Alla mensa del Pontefice Il giorno di Benedetto XVI
Messa al porto, pranzo con poveri e operai, poi famiglie e fidanzati
Edoardo Danieli
Ancona Alla mensa di Benedetto XVI. È la giornata che il Pontefice regala ad Ancona e alle Marche. Una giornata intensa, scandita da quattro momenti tra la gente, al termine del Congresso eucaristico nazionale. Il Congresso ha portato con sè una domanda: “Signore, da chi andremo?”. Benedetto XVI è qui oggi per dare una risposta.
Il Papa arriverà in elicottero al porto alle 9.15 e inizierà il suo secondo viaggio nelle Marche - dopo Loreto nel 2007 - in un luogo di lavoro, il cantiere della Fincantieri. Luogo del lavoro parzialmente ritrovato ma simbolo di una difficoltà che sempre più persone incontrano, non solo nelle Marche. La papamobile passerà nell’immenso cortile, all’ombra della cattedrale San Ciriaco, dove fino a qualche mese fa, il clangore della lamiera e il rincorrersi dei carrelli elevatori tra le gru segnava la nascita di navi e traghetti per tutto il mondo. Benedetto XVI salirà sul palco con le spalle al mare, simbolo di una comunità che si volge all’Oriente, guardando la cattedrale. Vedrà lo striscione degli operai sul muro di contenimento: “Lavoro e dignità, vero bene comune”.
La Messa, l’omelia, l’Angelus. Tutto in diretta televisiva, ripreso anche dai network internazionali: oggi è l’anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle. Già, ieri, da Città del Vaticano è risuonata forte la voce del Papa, non è escluso che il ricordo della tragedia prosegua. Il sorvolo delle Frecce tricolori - gli unici velivoli che potranno volare nella giornata di blocco totale del traffico aereo e portuale - chiuderà il primo intenso momento della visita ad Ancona.
Dal porto, poco più di sette chilometri per raggiungere Colle Ameno, dove il Papa alle 13.30 pranzerà con poveri e cassaintegrati. È il momento più impegnativo per l’apparato di sicurezza che vigilerà sulla giornata. Ottocento persone, corpi speciali, tutte le forze dell’ordine mobilitate. Si fermerà il traffico, lungo il percorso tutto transennato. Il pranzo è stato annunciato come uno dei momenti più significativi della giornata. È in quella condivisione quotidiana con l’altro che si ritrova l’Eucaristia, che è stato il filo conduttore del Congresso nazionale che si chiude oggi. Il pane e il vino, nel quale rivive il Cristo, sono sicuramente una parte della risposta.
Che trova compimento pieno nel pomeriggio con gli altri due incontri. Alle 17, nella cattedrale di San Ciriaco, Benedetto XVI incontrerà famiglie e sacerdoti e terrà loro un discorso. Sono due forme diverse dello stesso amore, accomunati dalla visione di adoperarsi per gli altri. Due mondi che pure mostrano difficoltà a tenere salda la barra del timone nella rotta della vita quotidiana. Quindi, poco prima delle 18 il Pontefice si sposterà in piazza del Plebiscito, ultimo momento della giornata, dove ci saranno 500 coppie di fidanzati vicine al matrimonio. Anche questo momento è una novità: è la prima volta, infatti, che viene organizzato un incontro di questo tipo. Qui, protagonisti sono i giovani, gli interlocutori a cui si rivolge sempre più spesso Papa Ratzinger. Con loro ha condiviso, pochi giorni fa, la Giornata mondiale della gioventù a Madrid. Ad Ancona viene a riprendere quel filo di dialogo, loro hanno già risposto presente partecipando con entusiasmo a tutte le iniziative del Congresso eucaristico.
Il tempo di ritornare al porto, un ultimo sguardo a San Ciriaco al tramonto dall’alto dell’elicottero, poi il Papa farà ritorno a Roma. Lasciando un’indelebile traccia di speranza.
© Copyright Corriere Adriatico, 11 settembre 2011
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4 commenti:
Cara Raffa, grazie di tutto. Oggi mi sei ancora più preziosa, perchè sono stata "mollata" contemporaneamente dal mio dvd recorder e dalla funzione rec di Mysky hd. Confido anche nel nostro Gattone.
:-))
Grazie a te, carissima!
R.
mysky hd è un bidone, più volte mi ha mollato sul più bello. Ti sono vicina, cara sonny :)
Grazie Gemma!
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