mercoledì 25 maggio 2011

Domani il Papa rinnoverà l'affidamento dell'Italia alla Vergine (Izzo)

PAPA: DOMANI RINNOVERA' AFFIDAMENTO ITALIA ALLA VERGINE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 mag.

Un'invocazione alla Vergine per l'Italia, affinche' "non si estingua nelle nuove generazioni la fede trasmessa dai Padri; resti vivo e coerente il senso dell'onesta' e della generosita', la concordia operosa, l'attenzione ai piccoli, agli anziani e agli ammalati, la premurosa apertura verso tutta l'umanita', che in ogni parte del mondo soffre e lotta, e spera verso un avvenire di giustizia e di pace".
A pronunciarla saranno domani pomeriggio il Papa e i 220 vescovi italiani riuniti nella Basilica di Santa Maria Maggiore in occasione della 63esima Assemblea Generale della Cei.
La preghiera congiunta intende ribadire il vincolo particolare della Chiesa con l'Italia, rinnovandone l'affidamento a Maria nel 150esimo anniversario dell'Unita' del Paese.
"Si tratta del momento piu' alto dell'Assemblea", ha dichiarato ai giornalisti monsignor Domenico Pompili, sottosegretario della Cei e direttore dell'Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali, sottolineando che "quest'anno l'incontro col Papa ha una cornice diversa da quella abituale che lo vedeva presente ai lavori il giovedi' mattina".
"Il cardinale Angelo Bagnasco - ha detto ancora Pompili - ha invitato il Pontefice ad unirsi a questo momento che ha una particolare connotazione, quella di essere una preghiera per l'Italia".
Il Pontefice aveva gia' inviato un impegnativo messaggio d'incoraggiamento all'Italia il 17 marzo, quando ci fu la celebrazione a Santa Maria degli Angeli.
E domani a Santa Maria Maggiore rivolgera' un discorso ai vescovi (e a tutto il nostro Paese) dopo il saluto del cardinale Bagnasco.
Il 13 settembre 1959, a conclusione del XVI Congresso Eucaristico Nazionale di Catania, per decisione di Giovanni XXIII il nostro Paese venne consacrato dai vescovi al Cuore Immacolato di Maria.
In tempi piu' recenti (1994), Giovanni Paolo II ha promosso la "Grande preghiera per l'Italia" che si concluse nel Santuario Mariano di Loreto ma visse una delle sue tappe piu' intense proprio in Santa Maria Maggiore.
Atti di consacrazione e di affidamento a Maria fanno parte della tradizione religiosa del nostro Paese.
Una delle preghiere piu' antiche che risale al II-III secolo formula un atto di donazione alla Madonna, chiedendo di trovare rifugio sotto la sua protezione: si tratta della preghiera del "Sub tuum praesidium".
Durante il Medioevo, con la nascita degli ordini mendicanti si propago' la pia pratica della "Commendatio Virgini". San Luigi Grignion da Montfort nel suo celeberrimo Trattato della vera devozione presenta la Consacrazione a Maria come "un donarsi a Gesu' per mezzo di Maria, dunque un appartenere a Gesu' nella forma piu' perfetta".
Benedetto XVI, nei suoi recenti atti di consacrazione dei sacerdoti e dei fedeli tutti a Fatima (12 maggio 2010), rinnovati a Roma in chiusura dell'Anno Sacerdotale, ha sempre affiancato alla parola "affidamento" anche il piu' impegnativo concetto di "consacrazione".
La Grande Preghiera per l'Italia e con l'Italia si svolse, promossa da Papa Giovanni Paolo II in preparazione all'anno 2000 e come risposta di preghiera alla situazione storica e politica del momento.
Lo stesso Papa scrisse il 6 gennaio 1994 una Lettera con la quale lancio' l'idea della Grande Preghiera sottolineando che "come vescovi delle Chiese che sono in Italia dovremo indire presto questa grande preghiera del popolo italiano, in vista dell'anno 2000 che si sta avvicinando e in riferimento alla situazione attuale, in cui urge la mobilitazione delle forze spirituali e morali dell'intera societa'".
Il 15 marzo successivo Karol Wojtyla per la Nazione italiana durante una concelebrazione con i vescovi italiani presso la Tomba di Pietro. Sempre nel '94 il 19 maggio i vescovi italiani si riunirono nella Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma per il rosario nel contesto della "Grande Preghiera".
Il 10 dicembre di quello stesso anno la Grande Preghiera per l’Italia si concluse a Loreto alla presenza del Papa. L'iniziativa venne poi riproposta in vista del Grande Giubileo con una preghiera quotidiana per l’intera nazione nel Santuario di Loreto a partire dal settembre 1998 fino all'anno 2000.
"Oggi - spiegano i vescovi - il contesto sociale e culturale e' cambiato, ma i problemi sono ugualmente gravi e dunque anche la preghiera da parte della comunita' cristiana e' sempre piu' necessaria".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Sul sito del giornale informativo della diocesi di Roma, "Romasette", che la domenica viene distribuito in versione su carta con Avvenire, non c'è la notizia del rosario col papa in prima pagina. Solo cliccando sul "calendario degli appuntamenti", al giorno 26, si scopre la motizia... al 4° posto!!
http://www.romasette.it/modules/news/

Antonio Caterinato