Benedetto XVI e le meraviglie del cosmo: oltre le stelle, c’è l’amore di Dio
Alla vigilia del collegamento audio-video del Papa con la Stazione spaziale internazionale, riproponiamo alcuni pensieri di Benedetto XVI sulla bellezza del Cosmo. In ogni suo intervento, il Pontefice ci rammenta che il Cielo non è lontano da noi, perché è creato dall’amore di Dio. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Benedetto XVI guarda con gioia e stupore al cielo, perché oltre le stelle vede l’amore di Dio. E’ il Papa stesso a confidarlo più volte come quando nella Messa per Solennità dell’Epifania del 2009, cita la Divina Commedia di Dante per sottolineare che Dio è “l’amor che move il sole e l’altre stelle”. Questo, è la riflessione del Papa, “significa che le stelle, i pianeti, l’universo intero non sono governati da una forza cieca, non obbediscono alle dinamiche della sola materia”. Un pensiero che il Papa ha ripreso anche quest’anno alla Veglia Pasquale:
"Se l’uomo fosse soltanto un tale prodotto casuale dell’evoluzione in qualche posto al margine dell’universo, allora la sua vita sarebbe priva di senso o addirittura un disturbo della natura. Invece no: la Ragione è all’inizio, la Ragione creatrice, divina". (Veglia di Pasqua, 23 aprile 2011)
“E’ siccome è Ragione – ha aggiunto – essa ha creato la libertà”. Il cielo e la terra, ribadisce il Papa non sono inseparabili, ma piuttosto sono uniti grazie a Cristo. E proprio nell’Ascensione di Cristo al cielo, rassicura il Papa, “l’essere umano è entrato in modo inaudito e nuovo nell’intimità di Dio; l’uomo trova ormai per sempre spazio in Dio”:
“Il ‘cielo’ non indica un luogo sopra le stelle, ma qualcosa di molto più ardito e sublime: indica Cristo stesso, la Persona divina che accoglie pienamente e per sempre l’umanità, Colui nel quale Dio e uomo sono per sempre inseparabilmente uniti”. (Messa a Cassino, 24 maggio 2009)
“L’essere dell’uomo in Dio – soggiunge – questo è il cielo. E noi ci avviciniamo al cielo, anzi, entriamo nel cielo, nella misura in cui ci avviciniamo a Gesù ed entriamo in comunione con Lui”. Ecco perché esplorare le meraviglie del cosmo, sono anche un modo di ringraziare il Creatore per la bellezza del Creato. Parole, particolarmente significative, giacché Benedetto XVI le pronuncia all’inizio dell’Anno internazionale dell’Astronomia:
“Se i cieli, secondo le belle parole del salmista, 'narrano la gloria di Dio', anche le leggi della natura, che nel corso dei secoli tanti uomini e donne di scienza ci hanno fatto capire sempre meglio, sono un grande stimolo a contemplare con gratitudine le opere del Signore”. (Angelus, 21 dicembre 2008)
E citando le toccanti parole scritte in un gulag sovietico da padre Pavel Florenskij, ci invita a guardare il cielo, perché lì già su questa terra possiamo pregustare la vita divina:
“Osservate più spesso le stelle. Quando avrete un peso nell’animo, guardate le stelle o l’azzurro del cielo. Quando vi sentirete tristi, quando vi offenderanno, … intrattenetevi … col cielo. Allora la vostra anima troverà la quiete”. (Regina Caeli, 16 maggio 2010)
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16 commenti:
L'ultima frase è copiata da Forenskj...come dire anche i papi copiano..
non è la prima volta che il Papa fa citazioni di altri pensatori e non c'è nulla di male ad attingere agli altri per ciò che si condivide o per sviluppare un ragionamento, e chi lo conosce lo sa. Chi non lo conosce invece gli attribuisce anche citazioni altrui su Galileo
Il Papa non ha alcuna difficolta' a citare gli autori nei suoi discorsi. Se manca il riferimento specifico, bisognerebbe chiederne la ragione a chi ha tradotto il testo in italiano (suppongo che il Santo Padre scriva in tedesco).
R.
Scusa Raffaella, ma prova a leggere questa. Io mi sono letteralmente cappottata dal ridere:
http://digiorgio-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/05/20/una-scelta-inopportuna/
:-)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))
Fermiamo la corsa di Sonny!!!
R.
Scusa, ma mi sono accorta che la notizia era già stata segnalata da Alessia. Comunque io continuo a cappottarmi.....
Intanto arriva la protesta ufficiale dell'A.I.A.E.M. (Associazione Internazionale Alieni e Marziani):
" Il Papa, con il suo collegamento "spaziale" entra a gamba tesa violando apertamente la laicità del cosmo."
Si stanno organizzando sit-in di protesta su Giove. In caso di pioggia, tutti su Marte. Non mancate.
ahahahahaahahhahahaahah
Io non ho problemi...ho gia' parlato con il Capitano Kirk che mi ha concesso di seguire tutto il collegamento dall'Enterprise, a fianco del Dr. Spock. Unica condizione: tenere la bocca chiusa.
In caso contrario, saro' catapultata direttamente sulle lune di Saturno che nel frattempo gireranno alla massima velocita' :-)
R.
Vabbè. Mi accontento di Goldrake, delle lame rotanti e dell'alabarda (svizzera) spaziale!!!!!
Allora io voglio la "papastronave" con vista sulla Luna :-)
R.
Le parole di padre Pavel Florenskij Sono citate non copiate, anonimo. Va ad insegnare ai gatti a arrampicarsi se ti è possibile!
Alessia
La solita esagerata!!!!!
:-)))
R.
Mi avete dato un po' di serenità. Grazie!
La madre degli imbecilli è sempre incinta
è molto affascinante il tema del papa e lo spazio. immagino - forse con eccessiva fantasia - che in un futuro neppure lontanissimo verrà organizzato anche un viaggio del papa sulla luna, magari con la consacrazione sul terreno lunare di un modulo che verrà lasciato lì e che fungerà da basilica. la prima basilica spaziale. il nome è ovviamente scontato: Cristo Re dell'Universo.
certo, ci sarebbero polemiche sui costi del viaggio e sull'attentato alla laicità dello spazio, ma queste a dire il vero non mancano nemmeno sulla Terra.
Antonio :-)
Wao :-)))
R.
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