martedì 21 dicembre 2010

La pedofilia ha sfigurato il volto della Chiesa. Per questo serve una profonda opera di rinnovamento. Sono toni davvero forti quelli usati dal Papa davanti alla curia (Marroni)

Il Papa: gli abusi dei preti hanno ferito infanzia e umanità

Carlo Marroni

CITTÀ DEL VATICANO

La pedofilia ha sfigurato il volto della Chiesa. Per questo serve una profonda opera di rinnovamento. Sono toni davvero forti quelli usati da Benedetto XVI nel discorso annuale alla Curia nella prestigiosa Sala Regia in Vaticano, l'occasione in cui il capo della Chiesa universale si rivolge al suo "governo" per dare messaggi e indirizzi.
L'anno sacerdotale che si sta concludendo ha «sconvolto» il Papa e la Chiesa che sono venuti a conoscenza della «dimensione per noi inimmaginabile» degli abusi «commessi da sacerdoti contro i minori», abusi che «stravolgono il sacramento al suo contrario: sotto il manto del sacro feriscono profondamente la persona umana nella sua infanzia e le recano un danno per tutta la vita».
Il Papa-teologo ha usato un'immagine forte: il «volto della Chiesa è coperto di polvere», «il suo vestito è strappato» a causa degli abusi di sacerdoti contro i bambini. E invita a «accogliere questa umiliazione come una esortazione alla verità e una chiamata al rinnovamento», e «ringraziare di cuore tutti coloro che si impegnano per aiutare le vittime e per ridare loro la fiducia nella Chiesa, la capacità di credere al suo messaggio».
Una volta ancora il Pontefice spazza via i tentativi di addebitare il clamore della vicenda della pedofilia ad una sorta di complotto mediatico-massonico o ad altre fantomatiche congiure.
Infatti il Papa ha invitato - come già aveva fatto altre volte - la Chiesa a chiedersi dove ha sbagliato e come formare sacerdoti immuni da questo peccato e crimine. «Dobbiamo interrogarci su che cosa possiamo fare per riparare il più possibile l'ingiustizia avvenuta. Dobbiamo chiederci che cosa era sbagliato nel nostro annuncio, nell'intero nostro modo di configurare l'essere cristiano, così che una tale cosa potesse accadere. Dobbiamo trovare una nuova risolutezza nella fede e nel bene. Dobbiamo essere capaci di penitenza. Dobbiamo sforzarci di tentare tutto il possibile, nella preparazione al sacerdozio, perchè una tale cosa non possa più succedere».
Naturalmente c'è un mondo che circonda queste tragiche vicende: «mercato della pornografia», «turismo sessuale», «droga», sono mali che con forza crescente nuocciono al mondo. Per il Papa «la devastazione psicologica di bambini - ha detto - in cui persone umane sono ridotte ad articolo di mercato, è uno spaventoso segno dei tempi». E il turismo sessuale minaccia «una intera generazione». Ne ha parlato a proposito del «contesto» in cui sono stati commessi abusi di preti su bimbi, peccato che resta di «particolare gravità» e per cui la Chiesa ha «responsabilità».
L'editoriale dell'Osservatore Romano, siglato dal direttore Giovanni Maria Vian, rimarca che «per oltre un ventennio il cardinale Ratzinger ha operato in ogni modo per contrastare lo scandalo degli abusi».
Ieri il Papa ha poi lanciato un appello a «tutte le persone con responsabilità politica e religiosa perchè fermino la cristianofobia».
Nel discorso alla Curia ha ricordato la situazione del Medio oriente: I leader, ha chiesto, «si alzino a difendere i profughi e i sofferenti e a rivitalizzare lo spirito di riconciliazione». Infine è stato reso noto che i cardinali hanno aderito a una colletta di beneficienza proposta al Sacro Collegio durante il concistoro del 20 novembre e hanno raccolto centomila dollari per Haiti e centomila per l'Iraq. Il danaro verrà consegnato ai vescovi di Haiti e dell'Iraq prima di Natale, ed è destinato ai poveri e ai malati. L'annuncio dell'esito della colletta è stato dato al Papa dal decano del collegio cardinalizio, Angelo Sodano.

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