mercoledì 9 febbraio 2011

Il Papa: il Cristiano abbia una "vita moralmente coerente" (Sir)

BENEDETTO XVI: UDIENZA, IL CRISTIANO ABBIA “UNA VITA MORALMENTE COERENTE”

“Ogni cristiano che voglia vivere con impegno e fedeltà la sua adesione a Cristo” deve essere “strumento a sua disposizione, a Lui strettamente unito dalla fede nel suo Vangelo e nella sua Chiesa, da una vita moralmente coerente e da un’orazione incessante come l’amore”. Lo ha detto Benedetto XVI nel corso dell’udienza di oggi dedicata a san Pietro Canisio, gesuita, dottore della Chiesa, “figura molto importante nel Cinquecento cattolico”. Canisio, ha ricordato il pontefice, “insegna con chiarezza che il ministero apostolico è incisivo e produce frutti di salvezza nei cuori solo se il predicatore è testimone di Gesù”. Nella sua vita il gesuita ha avuto cura di mostrare “ai fedeli la necessità e la bellezza che la preghiera personale quotidiana affianchi e permei la partecipazione al culto pubblico della Chiesa”.
La vita cristiana, infatti, “non cresce se non è alimentata dalla partecipazione alla Liturgia, in modo particolare alla santa Messa domenicale, e dalla preghiera personale quotidiana. In mezzo alle mille attività e ai molteplici stimoli che ci circondano – ha concluso il Pontefice - è necessario trovare ogni giorno dei momenti di raccoglimento davanti al Signore per ascoltarlo e parlare con Lui”. Al termine dell’udienza Benedetto XVI ha salutato nelle varie lingue i circa 5 mila pellegrini radunati nell’Aula Paolo VI, rivolgendosi in particolare ai vescovi partecipanti all’incontro promosso dal Movimento dei Focolari e ai membri dell’associazione Nuovi Orizzonti che è stata da poco riconosciuta come associazione internazionale dei fedeli dal Pontificio Consiglio per i laici.

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