Papa: Malato non è corpo ma persona, vita va difesa fino in fondo
Ragione e fede concordi: Dignità va oltre incapacità esprimersi
Roma, 6 feb. (TMNews)
"L'ammalato non è corpo ma persona" e la "dignità della persona è irriducibile alla capacità di ciò che un corpo può manifestare". Nel ricordare il suo messaggio per la giornata del malato e nel celebrare all'Angelus la 'Giornata della Vita' in occasione della quale molti militanti del movimento per la vita sono accorsi in piazza san Pietro per l'Angelus domenicale, papa Benedetto XVI, invita a una determinata "difesa e tutela sempre e fino in fondo della vita e della sua dignità", in nome e nel rispetto di "fede e ragione".
"Tutti - ha detto il Papa- si impegnino per far crescere la cultura della vita, per mettere al centro, in ogni circostanza, il valore dell'essere umano: la dignità della persona è irriducibile alle sue facoltà o alle capacità che può manifestare, e pertanto non viene meno quando la persona stessa è debole, invalida e bisognosa di aiuto".
"I Cristiani - ha detto ancora papa Ratzinger- possono diffondere in mezzo alle tenebre dell'indifferenza e dell'egoismo la luce dell'amore di Dio, vera sapienza che dona significato all'esistenza e all'agire degli uomini. Esorto, pertanto tutti gli operatori sanitari a riconoscere nell'ammalato non solo un corpo segnato dalla fragilita', ma prima di tutto una persona, alla quale donare tutta la solidarietà e offrire risposte adeguate e competenti".
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