domenica 22 maggio 2011

I genitori delle vittime di Riccardo Seppia annunciano una "class-action" contro la chiesa (Origone)

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Prima di fare certe affermazioni occorrerebbe avere qualche prova concreta: la curia sapeva? E che cosa sapeva? E da quando?
Leggo affermazioni del tipo: "sapevamo che si accompagnava con uomini, ma che avesse attenzioni morbose per i bambini, questo no, è inaccettabile". Qualcuno ha provveduto ad avvertire la curia del fatto che il prete si accompagnasse con uomini? E' forse un comportamento accettabile? Sono tutte domande che necessitano di una risposta. Fortunatamente, grazie alle norme restrittive imposte da Benedetto XVI, non e' stato concesso ad un ex seminarista, complice del sacerdote in carcere, di diventare prete ma il quesito e': chi sapeva di Seppia? Ha parlato? Con chi? Quando? Prima di parlare di "class-action" servono risposte.
R.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Bah, scusate ma quello che ho letto, quello che dicono i bambini in questa vicenda mi sembra aria fritta!
Non è che siamo alla psicosi collettiva? Una caccia all'orco che non c'è?
E se poi questo Don Seppia in realtà dice la verità e non ha mai fatto sesso con minorenni, ma solo giochi erotici verbali con adulti, come la mettiamo?
E poi, dove è andata a finire la presunzione di innocenza? Ma in che mondo stiamo vivendo?

Raffaella ha detto...

Infatti sara' la magistratura ad accertare i reati penali ma Seppia ha gia' confessato azioni incompatibili con il suo essere sacerdote e questo e' un problema della curia genovese.
R.

Anonimo ha detto...

Intanto i radicali già sparano i fuoichi d'artificio. Eufemia
PEDOFILIA:RADICALI,GENOVA PUNTA ICEBERG,140 CASI
PARLANO VITTIME PRETI, 'ABUSI, SILENZIO E COLPE. BASTA OMERTA''
(di Paola Lo Mele)
(ANSA) - ROMA, 21 MAG - L'elenco in Italia sarebbe lungo
almeno centoquaranta casi. Centoquaranta violenze compiute da
uomini di Chiesa, come Don Riccardo Seppia, il parroco di Sestri
Ponente recentemente arrestato per abuso su minore e cessione di
stupefacenti. E' questo il tema al centro del secondo incontro
nazionale de 'La Colpa', l'associazione delle vittime di preti
pedofili. Nella sede radicale di Largo Argentina, dove si sono
riuniti, la sala e' gremita e le testimonianze si alternano.
Piene di dolore e di rabbia. C'e' chi si presenta con nome e
cognome e chi vuole rimanere anonimo, chi ha gia' parlato del
suo abuso e chi lo fa per la prima volta.
''Mi chiamo Salvatore Domolo, ho 46 anni e dagli 8 agli 11
anni sono stato abusato da un prete - racconta uno di loro, un
ex sacerdote -. Abitavo sul Lago d'Orta, in provincia di Novara.
La mia famiglia era disagiata e il mio prete-aguzzino mi diceva
'Ti faccio da papa', mi cuciva le mutandine...Durante gli anni
del seminario mi hanno fatto confessare la violenza vietandomi
di parlarne con chiunque. Il mio aguzzino e' morto circa otto
anni fa e io non l'ho denunciato. Ho perdonato lui ma non la
Chiesa che non mi ha protetto e mi ha imposto il silenzio''.
''Ho quarantun'anni - gli fa eco T. -. Tra gli 11 e i 13 anni
sono stato violentato dal prete della mia parrocchia, che era
anche il professore di religione della mia scuola. Spesso ci
confessava non nel confessionale ma in una stretta galleria
intorno all'abside e a casa sua, dove ricordo che aveva
allestito una specie di discoteca con una luce stroboscopica in
cui invitava i ragazzi. Uno degli abusi e' avvenuto durante il
ritiro della cresima. Pochi mesi dopo il mio violentatore fu
trasferito in un'altra parrocchia della stessa citta', dove
continua a operare da trent'anni''.
''A Capua - esordisce un avvocato, Sergio Cavaliere -, c'e'
un sacerdote che nel 2000 ha patteggiato una pena a due mesi di
reclusione e a 4 milioni di lire per aver molestato una bambina
con 200 telefonate. A oggi non ha versato nulla, e' in corso un
giudizio civile per il risarcimento del danno e lui dice messa
nella stessa parrocchia di sempre''. Secondo il legale,
difensore di una vittima di presunti abusi da parte di un prete,
''l'episodio di Don Riccardo Seppia e' solo la punta
dell'iceberg di un fenomeno molto piu' ampio in Italia. I casi
giudiziari conosciuti dalla stampa oggi sono circa 140 e sono
quelli da me documentati. Il resto, la maggior parte, spesso non
giunge all'attenzione della magistratura per prescrizione,
vergogna delle vittime e per un certo clima di omerta' rispetto
ai crimini degli ecclesiastici''.
Di qui la richiesta di realizzare un ''data base per
documentare gli abusi'' e modificare dei termini di prescrizione
''che sono l'ostacolo principale alla giustizia per le
vittime''. Ma non solo. ''Chiediamo al cardinal Bagnasco e alla
conferenza episcopale italiana - dice il deputato radicale
Maurizio Turco - di consentire che anche nel nostro Paese ci sia
una commissione di inchiesta indipendente che possa accedere
agli archivi segreti delle curie''. ''Chiediamo sostegno per le
vittime - aggiunge Maurizio, nel corso di un sit in a
Montecitorio contro 'la vergogna dei preti pedofili' -. Basta
con la protezione degli insabbiatori vaticani''. (ANSA).

