sabato 7 maggio 2011

Alle chiese del Nordest e di tutta Italia il Papa chiede «l'impegno a suscitare una nuova generazione di uomini e donne capaci di assumersi responsabilità dirette nei vari ambiti del sociale, in particolare in quello politico»

Papa Ratzinger invoca una nuova generazione politica

Alle chiese del Nordest e di tutta Italia il Papa chiede «l'impegno a suscitare una nuova generazione di uomini e donne capaci di assumersi responsabilità dirette nei vari ambiti del sociale, in particolare in quello politico» e ricorda la tradizione del cattolicesimo di «testimoniare Dio anche attraverso la promozione del 'bene comunè».

Lo ha ribadito ai delegati del convegno ecclesiale di Aquileia Rinnovando l'appello a una nuova generazione di politici cattolici che caratterizza molti dei suoi viaggi in Italia, da Cagliari in poi, Benedetto XVI ha ricordato che anche nel Nordest «le vostre comunità - ha detto - hanno in genere un rapporto positivo con la società civile e le diverse istituzioni» e ha rimarcato che «la lunga tradizione del cattolicesimo attesta in queste regioni» che si testimonia «l'amore di Dio anche con la promozione del 'bene comunè: il bene di tutti e di ciascuno».

Il Nord-Est non è più solamente «crocevia tra l'Est e l'Ovest dell'Europa, ma anche tra il Nord e il Sud» e «il massiccio fenomeno del turismo e dell'immigrazione, la mobilità territoriale, il processo di omologazione provocato dall'azione pervasiva dei mass-media, hanno accentuato il pluralismo culturale e religioso». A sottolinearlo è Benedetto XVI, durante il discorso nella Basilica di Aquileia, prima tappa della sua visita di due giorni in Friuli-Venezia Giulia e in Veneto. Dalla fede vissuta con coraggio scaturisce, anche oggi come in passato - ha osservato Papa Ratzinger in apertura del Convegno Ecclesiale del Triveneto - una feconda cultura fatta di amore alla vita, dal concepimento fino al suo termine naturale, di promozione della dignità della persona, di esaltazione dell'importanza della famiglia, fondata sul matrimonio fedele e aperto alla vita, di impegno per la giustizia e la solidarietà».

«I cambiamenti culturali in atto - ha sottolineato il Pontefice - vi chiedono di essere cristiani convinti, 'pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voì, capaci di affrontare le nuove sfide culturali, in rispettoso confronto costruttivo e consapevole con tutti i soggetti che vivono in questa società».

Ai cattolici del Nord Est, il Papa teologo ha poi ricordato la «Lettera a Diogneto», un testo che invita «a vivere con un atteggiamento carico di fede: non rinnegate - ha elencato - nulla del Vangelo in cui credete, ma state in mezzo agli altri uomini con simpatia, comunicando nel vostro stesso stile di vita quell'umanesimo che affonda le sue radici nel Cristianesimo, tesi a costruire insieme a tutti gli uomini di buona volontà una città più umana, più giusta e solidale. Come attesta la lunga tradizione del cattolicesimo in queste regioni, continuate con energia a testimoniare l'amore di Dio anche con la promozione del 'bene comunè, cioè il bene di tutti e di ciascuno». «Le vostre comunità ecclesiali - ha poi osservato Benedetto XVI - hanno in genere un rapporto positivo con la società civile e con le diverse Istituzioni. Continuate - ha concluso - ad offrire il vostro contributo per umanizzare gli spazi della convivenza civile».

http://www.unita.it/italia/papa-ratzinger-invoca-br-una-nuova-generazione-politica-1.290821

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