domenica 26 dicembre 2010

Liturgia e il “protestantesimo” tradizionalista (Tornielli)

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E' assolutamente giusto cio' che afferma Tornielli quando evidenzia che l'atteggiamento di alcuni "tradizionalisti" e' uguale e contrario a quello di certi "progressisti".
Sia gli uni sia gli altri sono pronti ad attaccare il Papa non appena dice o fa cio' che non e' in linea con il loro pensiero.
I problemi nella Chiesa ci sono (e sono enormi!).
Anche io penso che una delle cause della situazione in cui ci troviamo sia l’assenza di autorità nell’episcopato e la disobbedienza continua di certi vescovi e cardinali al Santo Padre. A questo problema si dovrebbe, secondo me, porre rimedio in modo drastico ma capisco che forse l'impazienza e' cattiva consigliera.
Come ho detto in altre occasioni, confido molto nei giovani sacerdoti, quelli che vogliono bene a Benedetto XVI in modo disinteressato e che sono cresciuti senza pregiudizi ideologici sul Concilio come rottura con la Tradizione.
Come sapete, nella diocesi ambrosiana, le case ricevono la benedizione natalizia (non quella pasquale). Qualche giorno fa e' giunto presso la mia abitazione un prete straniero (viene dal Congo) molto giovane e molto simpatico.
Vedendo la foto del Papa, ha esclamato: "Ah, il nostro Giuseppe!". Inutile nascondere che la cosa mi ha fatto davvero piacere. I sacerdoti italiani della mia parrocchia (tutti oltre i 60 anni) non avrebbero mai fatto una battuta del genere.
Accade la stessa cosa con le Sante Messe: a causa della mancanza cronica di sacerdoti nella diocesi ambrosiana, vediamo molti preti "girare" nelle varie parrocchie. I migliori sono i piu' giovani (molti dei quali stranieri, soprattutto africani e latinoamericani), gli unici, fra l'altro, a citare discorsi ed omelie del Santo Padre.
Ecco perche' credo di non sbagliarmi quando ripongo la mia fiducia nelle nuove "leve". Nel frattempo, pero', cerchiamo di non sbranarci a vicenda :-)

R.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch’io non avevo apprezzato le critiche di Messainlatino all’intervista. Credo, infatti, che la fretta sia inutile e pericolosa e che in questo campo ci si debba rassegnare ai tempi lunghi, come lunghi sono stati quelli che hanno portato al disfacimento dell’autorità papale e alla minimalizzazione della liturgia. Spero anch’io che si torni alla Messa pre-conciliare, ma non sono così idiota da pensare che allora andasse tutto bene. Ero solo un chierichetto a quei tempi, e quando penso a quelle messe in quella chiesa penso al sole, alla gioia. Ma so anche che si tratta del sole e della gioia della mia infanzia e che molti problemi probabilmente esistevano da un punto di vista liturgico, anche se non potevo capirli. Questo spinse a prendere dei (frettolosi e controproducenti) provvedimenti che hanno peggiorato sicuramente di molto la situazione (l’albero va giudicato dal frutto, non dalle chiacchiere dei vaticanisti).
In ogni caso, ripeto, l’intervista mi era piaciuta anche se frustrava la mia fretta.
Detto questo, credo che Tornielli si eserciti in un’attività poco elegante: il fuoco sulla crocerossa. Infatti, come lui stesso osserva quella tradizionalista (termine bruttissimo, ne convengo) è una minoranza, già bastonata giornalmente dalla massa cattolico-protestante-modernista e dai vescovi e preti d’assalto. E’ certamente una minoranza peccatrice, che pretende troppo da questo Papa, ma è una minoranza a cui andrebbe dato maggiore rispetto di quello che a volte merita coi suoi commenti. Quanto a mons.Lefebvre e a Padre Pio, credo che commetta un errore nel giudicarli “in contumacia”. Non possono, infatti replicare, per ovvi motivi. Ma al primo va come minimo riconosciuto il merito di avere salvato almeno la memoria di una chiesa che non c’è più e che è vituperata dai più, mentre il secondo non disobbedì, ma chiese e ottenne il permesso di non lasciare la “Messa di sempre”. Anche questo è un brutto termine, ma sta diventando un segnale identitario, di una guerra di fatto che solo provvedimenti chiari dalla Santa Sede e dai Vescovi possono prevenire o, quanto meno, limitare.
Corrado Rubeo

Anonimo ha detto...

Seguo questo blog dedicato al nostro amatissimo Santo Padre con costanza, direi che è l'unica fonte su internet per sapere tutto sul Vicario di Cristo, minuto per minuto. Mai abbastanza diremo "grazie" all'autrice e curatrice di questo blog, alla sua dedizione preziosa per noi tutti e per il Santo Padre.
Permettetemi di dire che non i aspettavo l'articolo di Andrea Tornielli in risposta alla sua intervista a S.E. il Card. Canizares. Perchè ha usato quel quotidiano nazionale e non ha invece risposto direttamente a Messainlatino? Messainlatino è una voce, tra le tante, dei fedeli tradizionalisti e nessuno tra i tradizionalisti gli ha dato la patente di rappresentare tutti i tradizionalisti. Perchè mai Tornielli si scaglia contro la Messa di sempre, che male c'è definire così il Messale in uso fino a prima della riforma liturgica? Perchè attaccare Mons. Lefebvre che ho conosciuto come uomo di Dio, retto, generoso, legato fino all'inverosimile al Santo Padre? Nessuno lo vuole canonizzare, ma lo meriterebbe perchè ha lottato non per sè stesso ma per la Chiesa tutta. Chi vuole "abolire" il Concilio Vaticano II? Da quale fonte attinge Tornielli questa sortita?
Ancora un colpo duro e mortificante per noi tradizionalisti, lo meritavamo davvero proprio il giorno di Natale? Noi non amiamo la conflittualità tra cattolici, non giudichiamo nessuno, nemmeno quanti preferiscono la Messa del Nuovo Rito che noi stessi seguiamo, dato che la Messa antica viene celebrata solo una volta al mese e se troviamo il sacerdote che la sa celebrare.
Signor Tornielli, non ci guardi come se fossimo degli scismatici, non lo siamo. Non guardi alla FSSPX e a Mons Lefebvre come a dei pericolosi fondamentalisti, la prego, venga a conoscerci e scoprirà quanto amiamo la Chiesa e il Santo Padre.
Non ci attacchi, già soffriamo molto la persecuzione di altri fratelli.
Un cattolico tradizionalista.

SERAPHICUS ha detto...

Mi posso solo meravigliare della superficialità di Tornielli.

Anonimo ha detto...

NON CI PUO' ESSERE NESSUN MA E NESSUN DISTINGUO, CARO ANONIMO!

NESSUN PERO', NESSUNA DISOBBEDIENZA: PERCHE' DI QUESTO SI TRATTA: DELLA PIU' IGNORATA DELLE VIRTU' CRISTIANE "DI SEMPRE", L'OBBEDIENZA.

QUANTO E' DURA E QUANTO COSTA A NOI "MODERNI" (anche se cd. tradizionalisti)!

DOMENICO