Raffaella ha detto...

Se ci sono reati, si denuncino alla magistratura o alle diocesi competenti, non ai media e, tanto meno, ai politici.
Parlare di "insabbiatori vaticani" (che significa?) puo' costituire diffamazione.
R.

mariateresa ha detto...

una cosa sponsorizzata da Turco parla da sola.
Adesso sappiamo di cosa si tratta. Turco lavora per anticlericale.net, chiaro?

Anonimo ha detto...

Ma a Genova le scritte sono riapparse, sui muri e allo stadio. Senza che ancora ci sia una denuncia precisa, Eufemia
PARROCO ARRESTATO: SCRITTA A STADIO,'PRETI PEDOFILI AL ROGO'
STRISCIONE TIFOSI GENOA CONTRO DON SEPPIA
(ANSA) - GENOVA, 22 MAG - ''Preti pedofili al rogo''. E'
entrata improvvisa allo stadio Ferraris con questa scritta dei
tifosi del Genoa la vicenda di don Seppia, il parroco genovese
arrestato otto giorni fa con l'accusa di abuso su minore e
cessione di droga.
La scritta, ben visibile su uno striscione, e' apparsa all'
inizio del secondo tempo della gara tra i tifosi della Gradinata
Nord. (ANSA)

Anonimo ha detto...

Non volevate le grandi pulizie e la tolleranza zero??

Anonimo ha detto...

Maurizio Turco eh? Il boss del sito anticlericale per eccellenza. Figurarsi se non prendeva la palla al balzo. Come direbbe Mike allegriaaaa!
Alessia

Anonimo ha detto...

Raffa, hai una minima idea del fango che Turco e soci radicali hanno gettato sul Papa e sulla Chiesa in questi anni? Naturalmente impuniti.
Qui trovi il video del sit in di oggi.
http://www.radioradicale.it/scheda/328072
Alessia

Anonimo ha detto...

Non poteva mancare Vito Mancuso. La soluzione per lui? Abolire il celibato.
http://genova.repubblica.it/cronaca/2011/05/17/news/il_teologo_vito_mancuso_solo_la_punta_dell_iceberg-16368968/
Alessia

Raffaella ha detto...

Leggo:

Non volevate le grandi pulizie e la tolleranza zero??

Certo che si' e mi aspetto che la Chiesa Italiana si attivi visto che il "don" ha gia' ammesso il necessario.
Quanto alla magistratura, aspettiamo la sentenza.

Anonimo ha detto...

