domenica 8 maggio 2011

Il Papa in papamobile fra i 350mila del Parco di San Giuliano. I fedeli arrivano anche in bicicletta, mai così tante insieme. Card. Scola: un compito comune per i Cristiani del Nordest (Izzo)

PAPA: IN PAPAMOBILE TRA I 350 MILA DEL PARCO SAN GIULIANO

Salvatore Izzo

(AGI) - Mestre, 8 mag.

Benedetto XVI ha compiuto un giro in "papamobile" tra l'immensa folla dei fedeli che gremiscono il parco San Giuliano di Mestre, che e' il piu' vasto parco pubblico di Europa. Secondo la polizia municipale di Venezia 350 mila persone, il Comitato organizzatore prudentemente parla di oltre 300 mila.
Una partecipazione cosi' vasta si spiega con il fatto che il Pontefice celebrera' qui la messa per tutte le diocesi del Triveneto. Il Papa sorride ai ragazzi che si sbracciano per salutarlo e ad un certo punto la vettura panoramica viene fermata per consentirgli di accarezzare un bebe', affidato per un attimo dai genitori alla scorta che veglia su Joseph Ratzinger, affinche' gli fosse avvicinato.

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PAPA: FEDELI ARRIVANO CON LE BICICLETTE, MAI COSI' TANTE INSIEME

Salvatore Izzo

(AGI) - Mestre, 8 mag.

I vescovi del Triveneto avevano consigliato ai fedeli di recarsi al Parco San Giuliano in bicicletta, per evitare di paralizzare il traffico di Mestre. E sono stati ascoltati. Sono decine di migliaia infatti le biciclette parcheggiate nei campi lungo il viale che porta al Parco, una quantita' che non si riesce a valutare se non osservando - come sottolineano gli scout che inidirizzano i ciclisti - che mai in nessun luogo del mondo ci sono state cosi' tante biciclette tutte insieme prima di oggi.

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PAPA: SCOLA, UN COMPITO COMUNE PER I CRISTIANI DEL NORD EST

Salvatore Izzo

(AGI) - Mestre, 8 mag.

Le chiese nate da Aquileia - 57 diocesi tra Triveneto, Lombardia e paesi europei limitrofi fino alla Baviera di Joseph Ratzinger - hanno ancora oggi "un compito comune a favore del nostro fratello uomo". Lo ha affermato il patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola, che nel saluto al Papa ha ricordato le comuni radici cristiane dei "popoli latini, slavi e germanici". "Desideriamo - ha detto il porporato a nome dei 350 mila fedeli presenti - essere confermati nella fede degli Apostoli dal Successore di Pietro, cosi', corroborati dalla persona, dalla testimonianza e dal magistero del Papa annunceremo con umile franchezza la bellezza di Cristo a tutte le nostre genti".

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