martedì 24 maggio 2011

I salesiani sconfessano il prete olandese pro-pedofili. Don Di Noto: Spronck "irresponsabile". L’Osservatorio per i diritti dei Minori: sia ridotto allo stato laicale

I salesiani sconfessano il prete olandese pro-pedofili

L'olandese Spronk nella bufera
"Disapproviamo in modo fermo"


La Congregazione dei Salesiani «disapprova in maniera ferma» il comportamento di "padre B", il confratello olandese membro attivo e militante di un’associazione che propugna la liberalizzazione della pedofilia, annuncia «provvedimenti disciplinari», e si dissocia anche dalle dichiarazioni-shock in sua difesa fatte da padre Herman Spronck, capo dei Salesiani per l’Olanda.
«Essere membro di tale associazione - afferma in una nota il procuratore generale della Congregazione, padre Francesco Maraccani - è assolutamente incompatibile con i principi e i valori della tradizione salesiana. Quindi disapproviamo in maniera ferma tale fatto e prendiamo le distanze da un simile comportamento personale di un singolo confratello. Comprendiamo che questa notizia ha indubbiamente ferito ancora una volta la giusta sensibilità di tante persone». «Comprendiamo il loro dolore - sottolinea padre Maraccani - e presentiamo le nostre scuse in nome dei Salesiani di Don Bosco».
In merito «ai fatti messi in evidenza in questi ultimi giorni dalla stampa olandese, e ora dalla stampa italiana e di altri Paesi», riguardanti il salesiano padre Van B., la Congregazione si associa a quanto detto dal Provinciale Salesiano di Belgio-Olanda, padre Jos Claes, che ha espresso «chiaramente la costernazione nell’apprendere dalla stampa che il Padre B. è stato membro dell’associazione ’Martijn»’. Dopo aver dichiarato la «incompatibilità» dei suoi comportamenti, padre Maraccani aggiunge che «la Congregazione prenderà i dovuti provvedimenti disciplinari, conformemente ad un protocollo in atto già dall’anno 2002 e alle normative date dalla Chiesa su questa materia». «Inoltre - prosegue - intendiamo dissociarci dalle prime dichiarazioni del padre Herman Spronck, rilasciate in un’intervista alla stampa olandese (almeno da quanto possiamo conoscere dall’intervista riportata), che sembrano relativizzare la gravità del fatto».
Padre Spronck, in un’intervista all’emittente Rtl ripresa in Italia con dure parole di condanna dal sito «Messa in latino», aveva detto di «non condannare a priori le relazioni tra adulti e bambini», motivando così il fatto di non aver espulso padre Van B. dall’Ordine, nonostante due precedenti condanne per atti osceni. Per padre Spronck, le relazioni sessuali tra adulti e bambini «non sono necessariamente dannose». «Ci sono anche bambini che, loro stessi, indicano che si può fare - aveva addirittura affermato -. Il contatto sessuale è allora possibile». Tali dichiarazioni hanno naturalmente suscitato un vespaio di reazioni. «Ci distanziamo totalmente dai commenti di padre H. Spronck», ha affermato il provinciale dei Salesiani di Belgio e Olanda, padre Jos Claes, annunciando che i vertici locali della Congregazione stanno «esaminando la situazione», oltre alla creazione di una commissione di indagine sul caso del sacerdote pro-pedofili il cui rapporto sarà inviato ai superiori a Roma.
L’Osservatorio per i diritti dei Minori invoca la riduzione di padre Spronck allo stato laicale, mentre don Fortunato di Noto, dell’Associazione Meter, dà al padre salesiano dell«’irresponsabile», definendolo «indegno della Chiesa, dell’abito che porta e della missione che compie». «La Congregazione Salesiana - dice oggi il procuratore generale padre Maraccani - ribadisce il suo impegno nella fedeltà a Don Bosco, alla sua grande tradizione pedagogica e, sulla scia di Don Bosco, la totale fedeltà al magistero della Chiesa. Il rispetto pieno e totale dei bambini, dei ragazzi e dei giovani - sottolinea - rimane per noi un’opzione fondamentale ed irrinunciabile».

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/403666/

Ribadisco: scusarsi, condannare (a parole) e dissociarsi non basta.
R.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione, Raffaella! Se anche di fronte a dichiarazioni da parte di un sacerdote che fanno inorridire si procede semplicemente con una condanna a parole e a una semplice dissociazione, si fa del male ai fedeli e a tutta la chiesa. C'è bisogno di provvedimenti concreti. Io ci spero proprio.
Sonia

mariateresa ha detto...

secondo questa Reuters
http://news.yahoo.com/s/nm/20110523/wl_nm/us_netherlands_catholic_paedophilia_1

il delegato del provinciale salesiano, quello che va in tv, non è più il delegato e il prete militante a favore della pedofilia è rimosso da tutti i compiti pastorali. Per trovarla questa reuters, se l'ho capita bene, ho però dovuto penare.
E qui vi segnalo un problema e un bel disagio su queste questioni. Mentre si possono cogliere subito le notizie scandalose magari con fanfare e tamburelli, si pena parecchio e seguirne l'evoluzione.