lunedì 13 dicembre 2010

Il Papa: «Cari giovani amici, quando metterete il Bambinello nella grotta o nella capanna, dite una preghiera per il Papa e per le sue intenzioni» (Giansoldati)

All’Angelus la benedizione dei Bambinelli

Poco dopo mezzogiorno, recitata la preghiera dell’Angelus, in una piazza san Pietro gremita nonostante il freddo penetrante, migliaia di manine si sono alzate all’unisono per mostrare a quel puntino bianco affacciato lassù, alla finestra del Palazzo Apostolico, il bambinello del presepe. Per i bambini romani (ma non solo) l’appuntamento della terza domenica d’Avvento in Vaticano è diventato un punto fermo nel calendario.
La benedizione delle statuine di Gesù Bambino è una tradizione inaugurata da Giovanni Paolo II agli inizi del suo pontificato ma resistente al passare degli anni, nonostante il sorpasso dell’albero di Natale rispetto al presepe, benchè in questi ultimi anni vi sia una riscoperta dell’allestimento della Natività. «Cari giovani amici, quando metterete il Bambinello nella grotta o nella capanna, dite una preghiera per il Papa e per le sue intenzioni». Applausi a non finire, urla di gioia e forse i genitori che accompagnavano i bambini erano più contenti di loro davanti all’esplosione di tanto entusiasmo. Sotto il secolare abete natalizio addobbato di palle argentate e lucine, una imponente staccionata di legno proteggeva dagli sguardi una specie di cantiere in corso. Si tratta del monumentale presepe del Papa, in via di allestimento, formato da statue lignee alte più di tre metri, realizzate nel 1846 per i Torlonia e poi donate a San Vincenzo Pallotti per la chiesa di Sant’Andrea della Valle e da lì trasferite al di là del Tevere. Verrà inaugurato il 24 dicembre. Per quell’occasione il Papa si affaccerà alla finestra accendendo una candela, simbolo di rinascita e di pace.
Fra.Gia.

© Copyright Il Messaggero, 13 dicembre 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ringrazio sempre più Dio per averci donato questo Pastore nella Sua Chiesa. E' di una dolcezza incredibile!