(Madrid, dai nostri inviati)
Ai giornalisti che seguiranno la Gmg – più di 4.800 al momento quelli accreditati – l’arcivescovo di Madrid, card. Antonio María Rouco Varela, ha rivolto l’invito a “essere fedeli alla realtà”, a prescindere dalle proprie opinioni e dagli orientamenti delle testate, poiché “questo – ha aggiunto – è il criterio base del lavoro di un giornalista”. Il porporato che questa mattina ha inaugurato la sala stampa della Gmg ha ricordato che l’incontro mondiale dei giovani con Benedetto XVI esprime la “visibilità della Chiesa come presenza di Cristo vivo” e come tale “é un aiuto a vivere meglio la fede”.
Anche il responsabile della comunicazione della Gmg ha ricordato che “per molte persone impossibilitate a essere presenti a Madrid i professionisti dei media saranno dei fondamentali mediatori e per questo dovranno avvertire la responsabilità di un’informazione corretta”. Il card. Rouco Varela ha avuto infine un pensiero per i volontari e gli organizzatori dell’evento ricordando che “il 90% di coloro che lavorano nell’organizzazione provengono dalla Spagna, dall’Europa,e da tutto il mondo”. Inoltre, ha concluso, “senza la risposta positiva della diocesi madrilena con la rete delle parrocchie e delle associazioni, non sarebbe stato possibile realizzare la Giornata”.
© Copyright Sir
1 commento:
Ho potuto vedere soltanto i momenti finali della messa, ma non mi è piaciuta la totale mancanza di una qualsiasi croce sul "palco-altare" e che nel simbolo del Papa, non quello di Benedetto XVI, la tiara è stata sostituita dalla mitria.
Mah...
Jacu
Posta un commento