WOJTYLA: DZIWISZ, GRATI A BENEDETTO XVI, A RUINI E ALL'ITALIA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 2 mag.
"A nome di Giovanni Paolo II ringrazio l'Italia per la simpatia e la cordialita' con la quale anni fa ha accolto il Papa venuto da un Paese lontano che oggi e' divenuto vicino, per questa simpatia che ha accompagnato il Santo Padre per tutto il Pontificato, questo Paese e' divenuto la sue seconda Patria".
Lo ha detto il cardinale Stanislao Dziwisz, storico segretario di Karol Wojtyla e oggi suo successore nella sede di Cracovia, all'inizio della celebrazione presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone in piazza San Pietro.
Dziwisz ha espresso a nome dei 150mila fedeli presenti gratitudine a Benedetto XVI, al Vicariato di Roma e al cardinale Camillo Ruini per la beatificazione di ieri.
"Siamo riconoscenti al Santo Padre - ha scandito - per la bellissima beatificazione di ieri e per l'omelia stupenda, un'omelia di programma per noi tutti, per la decisione di aprire il processo di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II, per aver confermato l'eroicita' delle sue virtu' e il miracolo. Ringrazio - ha continuato - la diocesi di Roma con il suo vicario, il cardinale Agostino Vallini, e il cardinale Camillo Ruini che ha guidato il processo diocesano di beatificazione. Esprimo la nostra gratitudine alle autorita' della citta' di Roma per la preparazione e l'accoglienza di tanti pellegrini venuti in questi giorni da tutto il mondo alla Citta' Eterna".
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WOJTYLA: PRESIDENTE VESCOVI EUROPEI, SEGNO DI SPERANZA PER TUTTI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 2 mag.
"Anche il nostro continente, che e' uno dei continenti piu' ricchi del mondo, ha bisogno di speranza" e "Giovanni Paolo II e' stato un segno della speranza sia per l'Europa che per tutto il mondo".
Lo afferma ai microfoni della Radio Vaticana il presidente dei vescovi europei, cardinale Peter Erdo. "Attraverso la beatificazione - spiega - abbiamo ricevuto un grande incoraggiamento. Per questo siamo grati al Santo Padre Benedetto XVI". Secondo il porporato ungherese, la cerimonia di ieri in piazza San Pietro e' stata "espressione dell'unita' della Chiesa".
In proposito il presidente dei vescovi europei si e' riferito all'indulto concesso dalla Santa Sede che consentira' a tutte le chiese locali di chiedere di poter celebrare la messa votiva di Giovanni Paolo II per affermare che Papa Wojtyla "veramente non e' beato con 'effetto limitato'". "Sin dall'inizio del suo Pontificato - infatti - aveva attirato l'attenzione di tutto il mondo e dopo e' stato stimato in tutto il mondo. L'importanza della sua personalita' - ha concluso il cardinale Erdo - e' dunque gia' universale".
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6 commenti:
Scusate, ma a che cosa serve il presidente dei vescovi europei?
Jacu
A niente, Jacu :-)
Alessia
A Jacu.
Il CCEE è stato istituito nel 1971. Ecco il suo sito con tutte le spiegazioni.
http://www.ccee.ch/index.php?&na=1,1,0,0,i
Alberto
Ma se esiste già il Papa, garante dell´Unità della Chiesa Universale, di un organismo del genere sinceramente non se ne sente la necessità.
Un´altro escamotage per limitare l´autorità del Papa e promuovere la "comunione"!
jacu
Suppongo che l'organismo voglia ricalcare, a livello europeo, le conferenze episcopali nazionali. Se serva non lo so. Ma so, per conoscenza diretta, che il card. Erdo è un grande vescovo di Budapest, devotissimo a papa Benedetto.
Un grazie al cardinale di Cracovia per le belle parole.Speriamo sia beatificato presto anche il grande cardinale Wizynski.I santi sono la forza della nostra Chiesa!
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