martedì 24 maggio 2011

Il salesiano pro pedofilia e gli ultimi fuochi della rivoluzione olandese (Rodari)

Il salesiano pro pedofilia e gli ultimi fuochi della rivoluzione olandese

di Paolo Rodari

Tutti parlano di lui. Del salesiano olandese di 73 anni – si conoscono soltanto le iniziali, padre van B. – salito agli onori della cronaca in quanto dichiaratamente appartenente alla Martijn, un’associazione legalmente riconosciuta in Olanda e che sostiene le relazioni pedofile: “Sono perfettamente legittime” dicono, “seppure discriminate dalla società”.
Non è solo van B. a sostenere la legittimità della pedofilia ma anche padre Herman Spronck, superiore dei salesiani in Olanda, la cui intervista concessa a Rtl News sta facendo impazzire il Web.
Padre Spronck, in sostanza, appoggia von B. e sostiene che se il bambino è consenziente il rapporto sessuale con un adulto è legittimo. Dice: “Dipende dal bambino. Non si deve mai entrare nello spazio personale del bambino se non lo vuole. Ma ci sono bambini che indicano loro stessi che è ammissibile. In questo caso anche un contatto sessuale è possibile”. Padre Spronck entra nel merito anche del seminario dove lui, assieme a tanti altri sacerdoti olandesi, ha studiato negli anni Cinquanta e Sessanta. Dice che erano tutti maschi, che non vedevano mai le ragazze, “e per questo era normale che nascessero certe tendenze”.
Le notizie dall’Olanda sono immediatamente arrivate in Italia e a Roma.
Hanno provocato la reazione decisa della curia generalizia dei salesiani che ha condannato in una nota le dichiarazioni di Spronck dicendo che “il rispetto pieno e totale dei bambini, dei ragazzi e dei giovani rimane per noi un’opzione fondamentale e irrinunciabile”. E ancora: “Essere membro di tale associazione è assolutamente incompatibile con i principi e i valori della tradizione salesiana”.
Nella chiesa olandese in pochi sostengono la legittimità della posizione dei due salesiani. Il dibattito è semmai aperto – e a tratti parecchio aspro – sulla genesi teologica e storica della posizione dei due. La domanda è una: cosa porta uomini di chiesa a sostenere che la pedofilia è un qualcosa di legittimo?
Per alcuni tutto è nato dopo il Concilio Vaticano II quando la chiesa olandese spingeva, molto più di altre chiese, per riformare in senso aperto e liberal il suo stesso Dna.
Fu il cardinale Bernard Jan Alfrink, arcivescovo di Utrecht, a pubblicare con l’appoggio di diversi teologi (tra questi il domenicano Edward Schillebeeckx) un nuovo catechismo portatore di grandi aperture sui temi dell’omosessualità, dell’aborto, delle pratiche anticoncezionali, del sacerdozio delle donne, del celibato dei preti. Per altri, invece, queste posizioni, seppure non condivisibili in alcun modo, sono il segnale di una chiesa che non elude certi problemi e che di questi problemi vuole parlare. Fino a pochi mesi fa il principale interprete di questa chiesa aperta al mondo e al suo spirito era Adrianus Herman van Luyn, vescovo di Rotterdam, anch’egli salesiano. Il 18 gennaio il Papa ha accettato le sue dimissioni per raggiunti limiti di età.

Pubblicato sul Foglio martedì 24 maggio 2011

© Copyright Il Foglio, 24 maggio 2011 consultabile online anche qui, sul blog di Rodari.

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