Marinella Bandini
Roma, 21 feb (Il Velino)
Le relazioni tra Santa Sede ed Egitto si avviano verso una nuova normalizzazione, dopo le tensioni all’inizio dell’anno in corso. Mercoledì prossimo rientrerà a Roma l’ambasciatore presso la Santa Sede, Lamia Mekheimar, richiamata al Cairo lo scorso 11 gennaio.
Lo annuncia in una nota il ministero degli Esteri egiziano. Negli stessi giorni - 23 e 24 febbraio – è fissata la riunione annuale del Comitato congiunto per il dialogo tra il Vaticano e l’Università di al-Azhar del Cairo, ma al momento l’incontro risulta ancora sospeso, a quanto apprende IL VELINO. La crisi diplomatica tra Santa Sede ed Egitto è scaturita dall’appello del Papa in favore dei cristiani copti di quel Paese, vittime di un attentato la notte di capodanno. Le parole di Benedetto XVI sono state prese come una ingerenza negli affari interni del Paese e criticate aspramente dalle massime autorità politiche e religiose. L’azione è proseguita fino a richiamare l’ambasciatore, nonostante a più riprese la Santa Sede abbia chiarito le parole del Papa e abbia sempre tenuto aperta la porta del dialogo.
Il 20 gennaio, è stata l’Università di Al-Azhar, massimo centro dell’Islam sunnita, a sospendere “sine die” il dialogo con il Vaticano. Una posizione che in realtà persiste ancora ad oggi: il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso non ha, infatti, ricevuto conferme per l’appuntamento del 23 e 24 febbraio prossimi. Rappresentanti dell’Università di al-Azhar sono comunque presenti a Roma, dove, proprio il 23 febbraio, parteciperanno a un Colloquio promosso dalla Comunità di Sant’Egidio nell’ambito del progetto “Agenda della convivenza - Cristiani e musulmani per un futuro insieme”. Secondo l’agenzia Mena, il portavoce del ministero degli Esteri egiziano avrebbe affermato che la decisione di ristabilire i rapporti è stata presa in seguito a un intervento del nunzio apostolico al Cairo, che ha comunicato il desiderio della Santa Sede “di voltare pagina”. L’Egitto – ha continuato il portavoce – “ha apprezzato i ripetuti segnali positivi da numerosi responsabili del Vaticano nei confronti dell’Egitto e ha deciso di rispondere positivamente inviando nuovamente l’ambasciatrice al suo posto”.
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