sabato 7 maggio 2011

Il Papa: Rapporto franco e sincero tra i cristiani e i non praticanti o diversamente credenti. Nuova generazione in politica (Asca)

PAPA/AQUILEIA: RAPPORTO FRANCO E SINCERO CON DIVERSAMENTE CREDENTI

(ASCA) - Aquileia (GO), 7 mag - ''Rapporto franco e sincero'' tra i cristiani e i non praticanti o diversamente credenti.
Lo auspica Benedetto XVI, intervenendo ad Aquileia sulle nuove prospettive del pluralismo religioso in seguito alle migrazioni.
''La collocazione geografica del Nord-est, non piu' solo crocevia tra l'Est e l'Ovest dell'Europa, ma anche tra il Nord e il Sud (l'Adriatico porta il Mediterraneo nel cuore dell'Europa), il massiccio fenomeno del turismo e dell'immigrazione, la mobilita' territoriale, il processo di omologazione provocato dall'azione pervasiva dei mass-media, hanno accentuato il pluralismo culturale e religioso - afferma il Papa -. In questo contesto, che in ogni caso e' quello che la Provvidenza ci dona, e' necessario che i cristiani, sostenuti da una 'speranza affidabile', propongano la bellezza dell'avvenimento di Gesu' Cristo, Via, Verita' e Vita, ad ogni uomo e ad ogni donna, in un rapporto franco e sincero con i non praticanti, con i non credenti e con i credenti di altre religioni''.

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PAPA/AQUILEIA: UNA NUOVA GENERAZIONE IN POLITICA PER LA VITA BUONA

(ASCA) - Aquileia (GO), 7 mag

Una ''nuova generazione'' di uomini e donne ''capaci di assumersi responsabilita' dirette'', in campo sociale e politico, per edificare la ''vita buona''. E' quanto auspica Benedetto XVI, che nell'antica basilica di Aquileia, in provincia di Gorizia, sta incontrando 600 delegati delle 15 diocesi del Nordest, impegnati nella preparazione del secondo convegno ecclesiale interregionale. ''Raccomando anche a voi, come alle altre Chiese che sono in Italia, l'impegno a suscitare una nuova generazione di uomini e donne capaci di assumersi responsabilita' dirette nei vari ambiti del sociale, in modo particolare in quello politico - ha detto il Pontefice -.
Esso ha piu' che mai bisogno di vedere persone, soprattutto giovani, capaci di edificare una 'vita buona' a favore e al servizio di tutti. A questo impegno infatti non possono sottrarsi i cristiani, che sono pellegrini verso il Cielo, ma che gia' vivono quaggiu' un anticipo di eternita'''.

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1 commento:

raffaele ibba ha detto...

Ma ne siamo capaci di seguire davvero questo papa? Che non ci meritiamo ma che ci è stato donato come gioia.
"suscitare una nuova generazione di uomini e donne capaci di assumersi responsabilità dirette nei vari ambiti del sociale, in modo particolare in quello politico"
"In questo contesto, che in ogni caso e' quello che la Provvidenza ci dona, e' necessario che i cristiani, sostenuti da una 'speranza affidabile', propongano la bellezza dell'avvenimento di Gesu' Cristo, Via, Verita' e Vita, ad ogni uomo e ad ogni donna, in un rapporto franco e sincero con i non praticanti, con i non credenti e con i credenti di altre religioni''

Non è difficile da fare, ma bisogna farlo, assumendoci il compito della franchezza delle differenze e della docilità nell'amore eucaristico.
ciao
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