concilio ecumenico (che vanno distinti dai documenti preparatori e dagli interventi personali di un singolo vescopvo, si tratti di Siri o Ottaviani o di Lercaro o Suenens) hanno una validità superiore a quella di una semplice enciclica, che non gode dell'infallibilità in senso stretto.
Se De Mattei vuole andare coi lefevriani lo faccia: ma non pretenda di imporre le sue opinioni come "cattoliche".
Trovo quindi giouste le critiche di Introvigne: anzi, rincaretrei la dose.