lunedì 13 dicembre 2010

"Luce del mondo", Papa Ratzinger innovatore della comunicazione: in un libro-intervista dice tutto di se stesso senza reticenze (Giampaolo Cottini)

Su segnalazione di Tommaso leggiamo:

IL PAPA SI RACCONTA

Ratzinger innovatore della comunicazione: in un libro-intervista dice tutto di se stesso senza reticenze

di Giampaolo Cottini

Uno degli aspetti più significativi dei recenti pontificati è la capacità di trovare forme nuove di comunicazione con l'umanità, per cui da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI il Papa ci ha abituato alla trasmissione di messaggi importanti al di fuori dei canali tradizionali del Magistero ordinario. Utilizzando le modalità dell'odierna comunicazione, più diretta e discorsiva, sia Wojtyla che Ratzinger hanno scelto anche di raccontarsi in forma autobiografica sottoponendosi ad interviste giornalistiche cui rispondere senza reticenze, anche quando il giudizio sulle cose può essere non facile.
È quanto troviamo nel libro-intervista "Luce del mondo", recentemente edito dalla Libreria editrice Vaticana, in cui Benedetto XVI risponde a domande di ogni tipo, con semplicità e chiarezza, raccontando anche particolari normali e quasi banali della sua vita quotidiana senza sentire minimamente sminuita la sacralità del ruolo che occupa, ma anzi rendendosi più prossimo ad ogni uomo proprio nel condividere gli aspetti più intimi o i dettagli più normali della sua giornata da Papa.
Sull'onda delle domande del giornalista tedesco Peter Seewald, l'uomo Joseph Ratzinger racconta con la massima naturalezza i suoi timori dopo l'elezione al pontificato, i ritmi della sua vita privata vissuta insieme ai membri della famiglia pontificia costituita dai segretari e dalle consacrate della comunità dei Memores Domini che lo accudiscono, le sue fatiche fisiche di uomo ultraottantenne, i sentimenti che normalmente accompagnano le sue giornate. Accanto alla narrazione del quotidiano, il Papa non nasconde però anche le sue preoccupazioni per la Chiesa ed in primo luogo il suo dolore per i mali che l'affliggono.
Colpisce a questo proposito, l'esternazione della sua sofferenza personale dinanzi agli scandali dei preti pedofili, che si esprime nel doloroso giudizio sulla "sporcizia" presente nella vita della Chiesa e nella preoccupazione del Pastore che conosce sia la durezza del peccato che la speranza viva di cui la Chiesa è segno. Ne emerge la figura di un Papa che non nasconde nulla né dei suoi sentimenti né delle circostanze oggettive, non per quella trasparenza di cui oggi tanto si parla, ma piuttosto in obbedienza al sentirsi completamente affidato al suo Signore, a quel Gesù di Nazareth cui ha dedicato un libro di straordinaria profondità teologica, ma di cui ama soprattutto parlare come il migliore amico della sua vita.
Il libro si snoda per quasi trecento pagine attraverso un itinerario che abbraccia tutte le questioni scottanti della condizione cristiana ed umana dell'oggi, distinguendo bene le opinioni personali del teologo-Ratzinger dai contenuti certi ed indiscutibili della fede cattolica, e mostrando un'apertura intellettuale che può venire solo dalla fedeltà a Dio che è all'origine della personalità stessa dell'uomo Ratzinger. Ed è bello scoprire che l'essere Papa non solo non toglie amabilità e simpatia umana, ma anzi esalta le naturali virtù di gentilezza e mitezza di un uomo che ha imparato ad obbedire e lasciarsi condurre sempre da un Altro, dalla giovanile chiamata al sacerdozio sino all'accettazione in veneranda età del peso del pontificato. L'esito della lettura di questo diario giornalistico è che si finisce ad amare di più questo Papa, visto in una veste più quotidiana ma che non perde la capacità di "leggere" i segni dei tempi, tracciando un realistico affresco della Chiesa e del mondo di oggi alla luce della verità di cui è testimone vivente e credibile.

http://www.rmfonline.it/jsp-rmfonline/dettaglio.jsp?codice=20101212_01

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