Parteciperanno anche all’offertorio durante la celebrazione
Al pranzo due detenuti
Roberto Senigalliesi
Ancona Staranno a significare la vicinanza della Chiesa al mondo reale. Ad una quotidianità che sempre più spesso è fatta di povertà e preoccupazione sociale. Le circa 20 persone che pranzeranno domenica a Colle Ameno assieme al Pontefice. “Testimonieranno la vicinanza di Benedetto XVI a chi si trova in una situazione di disagio - commenta il Legato Pontificio cardinale Giovanni Battista Re. Il Papa ha voluto espressamente che, oltre ai circa 300 vescovi, cardinali e prelati, ci fossero questi rappresentanti della società in difficoltà”.
Ecco allora la presenza di due detenuti del carcere di Montacuto, che saranno anche parte attiva al momento dell’offertorio nel corso della Messa, di cinque poveri (4 uomini ed una donna, 4 italiani ed un peruviano) espressamente indicati dalla Caritas e dalla Mensa di padre Guido. “Si tratta di persone che conosciamo da anni - racconta Simone Breccia - che ben rappresentano la realtà dei poveri della città”.
Poi i rappresentanti delle varie aziende alle prese con problemi lavorativi. A cominciare dai cassaintegrati della Fincantieri, la cui presenza sarà altrettanto simbolica visto che il Pontefice celebrerà messa proprio nella zona rimasta vuota dal lavoro. Si tratta, per la maggior parte di sindacalisti: Pierpaolo Pullini, Michele Giacchè, Marco Paolinelli, Eugenio Giannoni, Pasquale Palmisano, Nunzio Molaro, Alessandro Bolognini. Quindi, in rappresentanza dei cassaintegrati della Merloni, Claudia Mattioli, Mauro Baldoni e Andrea Giacobelli. Per il Mercatone Maurizio Baldini, per il mobilificio Upper Gianluca Gianfelici, per la Accenture Primo Primucci e per la Bunge Valerio Valentini.
Infine Cristina Catorci, precaria della scuola, e Luisa Perini. Ovviamente ognuno proverà a scambiare qualche parola con il Pontefice, alla ricerca di una voce di speranza.
Intanto prendono forma anche gli incontri che il Pontefice avrà nel pomeriggio. Alle 17 riceverà, in Cattedrale, sacerdoti (invitati tutti i parroci e vice-parroci delle 72 parrocchie della Diocesi) ed una famiglia (marito, moglie e figli) in rappresentanza di ciascuna parrocchia.
Sarà molto affollato, visto il gran numero di pass richiesti, anche il successivo incontro in piazza del Plebiscito con i fidanzati e le giovani coppie.
© Copyright Corriere Adriatico, 9 settembre 2011
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1 commento:
un articolo, che non è sciocco, di Allen: il caso in Oregon e il caso irlandese dimostrano che non esiste in Vaticano la bacchetta magica pe risolvere per sempre i problemi degli abusi sessuali. Le modifiche al diritto canonico, la sensibilizzazione sono utili, , ma non deve mancare un controllo esterno indipendente
http://ncronline.org/blogs/all-things-catholic/policy-myth-versus-accountability-teeth
e questo sarà più difficile da fare entrare in certe zucche
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