martedì 21 dicembre 2010

Il declino dell'impero romano rafforzò la struttura ecclesiale (Canfora)

Quel declino rafforzò la struttura ecclesiale

Luciano Canfora

Richiamarsi alla fine dell’impero romano (invero dell’impero romano d’Occidente) è stato, nel corso del tempo, un luogo comune, o meglio un motivo ricorrente della angoscia storiografica. Anche il grande Edward Gibbon pensò per qualche momento che la ribellione delle colonie americane e il loro distacco dalla corona britannica fossero una avvisaglia di decadenza, assimilabile — egli pensava — alla fine dell’impero romano. Peraltro proprio il grande libro di Gibbon, Storia della decadenza e caduta dell’impero romano, documentava come quella cosiddetta decadenza fosse in realtà durata almeno un millennio concludendosi soltanto alla metà del secolo XV con la conquista turca di Costantinopoli. Ma questa corretta prospettiva non si è mai pienamente affermata. Studiosi, soprattutto non professionali, hanno spesso pensato al 476 dei manuali per il fu-ginnasio come alla data catastrofica e conclusiva della vicenda imperiale. Trascuravano di considerare che la parte più ricca e potente dell’impero, cioè la pars Orientis, continuò ad essere per secoli uno degli epicentri della politica mondiale. La visione a tinte fosche o morbose di un mondo che si sgretola affogato nella immoralità è un motivo ricorrente: qualcosa del genere pensava già Orazio nell’epodo XVI al tempo delle guerre civili tardo repubblicane. È una visione essenzialmente oleografica, cui diede forma altamente poetica il celebre sonetto di Verlaine (1883): «io sono l’impero alla fine della decadenza /il quale guarda il passaggio dei grandi barbari bianchi /... ah tutto è perduto! Batillo hai finito di ridere?» etc. La versione popolare di tutto questo si trova nei film peplum. Dei destini dell’impero fu il Cristianesimo uno dei fattori decisivi. E anche in questo caso gli esiti nella parte occidentale e in quella orientale furono diversi. A Occidente il cristianesimo attrasse nella struttura ecclesiale energie ed élites che in altre epoche avevano percorso brillanti carriere politico-militari. A Oriente invece la prevalenza dello Stato sulla Chiesa si consolidò e fu garanzia della durata di un impero millenario antagonista e interlocutore prima degli Arabi e poi dei Turchi.

© Copyright Corriere della sera, 21 dicembre 2010

Il paragone fatto dal Papa e' quanto mai azzeccato. L'impero romano crollo' su se stesso per mancanza di valori, di unita' e di moralita'.
Dubitiamo forse di essere piu' o meno allo stesso punto?

R.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah. Allora c'era solo l'impero romano, oggi gli imperi sono più di uno e si danno semplicemente il cambio. Non dimentichiamo che ci sono parti del mondo dove non c'è crisi.

Jack

Raffaella ha detto...

Anche allora c'erano parti del pianeta non ancora esplorate (non se ne sapeva nemmeno l'esistenza). Crollo' l'impero romano, quello corrotto.
R.

Ben ha detto...

Il grande Edward Gibson? La sua tesi che la caduta dell'impero romano fu dovuta al Cristianesimo è risibile. Come risibile è quella del grande Canfora che "...il cristianesimo attrasse nella struttura ecclesiale energie ed élites che in altre epoche avevano percorso brillanti carriere politico-militari." causando quindi indirettamente la caduta dell'impero. (E, per converso, l'impero d'oriente invece si rafforzò... si è visto, come si rafforzò!). Ma a questi soloni nessuno consiglia mai di darsi all'equitazione? (o all'ippica, se preferiscono...)

Anonimo ha detto...

Adesso non ci sono parti ancora da esplorare. Che c'entra. Forse non mi sono spiegato

Jack

Anonimo ha detto...

Tutti storici oggi...)

Anonimo ha detto...

Corsi e ricorsi storici...oggi è la Chiesa cattolica che sta collassando.speriamo non sia troppo tardi!
Tutto grazie a Roncalli,Montini e Woitila...

Anonimo ha detto...

In pratica il togliattiano Canfora vuol dire che se la Chiesa è soggetta all'impero questo dura di più. Però Bisanzio ha solo prolungato l'agonia e dall'avvento dell'Islam non ha mai preso nessuna iniziativa, mentre gli stati sorti dall'impero d'occidente, nuovi mondi compresi,hanno avuto ben altra vitalità. Eufemia

Raffaella ha detto...

Non darei la colpa ai Papi.
E' il contesto storico che va analizzato. Diciamo che purtroppo la gerarchia ecclesiastica non e' stata (e non e') di aiuto ai Pontefici.
Io pero' sono fiduciosa nei giovani :-)
R.