mercoledì 18 maggio 2011

Il rapporto 2010 sulla protezione dell'infanzia. Progressi e sfide della Chiesa in Irlanda (O.R.)

Il rapporto 2010 sulla protezione dell'infanzia

Progressi e sfide della Chiesa in Irlanda

Dublino, 12.

I progressi e le sfide. La Chiesa cattolica in Irlanda prosegue l'opera di rinnovamento spirituale e pastorale che intende voltare decisamente pagina rispetto al passato coinvolgimento di membri del clero in storie di abusi su minori. In questa scia s'inserisce la pubblicazione del rapporto 2010 redatto dal National Board for Safeguarding Children in the Catholic Church in Ireland (Nbsccci). Nel documento, presentato mercoledì 11, oltre all'emergere di nuove segnalazioni (272) relative agli anni trascorsi, si registrano anche importanti passi in avanti nel campo della formazione e della prevenzione degli abusi e della tutela dell'infanzia.
In una dichiarazione congiunta, i presuli irlandesi, insieme con la conferenza dei religiosi d'Irlanda e Irish Missionary Union, accolgono con «favore» la pubblicazione del rapporto e esprimono la «gratitudine» dell'intera comunità cattolica irlandese ai membri dell'Nbsccci per il loro «instancabile impegno per la sicurezza e il benessere dei bambini nella Chiesa» e per la professionalità profusa nel sostenere i comuni sforzi per raggiungere i «più alti standard» per la tutela dei minori.
Il rapporto, viene sottolineato, evidenzia «notevoli progressi in molti settori chiave» come appunto quello della formazione, mentre si riconosce che alcune altre sfide devono «ancora essere completamente risolte». In particolare, a livello operativo, l'attenzione viene puntata sulla protezione dei dati e la condivisione delle statistiche e di altre specifiche informazioni. In ogni caso, viene ribadito, è di «vitale importanza» il compito di monitoraggio svolto dal Nbsccci all'interno delle diocesi, delle congregazioni religiose e delle società missionarie per vigilare sull'applicazione delle misure per la salvaguardia dell'infanzia. Si tratta di un lavoro fondamentale per affrontare «i dolorosi e tragici errori del passato». In questo senso, viene anche citato un passaggio della ben nota lettera pastorale scritta il 19 marzo 2010 da Benedetto XVI ai cattolici dell'Irlanda, in cui si rammenta che solo un'azione di rinnovamento decisa, portata avanti con onestà e trasparenza, «potrà ripristinare il rispetto e il benvolere degli irlandesi verso la Chiesa».
Nel rapporto viene rilevato che i nuovi casi di abusi -- fisici, emotivi o sessuali -- sono stati denunciati tra il 1° aprile 2010 e la fine di marzo 2011. Ma nella maggior parte si tratta di episodi avvenuti in anni passati. Le segnalazioni riguardano principalmente gli ordini religiosi (166) rispetto alle diocesi (106). Nello specifico, in 86 casi essi sarebbero stati commessi da membri del clero o religiosi oggi defunti. In soli 12 casi le persone denunciate sono ancora in servizio pastorale. Mentre per quanto riguarda gli altri 174 episodi, essi riguardano membri del clero o religiosi che sono stati recentemente o furono in passato rimossi dal ministero e che in molti casi sono stati ridotti allo stato laicale.

(©L'Osservatore Romano 13 maggio 2011)

Nessun commento: