giovedì 10 febbraio 2011

Il Papa: tutti i Cristiani aiutino le vocazioni, in questo tempo in cui la voce di Dio sembra soffocata (AsiaNews)

Papa: tutti i cristiani aiutino le vocazioni, in questo tempo in cui la voce di Dio sembra soffocata

Nel messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, sul tema “Proporre le vocazioni nella Chiesa locale”, Benedetto XVI sottolinea la corresponsabilità dell’intera comunità ecclesiale, a partire dai vescovi, per promuovere e sostenere gli “operai della messe”

Città del Vaticano (AsiaNews)

“Specialmente in questo nostro tempo in cui la voce del Signore sembra soffocata da altre voci e la proposta di seguirlo donando la propria vita può apparire troppo difficile, ogni comunità cristiana ogni fedele, dovrebbe assumere con consapevolezza l'impegno di promuovere le vocazioni” e “specialmente quelle missionarie”. La chiamata alla corresponsabilità di tutta la comunità cristiana a favorire e dare sostegno alle vocazioni caratterizza il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che sarà celebrata il 15 maggio, pubblicato oggi.
“Gli uomini - scrive il Papa - avranno sempre bisogno di Dio, anche nell'epoca del dominio tecnico del mondo e della globalizzazione”, ma “sono pochi gli operai”. Riflettendo sul tema della Giornata, “Proporre le vocazioni nella Chiesa locale”, Benedetto XVI nota che “l'arte di promuovere e di curare le vocazioni trova un luminoso punto di riferimento nelle pagine del Vangelo in cui Gesù chiama i suoi discepoli a seguirlo e li educa con amore e premura. Oggetto particolare della nostra attenzione è il modo in cui Gesù ha chiamato i suoi più stretti collaboratori ad annunciare il Regno di Dio (cfr Lc 10,9). Innanzitutto, appare chiaro che il primo atto è stata la preghiera per loro- prima di chiamarli, Gesù passò la notte da solo, in orazione ed in ascolto della volontà del Padre (cfr Lc 6,12), in un'ascesa inferiore al di sopra delle cose di tutti i giorni”.
“La vocazione dei discepoli nasce proprio nel colloquio intimo di Gesù con il Padre. Le vocazioni al ministero sacerdotale e alla vita consacrata sono primariamente frutto di un costante contatto con il Dio vivente e di un'insistente preghiera che si eleva al Padrone della messe sia nelle comunità parrocchiali, sia nelle famiglie cristiane, sia nei cenacoli vocazionali”.
”Il Signore non manca di chiamare, in tutte le stagioni della vita, a condividere la sua missione e a servire la Chiesa nel ministero ordinato e nella vita consacrata, e la Chiesa è chiamata a custodire questo dono, a stimarlo e ad amarlo- essa è responsabile della nascita e della maturazione delle vocazioni sacerdotali (GIOVANNI PAOLO II, Esort. ap. postsinodale Pastores dabo vobis, 41)”.
Questo il motivo per il quale, afferma il Papa, “occorre che ogni Chiesa locale si renda sempre più sensibile e attenta alla pastorale vocazionale, educando ai vari livelli, familiare, parrocchiale, associativo, soprattutto i ragazzi, le ragazze e i giovani - come Gesù fece con i discepoli - a maturare una genuina e affettuosa amicizia con il Signore, coltivata nella preghiera personale e liturgica; ad imparare l'ascolto attento e fruttuoso della Parola di Dio, mediante una crescente familiarità con le Sacre Scritture; a comprendere che entrare nella volontà di Dio non annienta e non distrugge la persona, ma permette di scoprire e seguire la verità più profonda su se stessi; a vivere la gratuità e la fraternità nei rapporti con gli altri, perché è solo aprendosi all'amore di Dio che si trova la vera gioia e la piena realizzazione delle proprie aspirazioni. Proporre le vocazioni nella Chiesa locale, significa avere il coraggio di indicare, attraverso una pastorale vocazionale attenta e adeguata, questa via impegnativa della sequela di Cristo, che, in quanto ricca di senso, è capace di coinvolgere tutta la vita”.
E’ in particolare ai vescovi che Benedetto XVI ricorda che “per dare continuità e diffusione alla vostra missione di salvezza in Cristo, è importante incrementare il più che sia possibile le vocazioni sacerdotali e religiose, e in modo particolare quelle missionarie (Decr. Christus Dominus, 15). Il Signore ha bisogno della vostra collaborazione perché le sue chiamate possano raggiungere i cuori di chi ha scelto. Abbiate cura nella scelta degli operatori per il Centro Diocesano Vocazioni, strumento prezioso di promozione e organizzazione della pastorale vocazionale e della preghiera che la sostiene e ne garantisce l'efficacia. Vorrei anche ricordarvi, cari Confratelli Vescovi, la sollecitudine della Chiesa universale per un'equa distribuzione dei sacerdoti nel mondo. La vostra disponibilità verso diocesi con scarsità di vocazioni, diventa una benedizione di Dio per le vostre comunità ed è per i fedeli la testimonianza di un servizio sacerdotale che si apre generosamente alle necessità dell'intera Chiesa”.
Un “fraterno e speciale saluto” viene poi rivolto a quanti “collaborano in vario modo nelle parrocchie con i sacerdoti. In particolare, mi rivolgo a coloro che possono offrire il proprio contributo alla pastorale delle vocazioni- i sacerdoti, le famiglie, i catechisti, gli animatori. Ai sacerdoti raccomando di essere capaci di dare una testimonianza di comunione con il Vescovo e con gli altri confratelli, per garantire l'humus vitale ai nuovi germogli di vocazioni sacerdotali. Le famiglie siano animate da spirito di fede, di carità e di pietà (ibid.), capaci di aiutare i figli e le fìglie ad accogliere con generosità la chiamata al sacerdozio ed alla vita consacrata. I catechisti e gli animatori delle associazioni cattoliche e dei movimenti ecclesiali, convinti della loro missione educativa, cerchino di coltivare gli adolescenti a loro affidati in maniera di essere in grado di scoprire la vocazione divina e di seguirla di buon grado (ibid.)”.
“È per questo che ogni momento della vita della comunità ecclesiale - la catechesi, gli incontri di formazione, la preghiera liturgica, i pellegrinaggi ai santuari - è una preziosa opportunità per suscitare nel Popolo di Dio, in particolare nei più piccoli e nei giovani, il senso di appartenenza alla Chiesa e la responsabilità della risposta alla chiamata al sacerdozio ed alla vita consacrata, compiuta con libera e consapevole scelta. La capacità di coltivare le vocazioni è segno caratteristico della vitalità di una Chiesa locale”.

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