giovedì 19 maggio 2011

La visita del Papa del 9 ottobre a Lamezia Terme è un dono prezioso e una grazia di Dio (Maviglia)

La visita del Papa del 9 ottobre un dono prezioso una grazia di Dio

Col rituale dell'offerta dell'olio votivo alla Madonna continuano le celebrazioni del mese mariano in città

Giuseppe Maviglia

«L'olio è il segno della consacrazione e il simbolo della luce da portare nella nostra società di oggi che rischia di chiudersi nell'individualismo. Alla Madonna chiediamo che illumini il cammino di tutta la comunità ecclesiale lametina in attesa della prossima visita di Papa Benedetto XVI».
Così Giuseppe Bertello, Nunzio apostolico in Italia, durante la cerimonia dell'offerta dell'olio votivo al Quadro divino raffigurante la Madonna di Visora.
Il rito, che si è tenuto in cattedrale, è stato preceduto dalla recita del Santo Rosario, alla presenza di tanti fedeli e di numerose autorità politiche, civili e militari. Tra questi il sindaco Gianni Speranza affiancato dal vice Francesco Cicione, il neo eletto sindaco di Conflenti Giovanni Paola, il prefetto Antonio Reppucci ed il presidente del consiglio regionale Franco Talarico.
L'incontro è stato introdotto dal vicario generale della diocesi Pasquale Luzzo, il quale ha ribadito che l'olio offerto alla Vergine «è frutto della nostra terra, espressione della fiducia nella provvidenza che si unisce al lavoro dell'uomo». La recita del Rosario, preghiera mariana per eccellenza, è stata scandita dai Misteri della luce ed ha visto alternarsi sull'altare diversi sacerdoti per la lettura delle riflessioni.
A conclusione del rito, Bertello ha recitato la preghiera "Maria Mater Unitatis" con cui i vescovi della Cei hanno affidato il popolo italiano alla Madonna. Un'orazione coniata in occasione del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia che richiama la società civile e il mondo della politica all'unità e all'osservanza dei principi etici e religiosi. Anche il nunzio apostolico ha esortato le autorità presenti in duomo a coniugare fede e politica, a tenere presente nella loro azione il valore non negoziabile di determinati principi che, soli, possono elevare la qualità e la finalità di ogni atto istituzionale ed ogni azione amministrativa.
La prima parte della visita dell'alto prelato si è svolta all'Oasi Bartolomea dove Bertello ha incontrato il clero e i diaconi della diocesi, con cui ha celebrato la messa.
È seguito un momento di riflessione comunitaria durante il quale il nunzio ha relazionato su diverse tematiche, rispondendo anche a dei quesiti posti dai sacerdoti e dai diaconi. Il momento di confronto ha avuto come filo conduttore la visita pontificia del prossimo 9 ottobre.
Bertello ha rimarcato il fatto che la venuta di Papa Ratzinger nella nostra diocesi deve essere vissuto come «un evento sacramentale, un dono che è espressione della grazia di Dio cui bisogna prepararsi degnamente perché si tratta di una festa per la Chiesa e per il popolo e non certo di un evento mondano».
Il pastore della Chiesa locale, Luigi Cantafora, ha ringraziato l'alto prelato per la sua presenza nella nostra diocesi «una comunità – ha sottolineato il presule – che da mesi si sta preparando al grande evento storico che l'attende, ovvero la venuta del Santo Padre. Mesi di attesa in cui sono state messe in cantiere tante iniziative per accogliere degnamente il vicario di Cristo». Il vescovo ha spiegato che tutta la diocesi è coinvolta in questa grande attività di preparazione: parrocchie, movimenti, associazioni, semplici fedeli: «Ognuno sta dando il suo significativo.

© Copyright Gazzetta del sud, 19 maggio 2011

1 commento:

Anonimo ha detto...

OT, Raffa.
In arrivo le risposte a Francesco Merlo
Questa è di Maurizio Crippa
Il diavolo e i vergini di Dio
Risposta a Merlo sul “prete lupo”, la sessuofobia cattolica e il pansessualismo
http://www.ilfoglio.it/soloqui/8920
Alessia