domenica 15 maggio 2011

La «lettera circolare» è destinata ai vescovi dell’intero pianeta e si ispira all’atteggiamento rigoroso di Benedetto XVI nella lotta agli abusi (Galeazzi)

"Più selezione nei seminari contro gli abusi"

GIACOMO GALEAZZI

VATICANISTA DE LA STAMPA

A tracciare la rotta sono state le convinzioni di papa Ratzinger su questo tema, tra cui l’obbligo di collaborazione con le autorità civili, la necessità di un efficace impegno di protezione dei giovani, un’attenta selezione e formazione nei seminari.
Tolleranza zero: i vescovi dovranno denunciare alla magistratura i preti pedofili. Nella lettera circolare in uscita domani, il Vaticano indica agli episcopati nazionali «le linee guida per il trattamento dei casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici».
Un «giro di vite» deciso dal Papa, sotto forma di raccomandazioni per tutte le diocesi. L’obiettivo è rendere più rigorose, coerenti ed efficaci le iniziative di contrasto e prevenzione della pedofilia tra sacerdoti e religiosi, oltreché nelle strutture cattoliche, cioè nelle «attività o istituzioni connesse alla Chiesa».
Lo scorso luglio erano già state aggiornate le norme canoniche per i gravi delitti (inclusa la pedofilia nel clero), ora, con un «programma d’azione coordinato ed efficace», la congregazione per la Dottrina della fede amplia la responsabilità dei vescovi nella «tutela dei fedeli loro affidati». Ciascuna diocesi, quindi, è tenuta a collaborare con le autorità civili, proteggere i bambini, vigilare su selezione e formazione dei futuri preti. Il sacerdote pedofilo finirà alla sbarra su denuncia dell’autorità ecclesiastica, mentre finora non era canonicamente prevista (ma neppure vietata) la segnalazione ai magistrati degli abusi sessuali del clero sui minori. Adesso ogni vescovo dovrà cooperare con la giustizia poiché «va sempre dato seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte». Inoltre «la confidenzialità dei procedimenti canonici non è mai un impedimento al dovere di denuncia e non va mai a scapito dell’obbedienza alle leggi civili», dispone l’ex Sant’Uffizio. Il documento vaticano per la prevenzione della pedofilia nel clero stabilisce una condotta uniforme tra le varie conferenze episcopali.
La «lettera circolare» (in italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese e polacco) è destinata ai vescovi dell’intero pianeta e si ispira all’atteggiamento rigoroso di Benedetto XVI nella lotta agli scandali e al suo intendimento di accogliere le richieste delle vittime di abusi sessuali. Domani le indicazioni da adottare nella lotta alla pedofilia dei sacerdoti saranno diffuse con una «nota di sintesi» della sala stampa vaticana. Al concistoro di novembre il prefetto dell’ex Sant’Uffizio, William Joseph Levada annunciò il documento in preparazione sulla «legislazione canonica riguardante il delitto di abuso sessuale sui minori» e chiese una «più ampia responsabilità dei vescovi per la tutela dei fedeli loro affidati».

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=4722&ID_sezione=524&sezione=

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissima,
se sei d'accordo, puoi inserire il link a questo articolo?
Grazie e buon lavoro
Maria Guarini

Anonimo ha detto...

credo di non aver inserito il link
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2011/05/magister-e-il-papa-riformista-perche.html

Ancora grazie e alla prossima
Maria