lunedì 1 agosto 2011

Il Papa: "Essere cattolici significa anche essere sempre 'aperti al mondo', amare il mondo e credere insieme" (Izzo)

PAPA: ESSERE CATTOLICI SIGNIFICA ESSERE TOLLERANTI E APERTI

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 1 ago.

"Essere cattolici significa anche essere sempre 'aperti al mondo', amare il mondo e credere insieme; significa essere tolleranti ed aperti gli uni agli altri, alla cordiale fraternita' nei riguardi di coloro che sanno di appartenere all'unico Padre e che sanno di essere amati dall'unico Signore".
Sono le parole rivolte da Benedetto XVI sabato sera a una delegazione giunta a Castelgandolfo da Traunstein, cittadina della Baviera meridionale. Il testo del breve discorso e' stato diffuso oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede.
"Questa - ha confidato il Pontefice ai suoi conterranei - e' la mia preghiera: lasciamoci sfiorare dalla fede, lasciamoci guidare dalla fede affinche' lo splendore del cielo possa giungere fino a noi e possa illuminare il mondo nelle sue miserie, rendendolo bello e splendente".
A Traunstein il futuro Papa aveva trascorso l'adolescenza e celebrato la sua prima messa
l'8 luglio 1951. Per festeggiarne il 60esimo anniversario, la Banda musicale Inzing-Torring ha offerto un piccolo concerto nel cortile della residenza estiva e alcuni gruppi folkloristici in costume hanno eseguito una danza popolare bavarese. Nel corso dell'incontro e' stato consegnato a Ratzinger l'anello d'onore del distretto di Traunstein ed e' stato festeggiato anche il 55esimo compleanno del segretario particolare del Papa, monsignor Georg Gaenswein.
Con commozione il Pontefice ha poi ricordato le radici cristiane della Baviera, affermando che "la nostra terra e' pienamente 'Terra benedicta' sostanzialmente perche' gli uomini sono stati toccati nella fede dalla bellezza del creato e dalla bonta' del Creatore e, toccati da Lui, hanno saputo dare alla nostra Terra pieno splendore e capacita' di rifletterlo".
"Cosa sarebbe - si e' chiesto - la Baviera senza le torri con le cupole a cipolla delle nostre chiese, senza lo splendido barocco e la gioiosita' dei redenti che in esse si espande? Senza la nostra musica, quella sacra, che ti fa direttamente guardare dentro al Paradiso, e quella profana?". "Senza le chiese, le croci delle strade, le cappelline la Baviera - ha risposto Papa Ratzinger - non sarebbe Baviera; senza la sua musica, la sua poesia, l'affabilita' e
la cordialita' e la gioiosita' che abbiamo appena sperimentato.
Gioiosita', cordialita', bonta' crescono pero' soltanto se il cielo sopra di noi e' aperto".
"Non tutti i giorni – ha pero' ammesso - c'e' il sole, a volte dobbiamo attraversare vallate buie. Ma possiamo farlo rimanendo gioiosi ed umani, se il cielo e' aperto per noi, se siamo stati sfiorati dalla certezza che Lui ci ama in tutto, che Dio e' buono e che per questo e' bene essere uomo.
La Baviera e' diventata quella che e' partendo da questa certezza, e noi tutti preghiamo e speriamo che possa restare cosi' e continuare ad essere sempre bella e le persone possano continuare a dire di si' alla vita, al futuro".
Per questo, ha scandito, "e' importante che non perdiamo lo splendore della fede, che rimaniamo credenti, cristiani, cattolici".
"A voi musicisti - ha poi concluso il Papa tedesco - un grande ringraziamento: siete stati
bravissimi a presentare qui la musica bavarese e mi avete ricordato ancora una volta che lì sono di casa, da li' provengo e di quella terra continuo a fare parte. Il Signore vi ricompensi".

© Copyright (AGI)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche Rainews 24 ha commentato il discorso
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=155122
Alessia

Andrea ha detto...

Vogliamo parafrasare?
Il cattolico sa che il "mondo" (= Creato) è uscito dalle Mani di Dio, e ama appassionatamente la propria "Heimat" (Patria terrena), pur sapendola transitoria; l'eretico considera il "mondo" ( =ambiente circostante, alternativo al sé) realtà oscura, piena di spiriti negativi, e finisce con il rifugiarsi in un "mondo protetto" (= setta =Patria costruita a tavolino)) che è assai peggiore di tale realtà.