Il cardinale arcivescovo di Washington Donald William Wuerl sta conducendo verifiche
Allo studio un ordinariato per gli anglicani statunitensi
Washington, 4. «Sto cercando di raccogliere il maggior numero d'informazioni su quelle comunità e su quei singoli fedeli anglicani nord americani che sarebbero interessati a far parte di un futuro ordinariato, nell'ambito della Chiesa cattolica, sul modello di quello intitolato a Nostra Signora di Walsingham stabilito in Inghilterra a inizio anno».
In sintesi, è questo il programma d'azione del cardinale Donald William Wuerl, arcivescovo di Washington, che, su incarico della Congregazione per la Dottrina della Fede e in accordo con i suoi confratelli della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb), ha preso l'iniziativa di inviare dei questionari alle comunità e ai fedeli anglicani che desiderano vivere la loro fede religiosa in comunione con la Chiesa cattolica.
Nel corso di un'intervista rilasciata alla Catholic News Agency (Cna), il porporato ha dichiarato che «le risposte ai questionari che ho fatto pervenire a chi potrebbe essere interessato all'istituzione dell'ordinariato saranno la base per la decisione finale. Nelle lettere che ho già spedito ho posto alcune domande per meglio conoscere chi sono le persone e le comunità anglicane che vorrebbero vivere in comunione con i cattolici. Le motivazioni di queste comunità possono essere varie come sono differenti le ragioni a livello individuale. Tuttavia la Chiesa cattolica ha a disposizione uno strumento, il catechismo per gli adulti, che si sta dimostrando indispensabile per la formazione di quanti chiedono di essere battezzati».
Un ulteriore passo per il cardinale Wuerl sarà quello di valutare se il numero dei fedeli anglicani sia sufficiente per intraprendere subito un'azione verso l'ordinariato. «Certamente -- ha dichiarato l'arcivescovo di Washington -- bisognerà decidere sul tema dell'ordinariato tenendo conto dei risultati dell'indagine. Una struttura come quella già in funzione nella Chiesa d'Inghilterra e del Galles rappresenterebbe una grande sfida anche per la Chiesa degli Stati Uniti anche perché le differenze nel mondo anglicano in questo Paese sono ancora più ampie di quelle tra i fedeli della Chiesa d'Inghilterra».
Le differenze accennate dal porporato nelle sue dichiarazioni, riguardano soprattutto i fedeli della comunità episcopaliana degli Stati Uniti e in Canada dove molte comunità e parrocchie hanno assunto una posizione molto critica verso i vertici che, nel corso dell' assemblea generale tenutasi ad Anaheim, in California, dall'8 al 17 luglio 2009, hanno deciso di consentire la consacrazione episcopale di uomini e di donne anche conviventi con persone dello stesso sesso.
Questa posizione dei vertici episcopaliani in Nord America ha provocato forti fratture anche in Canada. La Congregazione per la Dottrina della Fede ha incaricato monsignor Thomas Christopher Collins, arcivescovo di Toronto, di condurre in questo Paese un'indagine simile a quella che sta svolgendo il cardinale Wuerl negli Stati Uniti, in vista di una possibile decisione per l'istituzione di un ordinariato anche per gli anglicani del Canada.
Negli Stati Uniti e in Canada esistono numerose comunità di fedeli che, pur non essendo riconosciute dall'Anglican Communion, fanno riferimento all'ala tradizionalista di questa. Queste comunità sono in completo disaccordo con le posizioni dei vertici della comunità episcopaliana, che rimane una delle quarantasette province della Comunione anglicana. Oltre a queste comunità dissidenti degli episcopaliani, esiste anche una Anglican Church in North America (ACNA), fondata nel giugno del 2009 nel corso di un'assemblea ad Austin, nel Texas. Anche alcune comunità di fedeli di questa organizzazione vorrebbero entrare a far parte del nuovo ordinariato cattolico.
(©L'Osservatore Romano - 5 febbraio 2011)
Usa: allo studio un nuovo Ordinariato per anglicani
Un nuovo Ordinariato cattolico, negli Stati Uniti, su modello di quello intitolato a Nostra Signora di Walsingham stabilito in Inghilterra all’inizio dell’anno.
È il progetto del cardinale Donald William Wuerl, arcivescovo di Washington, che – rende noto l’Osservatore Romano - su incarico della Congregazione per la Dottrina della Fede e in accordo con i suoi confratelli della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb), ha preso l’iniziativa di inviare dei questionari alle comunità e ai fedeli anglicani che desiderano vivere la loro fede religiosa in comunione con la Chiesa cattolica. “Le motivazioni di queste comunità possono essere varie – ha dichiarato il porporato - come sono differenti le ragioni a livello individuale. Tuttavia la Chiesa cattolica ha a disposizione uno strumento, il catechismo per gli adulti, che si sta dimostrando indispensabile per la formazione di quanti chiedono di essere battezzati”. Il passo successivo, ha spiegato, sarà poi valutare se il numero dei fedeli anglicani sia sufficiente per intraprendere subito un’azione verso l’Ordinariato.
“Certamente — ha dichiarato l’arcivescovo di Washington — bisognerà decidere sul tema dell’Ordinariato tenendo conto dei risultati dell’indagine. Una struttura come quella già in funzione nella Chiesa d’Inghilterra e del Galles rappresenterebbe una grande sfida anche per la Chiesa degli Stati Uniti, anche perché le differenze nel mondo anglicano in questo Paese sono ancora più ampie di quelle tra i fedeli della Chiesa d’Inghilterra». Tali differenze, riguardano soprattutto i fedeli della comunità episcopaliana di Stati Uniti e Canada, dove molte comunità hanno criticato i vertici che, nel corso dell’Assemblea generale in California nel luglio 2009, hanno deciso di consentire la consacrazione episcopale di uomini e donne anche conviventi con persone dello stesso sesso. (L.G.)
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