Sorpresa: si scopre un’Ancona mai vista
Tra gli eventi in porto e quelli in centro la città si riempie e vive angoli fin qui dimenticati
Alessandra Camilletti
Ancona E’ il risveglio. Il concerto di Allevi e i fuochi d’artificio sullo sfondo domenica hanno fatto assaporare agli anconetani la città che potrebbero avere se il porto fosse più accessibile. E non solo per la security. In migliaia si sono assiepati sulle banchine e sul camminamento dell’Arco di Traiano e dell’Arco Clementino, mai così illuminati e tirati a lucido. E martedì sera, per la Via Crucis, quasi sembrava irriconoscibile la città, con l’area archeologica di lungomare Vanvitelli e soprattutto il Palazzo degli Anziani mai così splendenti. E poi la Mole, in un continuo dalla stagione estiva del Comune. Un piccolo miracolo, il risveglio della bella addormentata sul porto. Grazie al Congresso eucaristico Ancona scopre angoli quasi mai vissuti. E si riempie di gente, ad ogni ora.
La partenza è stata soft, sabato e domenica. Ma ieri, già di buonora, la città sembrava un’altra. Prestissimo in corso Garibaldi è iniziata la sistemazione per l’infiorata legata alla Processione eucaristica del pomeriggio. C’era gran movimento anche tra largo Sacramento e piazza della Repubblica, dove alle 8 e alle 9.30, rispettivamente, si sono tenute la messa presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe e la Proposta per uomini e donne di vita consacrata. Da mercoledì, in particolare, Ancona ha iniziato a riempirsi di gente sul serio. E da martedì ha cominciato a vivere a pieno gli eventi del Congresso eucaristico, con la partecipazione a migliaia alla Via Crucis serale fino al duomo.
Ma non è solo questo. Ancona è una città nuova. Quella che potrebbe essere e che solitamente non è. Quella che in fretta e furia è riuscita a completare alcune opere pubbliche in anticipo sulla tabella di marcia e che, dopo mesi e mesi di proteste, è riuscita ad asfaltare strade e a ridisegnare la segnaletica orizzontale, per quanto solo nelle strade interessate dal Congresso (e neppure tutte).
E’ un brulicare di gente dappertutto. Senza contare i cinquecento volontari che si muovono dappertutto con le inconfondibili magliette rosse. Ci sono passaggi continui nei punti fissi del Cen, in centro: la tenda dell’ascolto, l’infopoint e il progetto Tobia. Le piazze si sono riempite domenica scorsa con la Festa dei ragazzi e quella del mare. Mercoledì la giornata più affollata, con l’animazione sportiva e con la rievocazione storica. E ieri, da pomeriggio a sera, con la processione, la manifestazione che ha attraversato la città lungo la passeggiata da mare a mare. Primo grande test per la camminata dal porto al Passetto. Che esiste sul serio.
Domenica sarà la volta di piazza del Plebiscito, alle 18, per l’appuntamento tra il Papa e le coppie di fidanzati. Ma la piazza di Clemente XII si è riempita anche sabato sera, giornata di passaggio tra Adriatico Mediterraneo, Festa del mare e Congresso eucaristico, con il concerto dell’Orchestra di fiati, in uno scenario quantomai suggestivo.
Per tutta la settimana del Congresso sono attese 300 mila presenze. “Quella di mercoledì è stata la giornata in cui hanno iniziato a muoversi tantissime persone, su tutto il territorio. E’ difficile fare una stima, ma siamo sull’ordine di qualche decina di migliaia di persone. Siamo entrati nella fase calda, in cui si concentra il maggior numero di seminari e di convegni”, sottolinea Roberto Oreficini, capo della Protezione civile regionale.
“Lunedì sono arrivate le delegazioni ufficiali, martedì ha attirato molte persone la Via Crucis - aggiunge - e a Loreto si sono contate 10 mila persone. L’impressione è che ci sia tanta gente ovunque. Ad Ancona ma anche nelle zone limitrofe sono esauriti tutti i posti letto disponibili. Le prenotazioni raggiungono anche Senigallia. Da adesso a domenica le presenze saranno un crescendo continuo, perché si aggiungono iniziative ad iniziative. Sabato ci saranno anche Rinnovamento dello spirito, i neocatecumeni, i Cavalieri del Santo Sepolcro”.
Nella sola giornata di domenica, poi, per la messa di Benedetto XVI, sono attese 70 mila persone. Sarà il giorno clou, quello su cui si concentrano le maggiori attenzioni, e non solo in fatto di sicurezza. E’ la gestione complessiva dell’evento a calamitare le forze dell’organizzazione del Cen e quelle della Protezione civile. Ma i primi test, tra le varie manifestazioni, a partire dal concerto di domenica sera con 30 mila persone, hanno dato buoni frutti, nella gestione dei grandi flussi di gente. “Lo smaltimento del traffico e delle code per il deflusso delle persone dagli eventi non ha mai superato i trenta-quaranta minuti. Tempi buoni per il numero di presenze di domenica”, spiega Oreficini.
© Copyright Corriere Adriatico, 9 settembre 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento