mercoledì 25 maggio 2011

Tra pappagalli e colibrì, un piccolo "zoo" nei giardini vaticani di Papa Ratzinger (Adnkronos)

Tra pappagalli e colibrì, un piccolo 'zoo' nei giardini vaticani di papa Ratzinger

Vaticano - (Adnkronos)

Negli spazi verdi, di tanto in tanto, fanno capolino anche un topo di campagna, l'arvicola terrestre, e due gatti neri. Beniamino Beccia: qui "hanno trovato ricovero sicuro delle autentiche meraviglie". Si tratta di "un patrimonio unico".
Un piccolo 'zoo' nei giardini vaticani del Papa.
Non è un modo di dire visto che negli spazi verdi che occupano i due terzi della superficie della Città del Vaticano vivono indisturbate le più svariate specie animali. Dai pappagalli ai colibrì fino alle raganelle, senza dimenticare tritoni e orbettini, nei giardini dove passeggia il Pontefice hanno trovato il loro habitat naturale parecchi animali domestici, ma anche tante specie in via di estinzione.
Negli spazi verdi, di tanto in tanto, fanno capolino anche un topo di campagna, l'arvicola terrestre, e due gatti neri. Qualcuno sostiene di avere intercettato pure una volpe. A raccontare all'Adnkronos le meraviglie animali dei giardini vaticani, l'ispettore ecologico Beniamino Beccia, volontario dell'Ordine di Malta presso il Braccio di Carlo Magno e grande appassionato di natura. "Nei giardini del Papa - racconta Beccia - hanno trovato ricovero sicuro delle autentiche meraviglie: dagli animali domestici alle specie ormai in via di estinzione nel Lazio".
I pappagalli, ad esempio, in Vaticano hanno trovato ricovero sicuro e, come spiega Beniamino Beccia, si sono costituiti in colonie. "Si tratta di pappagalli che sono riusciti a fuggire dalle gabbie e hanno trovato un ricovero dietro la stazione vaticana". Qui , appunto, i pennuti variopinti hanno costituito una vera e propria comunità. Non si contano poi le altre specie di uccelli, "un patrimonio unico", dice l'ispettore ecologico.
Nel terreno o nelle fontane, anfibi, rettili e mammiferi rari. Si parte dall'arvicola terrestre, un "topolino di campagna -ragguaglia Beniamino Beccia- che costruisce piccole tane in prossimità delle grandi fontane e degli stagni".
A chi ha la fortuna di passeggiare nei giardini del Papa, può capitare di scorgere il topolino mentre sgranocchia qualche radice. In prossimità degli stagni è possibile scorgere anche due specie di rane: la raganella, "che ha la caratteristica di avere dischi adesivi delle dita", spiega il volontario dell'Ordine di Malta, e la rana classica.
Ci sono anche tanti tritoni come pure l'orbettino "che sembra un piccolo serpente -spiega Beccia- ma in realtà è una lucertola senza zampe". E' lungo l'elenco degli animali che si aggirano nei giardini vaticani. "Qui vivono come in un vero e proprio Eden -dice l'ispettore ecologico- e sono mantenuti in maniera francescana".

© Copyright Adnkronos

Nessun commento: