MESSAGGIO AI PARTECIPANTI ALLA LXII SETTIMANA LITURGICA NAZIONALE ITALIANA (TRIESTE, 22-26 AGOSTO 2011), 23.08.2011
Si è inaugurata ieri pomeriggio a Trieste la 62ma edizione della Settimana Liturgica Nazionale Italiana, promossa dal Centro di Azione Liturgica (Cal) sul tema: Dio educa il suo popolo. La liturgia, sorgente inesauribile di catechesi.
Pubblichiamo di seguito il testo del Messaggio che il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone ha inviato - a nome del Santo Padre - a S.E. Mons. Felice di Molfetta, Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano e Presidente del Centro di Azione Liturgica, e che è stato letto ieri all’apertura dei lavori:
MESSAGGIO DEL CARD. TARCISIO BERTONE
10 agosto 2011
A Sua Eccellenza Reverendissima
Mons. FELICE DI MOLFETTA
Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano
Eccellenza Reverendissima,
sono lieto di trasmettere il cordiale saluto del Santo Padre a Lei e ai partecipanti alla 62a Settimana Liturgica Nazionale, che si svolgerà dal 22 al 26 agosto a Trieste. Il tema dell’incontro - "Dio educa il suo popolo. La liturgia, sorgente inesauribile di catechesi" – si colloca nella prospettiva degli Orientamenti pastorali della Chiesa in Italia per il decennio 2010-2020, tesi ad affrontare l’attuale emergenza educativa, e intende mettere "inequivocabilmente in luce il primato di Dio… prima di tutto Dio" (J. Ratzinger, Teologia della liturgia, Opera Omnia, XI, p. 5), la sua assoluta priorità nel ruolo educativo della liturgia.
La Chiesa, specialmente quando celebra i divini misteri, si riconosce e si manifesta quale realtà che non può essere ridotta al solo aspetto terreno e organizzativo. In essi deve apparire chiaramente che il cuore pulsante della comunità è da riconoscersi oltre gli angusti e pur necessari confini della ritualità, perché la liturgia non è ciò che fa l’uomo, ma quello che fa Dio con la sua mirabile e gratuita condiscendenza. Questo primato di Dio nell’azione liturgica era stato evidenziato dal Servo di Dio Paolo VI alla chiusura del secondo periodo del Concilio Vaticano II mentre annunciava la proclamazione della Costituzione Sacrosanctum Concilium: "In questo fatto ravvisiamo che è stato rispettato il giusto ordine dei valori e dei doveri: in questo modo abbiamo riconosciuto che il posto d’onore va riservato a Dio; che noi come primo dovere siamo tenuti ad innalzare preghiere a Dio; che la sacra Liturgia è la fonte primaria di quel divino scambio nel quale ci viene comunicata la vita di Dio, è la prima scuola del nostro animo, è il primo dono che da noi deve essere fatto al popolo cristiano…" (Paolo VI, Discorso per la chiusura del secondo periodo, 4 dicembre 1963, AAS [1964], 34).
La liturgia, oltre ad esprimere la priorità assoluta di Dio, manifesta il suo essere "Dio-con-noi", perché "all’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva." (Benedetto XVI, Enc. Deus caritas est, 1). In tal senso, Dio è il grande educatore del suo popolo, la guida amorevole, sapiente, instancabile nella e attraverso la liturgia, azione di Dio nell’oggi della Chiesa.
A partire da questo aspetto fondativo, la 62a Settimana Liturgica Nazionale è chiamata a riflettere sulla dimensione educativa dell’azione liturgica, in quanto "scuola permanente di formazione attorno al Signore risorto, luogo educativo e rivelativo in cui la fede prende forma e viene trasmessa" (Conferenza Episcopale Italiana, Educare alla vita buona del Vangelo, n. 39). A tale proposito, è necessario approfondire sempre meglio il rapporto tra catechesi e liturgia, rifiutando, tuttavia, ogni indebita strumentalizzazione della liturgia a scopi "catechistici". Al riguardo, la vivente tradizione patristica della Chiesa ci insegna che la stessa celebrazione liturgica, senza perdere la sua specificità, possiede sempre un’importante dimensione catechetica (cfr Sacrosanctum Concilium, 33). Infatti, in quanto "prima e per di più necessaria sorgente dalla quale i fedeli possano attingere uno spirito veramente cristiano" (ibidem, 14), la liturgia può essere chiamata catechesi permanente della Chiesa, sorgente inesauribile di catechesi, preziosa catechesi in atto (cfr Conferenza Episcopale Italiana, Il rinnovamento della catechesi, 7 febbraio 1970, 113). Essa, in quanto esperienza integrata di catechesi, celebrazione, vita, esprime inoltre l’accompagnamento materno della Chiesa, contribuendo così a sviluppare la crescita della vita cristiana del credente e alla maturazione della sua coscienza.
Il Santo Padre Benedetto XVI assicura volentieri la sua preghiera affinché la 62a Settimana Liturgica Nazionale sia fruttuosa per i partecipanti e per l’intera Chiesa che è in Italia. Egli auspica che l’importante Convegno, come pure le iniziative promosse dal Centro di Azione Liturgica, si pongano sempre più a servizio del genuino senso della liturgia, favorendo una solida formazione teologico-pastorale in piena consonanza con il Magistero e la vivente tradizione della Chiesa. A tal fine, il Sommo Pontefice invoca su tutti i partecipanti la materna protezione di Maria Santissima e imparte di cuore a Vostra Eccellenza, all’Arcivescovo di Trieste, ai Vescovi e ai sacerdoti presenti, ai relatori e a tutti i congressisti una speciale Benedizione Apostolica.
Con un fraterno saluto e augurio, profitto della circostanza per confermarmi
dell’Eccellenza Vostra Reverendissima
dev.mo nel Signore
Tarcisio Card. Bertone
Segretario di Stato di Sua Santità
Bollettino Ufficiale Santa Sede
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