sabato 21 maggio 2011

È stato emozionante per tutti il primo collegamento in assoluto fra un Papa e gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Leggo)

IL PAPA AGLI ASTRONAUTI: "IL MIO PENSIERO CON VOI"

Sabato 21 Maggio 2011 - 17:15

ROMA - È stato emozionante per tutti il primo collegamento in assoluto fra un Papa e gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
«Una straordinaria possibilità», come l'ha definita oggi Benedetto XVI rivolgendosi ai 12 astronauti della stazione orbitale, fra i quali gli italiani Paolo Nespoli e Roberto Vittori, entrambi dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).
«Siete la punta avanzata dell'umanità che esplora nuovi spazi e nuove possibilità per il nostro avvenire», ha detto il Papa agli astronauti. Con Benedetto XVI, nella Sala Foconi del Palazzo Apostolico si trovavano il capo del Direttorato per il Volo umano dell'Esa, Thomas Reiter, il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Saggese, e il capo di Stato maggiore dell'Aeronautica Militare, Giuseppe Bernardis.

Gli astronauti si sono presentati ad uno ad uno, mentre il Papa li salutava con la mano e sorrideva divertito agli effetti dell'assenza di gravità, come il volteggiare della medaglia che rappresenta la Creazione dell'uomo di Michelangelo, che il Papa ha affidato a Vittori perchè la portasse nello spazio. Seduto a fianco del comandante dello shuttle Mark Kelly, Vittori ha lasciato che la medaglia fluttuasse e l'ha spinta leggermente verso Nespoli, che era seduto sul lato opposto, vicino al comandante della Stazione Spaziale Dmitri Kondradyev. Al termine della missione, il primo giugno, Vittori riporterà la medaglia a Terra e questa sarà consegnata al Papa. Cinque le domande che Benedetto XVI ha rivolto agli astronauti, per i quali ha espresso «ammirazione». Ha chiesto loro come la scienza può contribuire alla pace e al futuro del pianeta. Ha risposto il comandante Kelly, confrontando le lotte in corso sulla Terra, spesso scatenate dal controllo delle fonti di energia, e le ricerche in corso nello spazio «che potrebbero un giorno essere adattate alla Terra e ridurre la violenza».

Riferendosi alla tutela dell'ambiente, il Papa ha domandato poi: «dal vostro straordinario punto di osservazione come vedere la situazione della Terra?». La risposta, per l'americano Ron Garan, è nella forza di saper lavorare tutti insieme per un obiettivo comune. Quale messaggio vorrete trasmettere al termine della vostra esperienza nello spazio? ha chiesto ancora il Papa. Per l'americano Mike Finke, «i giovani devono sapere che c'è un intero universo da esplorare e che se lo faremo insieme non ci saranno obiettivi che non potremo raggiungere». Quindi Benedetto XVI ha chiesto agli astronauti se i tanti impegni scientifici lasciassero loro lo spazio per riflettere sull'origine dell'uomo e «forse anche di rivolgere una preghiera al Creatore». La preghiera, ha risposto Vittori, nasce spontanea ogni volta che si guarda la Terra: «fa bene al cuore e guardandola viene spontaneo pregare, pregare per noi, per le nostre famiglie e per il futuro». Il Papa ha rivolto gli auguri di guarigione alla moglie di Kelly, la deputata Usa Gabrielle Giffords ferita in una sparatoria in Arizona. «Caro Paolo», si è rivolto infine in italiano a Nespoli, che ha appreso nello spazio la notizia della morte della madre. «Tutti ti siamo stati vicini - gli ha detto - e anche io ho pregato per lei».

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