giovedì 10 febbraio 2011

Il Papa: è dovere dei fedeli laici incoraggiare le vocazioni sacerdotali (Izzo)

PAPA: DOVERE FEDELI LAICI INCORAGGIARE VOCAZIONI SACERDOTALI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 10 feb.

"E' importante incoraggiare e sostenere coloro che mostrano chiari segni della chiamata alla vita sacerdotale e alla consacrazione religiosa, perche' sentano il calore dell'intera comunita' nel dire il loro si' a Dio e alla Chiesa.
Ogni fedele, dovrebbe assumere con consapevolezza l'impegno di promuovere le vocazioni".
Lo scrive Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle vocazioni, reso noto oggi. "Io stesso - sottolinea il Papa - li incoraggio come ho fatto con coloro che si sono decisi ad entrare in Seminario e ai quali ho scritto: 'avete fatto bene a farlo.
Perche' gli uomini avranno sempre bisogno di Dio, anche nell'epoca del dominio tecnico del mondo e della globalizzazione, del Dio che ci si e' mostrato in Gesu' Cristo e che ci raduna nella Chiesa universale, per imparare con Lui e per mezzo di Lui la vera vita e per tenere presenti e rendere efficaci i criteri della vera umanita''".
La quarantottesima Giornata Mondiale per le Vocazioni, che sara' celebrata il 15 maggio 2011, quarta Domenica di Pasqua, continua il Pontefice, "ci invita a riflettere sul tema 'Proporre le vocazioni nella Chiesa locale'".
"Settant'anni fa - ricorda in proposito Benedetto XVI - il venerabile Pio XII istitui' la Pontificia Opera per le vocazioni sacerdotali. In seguito, opere simili sono state fondate dai Vescovi in molte diocesi, animate da sacerdoti e da laici, in risposta all'invito del Buon Pastore, il quale, vedendo le folle, ne senti' compassione, perche' erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore, e disse che 'la messe e' abbondante, ma sono pochi gli operai. Pregate, dunque, il Signore della messe perche' mandi operai nella sua messe'".
Viviamo oggi in "un tempo in cui la voce del Signore sembra soffocata da altre voci e la proposta di seguirlo donando la propria vita può apparire troppo difficile", ma, tiene a rilevare Benedetto XVI, "il Signore non manca di chiamare, in tutte le stagioni della vita, a condividere la sua missione e a servire la Chiesa nel ministero ordinato e nella vita consacrata, e la Chiesa è chiamata a custodire questo dono, a stimarlo e ad amarlo".
"Essa - ribadisce citando l'esortazione apostolica "Pastores dabo vobis" di Giovanni Paolo II - e' responsabile della nascita e della maturazione delle vocazioni sacerdotali". Ed anche, continu ail testo, "il Concilio Vaticano II ha ricordato esplicitamente che il dovere di dare incremento alle vocazioni sacerdotali spetta a tutta la comunita' cristiana, che e' tenuta ad assolvere questo compito anzitutto con una vita perfettamente cristiana".
Per Ratzinger, del resto, "la capacita' di coltivare le vocazioni e' segno caratteristico della vitalita' di una Chiesa locale". "Desidero indirizzare quindi - spiega - un fraterno e speciale saluto ed incoraggiamento a quanti collaborano in vario modo nelle parrocchie con i sacerdoti". In particolare, aggiunge, "mi rivolgo a coloro che possono offrire il proprio contributo alla pastorale delle vocazioni i sacerdoti, le famiglie, i catechisti, gli animatori. Ai sacerdoti raccomando di essere capaci di dare una testimonianza di comunione con il vescovo e con gli altri confratelli, per garantire l'humus vitale ai nuovi germogli di vocazioni sacerdotali. Le famiglie siano animate da spirito di fede, di carita' e di pieta', capaci di aiutare i figli e le fi'glie ad accogliere con generosita' la chiamata al sacerdozio ed alla vita consacrata. I catechisti e gli animatori delle associazioni cattoliche e dei movimenti ecclesiali, convinti della loro missione educativa, cerchino di coltivare gli adolescenti a loro affidati in maniera di essere in grado di scoprire la vocazione divina e di seguirla di buon grado".

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