lunedì 21 febbraio 2011

Card. Cottier: credetemi, il Papa è un uomo felice (Izzo)

PAPA: CARD. COTTIER, "CREDETEMI, E' UN UOMO FELICE"

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 20 feb.

"Quello che stupisce di piu' di Benedetto XVI e' che rimane un uomo felice.
Il tema della gioia e' molto presente, anche nelle prediche, e tanti lettori sono rimasti colpiti dall'autenticita' e dalla semplicita' delle cose dette dal Papa in 'Luce del mondo', il libro scritto con il giornalista Peter Seewald".
Lo afferma il card. Georges Cottier, teologo emerito della Casa Pontificia che in una conversazione riportata dall'Osservatore Romano ha spiegato "Come leggere Joseph Ratzinger". "La gente - rileva il porporato svizzero - si e' chiesta: ma e' lo stesso uomo di cui parlano i giornali, la stessa persona che viene trasformata dai media in una caricatura di cattivo gusto? In molte pagine del libro si riconosce un Papa rilassato, fiducioso, che si esprime con liberta' senza nascondere niente.
Prende atto senza censure della secolarizzazione e del relativismo che prevalgono nel vissuto reale di tanti. Davanti a questo, la sua serenita' non sembra appoggiarsi su qualche sua trovata, o su qualche ricetta particolare; ripete semplicemente che a tenere accesa nella Chiesa la fiamma viva della fede e' Gesu' stesso".
Il consiglio del card. Cottier e' quello di "prendere alla lettera il Papa" per il quale "la teologia e' il tentativo umano, e quindi perfettibile, di indagare il mistero di Dio. Il teologo ha il suo punto di vista, puo' sbagliarsi e cambiare opinione.
Il carisma del successore di Pietro, invece, ha il ruolo di mantenere nella Chiesa l'unita' e la rettitudine del messaggio rivelato.
Quando il Papa si firma Joseph Ratzinger intende ribadire questo; sembra una distinzione ovvia, ma temo non sia stata sufficientemente capita". "Nell'opera del cardinale Ratzinger - continua il porporato domenicano - ci sono dei temi ricorrenti, uno di questi e' il 'divorzio' tra fede e ragione, un tema cruciale della modernita'.
La fede e' stata ridotta a superstizione o sentimento, senza avere piu' niente a che fare con la verita'. Ma la ragione e' presente nella Bibbia, nella teologia cristiana, in Agostino, Tommaso, abbiamo grandissimi pensatori nella nostra tradizione.
Il problema della nostra epoca e' una ragione che pretende di essere sufficiente a se stessa e nega, ignora o bolla come irragionevole tutto cio' che non riesce a raggiungere con le proprie forze". In ambito esegetico, un'analoga frattura e' nata tra il "Cristo storico" e il "Cristo della fede".
Il metodo storico- critico in esegesi, conclude il card. Cottier, "ha portato a risultati preziosi, ma bisogna diffidare di quelle 'vite di Gesu'' che tradiscono tale metodo e nelle quali l'autore parla piu' di se stesso che del Nazareno".

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1 commento:

DANTE PASTORELLI ha detto...

Beato lui! Sarà la grazia di stato.