domenica 8 maggio 2011

Accoglienza degli stranieri e dei lontani. Il Papa la chiede a gran voce, senza timore

Immigrati/ Papa: C'è troppa paura degli estranei e dei lontani

Venezia, 8 mag. (TMNews)

Accoglienza degli stranieri e dei lontani. Il Papa la chiede a gran voce, senza timore, parlando a Mestre, durante la solenne celebrazione presieduta nel Parco di San Giuliano davanti a decine di migliaia di fedeli.
Il Papa elenca i mali di oggi: "il problema del male, del dolore e della sofferenza, il problema dell'ingiustizia e della sopraffazione, la paura degli altri, degli estranei e dei lontani che giungono nelle nostre terre e sembrano attentare a ciò che noi siamo". Tutti questi mali "portano i cristiani di oggi a dire con tristezza: noi speravamo che il Signore ci liberasse dal male, dal dolore, dalla sofferenza, dalla paura, dall'ingiustizia".
Per questo, "c'è un grande sforzo da compiere - avverte Benedetto XVI - perché ogni cristiano, qui nel Nord-est come in ogni altra parte del mondo, si trasformi in testimone, pronto ad annunciare con vigore e con gioia l'evento della morte e della risurrezione di Cristo", ha concluso il Pontefice.

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3 commenti:

sam ha detto...

Uno legge le parole del Papa e poi legge il titolo dell'agenzia e rimane basito. Sembra che si fossero preparati già prima cosa dire e che inesorabilmente persistano nei loro schemi semplicistici e strumentali senza ascoltare il significato profondo della parole del Santo Padre. Ed è pazzesco il razzismo che i giornali italiani stanno ancora una volta dimostrando nei riguardi delle popolazioni del Nord Est.

Fabiola ha detto...

Tutto è meschinamente ridotto ai loro bassi interessi di bottega politicante.
Sappiamo maggioritariamente in quale direzione.
E il Nord-Est è sempre, sbrigativamente assimilato a becero localismo egoista quando non razzismo vero e proprio.
Sepolcri imbiancati!

sam ha detto...

Tutti dicono una verità parziale, preconfezionata e semplicisitica di ciò che dice il Santo Padre, perchè non ce la fanno proprio a capire il suo messaggio cristocentrico, che invita contestualmente alla solidarietà e alla testimonianza, senza nascondersi e banalizzare sfide e problemi del nostro tempo.
Vedo che articoli e agenzie continuanano ad abusare delle parole "accoglienza" e "dialogo", che nell'omelia del Santo Padre neppure ci sono, se non una volta sola in cui il Papa ringrazia per l'accoglienza dei Veneti!
Ma forse la DIFESA DELLA FEDE e l'obbligo della TESTIMONIANZA sono temi poco mediatici...