Sì alle grandi pulizie e alla tolleranza zero. No alla disgustosa strumentalizzazione radicaloide di cui ben conosciamo l'ipocrisia. Del resto basta risalire agli anni '70 per sapere come la pensavano sull'argomento certi signori. Anonimo 19.48, ho un cero sospetto sulla tua identità :-)
Alessia

Raffaella ha detto...

:-)))
R.

Anonimo ha detto...

Gente del genere non può e non deve essere difesa e secondo me è impossibile che la curia non sapesse dei comportamenti di questo bel sepolcro imbiancato. Per piacere non cerchiamo di difendere l'indefindibile. Mi auguro che qualche bella testa salti nella diocesi i questione perchè è ora di usare il bastone e fare grandi pulizie. Non se ne può più di questo schifo all'interno della Chiesa di Cristo e se c'e' della strumentalizzazione da parte di terzi c'e' solo da ripetere "Mea Culpa". Gli abbiamo dato la testa su un piatto d'argento.

Anonimo ha detto...

Anni '70 Alessia? Direi almeno ancora 1998.
Il link all'agghiacciante convegno (non so se consigliarne la lettura, ma tanto è):
http://www.psicoterapia-palermo.it/disturbi_psichici/internet_dipendenza/pedofilia_e_internet.htm
Alberto

Anonimo ha detto...

E allora Alessia che ti frega dell'identità delle persone?? Volevate la tolleranza zero e le pulizie e le stanno facendo. Dovreste gioire e gioite per una buona volta.
Se ci andrà di mezzo Bagnasco tanto meglio poteva aprire gli occhi anche lui. Tanto nessuno ormai merita la nostra compassione..

je sais ha detto...

certo che si riconosce anche da anonima.

Raffaella ha detto...

le pulizie vanno benissimo (era ora ed era inevitabile!) ma la politica del comodo capro espiatorio, oggi Bagnasco, lo scorso anno Benedetto XVI, proprio no!
Ciascuno si assuma le proprie responsabilita' e i media siano corretti...per una volta!
R.

Anonimo ha detto...

Ha aggirato il tuo veto, Raffa :-)) Almeno si è scusata con te?
Alessia

Raffaella ha detto...

...
...
...
R.

un passante ha detto...

i radicali...vorrebbero quasi abolire tutti i reati pur di svuotare le carceri, e poi fanno le gogne per persone comunque in attesa di giudizio
Tolleranza zero, certo! Quando ci sono di mezzo deboli e bambini, e quando sono davvero accertate le resposabilità di chi ne ha abusato non ci sono attenuanti, e penso che anche l'anonimo/a (forse neanche tanto) di cui sopra penso non abbia dubbi al riguardo. La responsabiltià del male compiuto però dovrebbe essere sempre di chi la compie, non di chi si vuol colpire per mezzo di lui, altrimenti diventa caccia alle streghe. Solitamente i radicali i caino non li toccano, e don seppia per loro in altre circostanze sarebbe uno dei prossimi carcerati da togliere dalla gogna, dall'isolamento e da un eventuale carcere duro. La Bernardini ipergarantista se non sbaglio in passato si è prodigata anche per persone accusate di stupro in attesa di giudizio. Ma ora è' la chiesa e i suoi vertici l'obiettivo, e allora il giustizialismo imperversa anche dalle loro parti. C'è poi di mezzo la diocesi di Bagnasco e prima Bertone, due carichi non da poco per il loro palato
Dire che si risolve tutto col celibato mi pare puerile. Come spieghiamo i bambini molestati dal papà, dal nonno, dallo zio, dall'amico di famiglia regolarmente accoppiati? Magari in quel caso Mancuso proporrà la castità, chissà. La pedofilia è a tutt'oggi una devianza patologica, e semmai l'uomo normale che non sopporta la castità ha storie clandestine con donne o uomini, secondo l'inclinazione, ma non cerca bambini e bambine. Se proprio si vuole sponsorizzare l'abolizione del celibato dei preti, sarebbe più serio farlo senza strumentalizzare quella che è una piaga non solo della chiesa ma anche della società