mercoledì 16 febbraio 2011

Perugia, laurea honoris causa a Mons. Gänswein (Cardinale)

Perugia, laurea honoris causa a Gänswein

Il riconoscimento al segretario del Pontefice dall’Università per stranieri: qui ho conosciuto l’Italia. La laudatio di Impagliazzo


Con una cerimonia calda e solenne allo stesso tempo monsignor Georg Gänswein segretario particolare di Benedetto XVI, ha ricevuto ieri la laurea honoris causa dall’Università per stranieri di Perugia. Lo stesso ateneo dove una ventina di anni fa aveva appreso la lingua e le basi della cultura italiana.
E infatti il rettore Stefania Giannini ha ricordato come l’Università abbia scelto di «onorare un ex alunno che ha dimostrato meriti speciali nelle diverse dimensioni della vita», mentre il prorettore Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, nella sua 'laudatio' ha ricordato come Gänswein «alla fine degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90» abbia frequentato a Perugia «con successo i corsi di lingua e cultura italiana, la cui conoscenza gli ha consentito successivamente di vincere la cattedra di diritto canonico presso un’Università pontificia di Roma, dove l’italiano è una lingua fondamentale». Dopo aver letto non senza tradire una certa emozione la sua Lectio magistralis (di cui ieri Avvenire ha pubblicato la parte finale), che è stata più volte applaudita da un’Aula magna strapiena, il segretario del Papa si è concesso anche ai cronisti accorsi a seguire l’evento.
Gänswein ha invitato a non cercare alcuna «allusione di attualità» nella sua Lectio e ha puntualizzato che non intendeva rispondere a domande sull’attualità italiana. «Auguro all’Italia per i suoi 150 anni unità vera interna ed esterna», ha detto. «Forse ci vuole una pulizia interna, perché le radici ci sono, ma c’è un po’ di polvere».
Gänswein ha spiegato cosa lo lega a Perugia, che – ha raccontato – «mi ha aperto gli occhi e il cuore sull’Italia, non solo sulla lingua, sulla sua cultura, musica, storia. Ho cercato di scoprire le radici italiane, anche attraverso iniziative che ho vissuto qui: corsi, escursioni, pellegrinaggi, grazie ai quali ho trovato le radice sane della penisola italiana e ne ho imparato la bellezza». Gänswein ha concluso con l’augurio che l’Italia riscopra le sue radici e «con le sue radici trovi la pace e queste portino i frutti nel futuro». Alla cerimonia hanno assistito anche il nunzio in Italia Giuseppe Bertello, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti e l’emerito Giuseppe Chiaretti, e i vescovi Vincenzo Paglia di Terni-Narni-Amelia e Domenico Sorrentino di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.

(G.Card.)

© Copyright Avvenire, 16 febbraio 2011

Nessun commento: