Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il "blog degli amici di Papa Ratzinger" vuole essere un omaggio a Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Il materiale qui contenuto è a disposizione di chiunque. Questo spazio virtuale non ha scopo di lucro ed è consultabile gratuitamente. E' gradito tuttavia un piccolo contributo economico necessario al sostentamento del blog. Buona navigazione.
18 commenti:
Chi fa crescere la Chiesa sono i Santi: santi teologi, santi padri e madri, santi politici, santi magistrati, santi insegnanti, santi medici....
I teologi, da se stessi, hanno sempre coltivato eresie e scismi, la storia della chiesa docet a questo prooposito.
Essere teologi è una categoria come un'altra, il che non dà diritto a chiedere, per il fatto stesso di conoscere la Bibbia e le questioni su Dio, riforme alla chiesa cattolica.
Quale miglior teologo di Satana?
E in tv non sentiamo forse spesso l'intervista a teologi non credenti?
Ascoltiamo i santi, non i teologi; che questi restino nei loro studi e non varchino il confine del loro status!
Anche Ratzinger è stato un teologo prima di diventare Papa.
Il card.Ratzinger è stato un teologo accademico solo fino alla nomina a Vescovo di Monaco e Frisinga (fine anni '70) ed anche in precedenza aveva lavorato in una parrocchia.
Comunque, Alice, non capisco il sottile astio che traspare, sovente, dai tuoi interventi.
E' ovvio che non tutti i teologi sono uguali; ed è altrettanto ovvio che sono esistiti dei teologi "santi".
Ciò non toglie che questi signori, al calduccio delle loro cattedre, soprattutto in Germania, sembrano occupati, da decenni, a ripetere un mantra che non fa mai i conti con la realtà. "Canne di palude...".
Bellissima l'immagine delle "canne di palude" riferita ai teologi :-)
R.
Cara Fabiola nessun astio da parte mia, non capisco perché a causa di un appello bisogna arrivare a dire che i teologi son tutti disgraziati. Quando poche settimane fa l'appello l'hanno fatto su Assisi nessuno ha proposto di bandire il ruolo "dell'intellettuale Cattolico".
Poi figurarsi io l'appello nemmeno l'ho letto.
ecco. Leggilo.
Perché dovrei farlo?? Non mi interessa, non lo condivido, mi bastano gli articoli che ne parlano.
col farsi bastare gli articoli che parlano di un argomento molti sono arrivati a credere che Ratzinger dovrebbe essere arrestato praticamente ovunque metta piede. Ovviamente non è il caso di chi frequenta questo blog, ma perché privarsi del lusso di andare alla fonte, anche quando con tutta probabilità non condivideremo quello che andremo a leggere? Almeno sarà il nostro pensiero, saranno i nostri argomenti, pro o contro, filtrati dalla nostra stessa coscienza e ragione, non dall'altrui (eventuale) partigianeria.
Modernisti e tradizionalisti sono uguali: hanno sempre qualche motivo per lamentarsi, criticare e fare appelli. E' una cosa che mi interessa poco e quando posso la salto con piacere.
Io rispondevo solo a chi dice di ascoltare i santi e non i teologi.
Cara Alice,
alterare il concetto fondamentale del mio intervento è dovuto, voglio augurarmi, a lettura frettolosa e non all'intento di stravolgerne il significato!
Penso che sia evidente a tutti che al sostantivo TEOLOGI ho premesso l'attributo SANTI: questi sono da ascoltare!
Ti rimando al mio precedente post e, se lo rileggerai, vedrai con chiarezza il mio pensiero!
mi pare che qui non si parlasse di teologi in quanto tali, ma di teologi cattolici perennemente in dissenso col magistero della chiesa. Non è solo uno il tema che vogliono discutere, ma tutto, al punto che prima farebbero a dirci cosa condividono
Che poi proprio l'altro giorno ho indicato l'articolo di Avvenire sul teologo protestante Jürgen Moltmann che Ratinger aveva definito affascinante. E' santo un cattolico protestante?? Però Ratzinger l'ha ascoltato lo stesso.
Poi sulla polemica in sé che alla fine mi sono andata a leggere la trovo molto inutile e banale.
ammettiamo per assurdo che Ratzinger decida di: legittimare il preservativo, rivedere le concezioni in materia di contraccezione, concedere la comunione ai divorziati, abolire il celibato...come la metteremmo con i documenti magisteriali di pontefici (tra l'altro quasi tutti in odor di santità) che lo hanno preceduto e che sottoscrivono il contrario? Che ne sarebbe della loro fallibilità e della continuità del magistero?
Ci vorrebbe un concilio, o come minimo qualche apposito sinodo. E non è detto che la maggioranza dei vescovi approverebbe le proposte dei teologi in questioni
Passante il celibato è una norma non un dogma.
so benissimo che il celibato è una norma, ho letto scritti del teologo che preferisco (Ratzinger) in cui ne parlava :) Però esistono documenti papali ufficiali in cui se ne ribadisce il valore. Sconfessarne il parere così, dopo anni che sempre i soliti dissidenti portano avanti le stesse istanze, come spine nel fianco di ogni pontefice da dopo il concilio in poi, a me pare un pò contraddittorio, poi io personalmente esprimo opinioni, non sono tenuto nè a rispettare i dogmi nè le norme della chiesa. Non penso comunque che i dissidenti si accontenterebbero solo di questo. Il celibato è l'antipasto dal quale molto altro potrebbe diventare possibile
Ma si il celibato è la punta di diamante, come Assisi e la beatificazione di Giovanni Paolo II sono altre punte di diamante. Mi chiedo in quanti siano d'accordo veramente con la Chiesa.
Fortuna Benedetto è paziente.
:-))
in effetti, anche in tempi recenti per la storia della Chiesa, il magistero sul celibato è abbastanza chiaro, e proprio a fronte di espressioni "collegiali":
-Presbyterorum Ordinis, decreto del Concilio Vaticano II
http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19651207_presbyterorum-ordinis_it.html
-Enciclica Sacerdotalis Coelibatus di Paolo VI
-Esortazione Apostolica post-sinodale Pastores Dabo Vobis di Giovanni Paolo II
Già Flaiano diceva "non l'ho letto e non mi piace", per far capire come quante posizioni siano per partito preso. Comunque ho perso un po' di tempo a leggere le rivendicazioni tedesche sulle pari opportunità sacramentali e mi sembrano un ritorno al passato. E per me è inspiegabile, visto che nessuno di loro crede nella divinità e resurrezione di Gesù, voler allargare il sacerdozio senza nessuna sacralità. Eufemia
Posta un commento