CONGRESSO EUCARISTICO: BAGNASCO, ITALIA UNITA DALLA FEDE PRIMA CHE DALLA POLITICA
Salvatore Izzo
(AGI) - Ancona, 3 set.
"Nell’anno in cui il nostro Paese fa memoria dei suoi 150 di unificazione nazionale, è importante esplicitare la forza rigenerante dell’Eucaristia, che ha contribuito a plasmare l’identità profonda del nostro popolo ben prima della sua stessa identità politica".
Il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, ha aperto con queste parole il Congresso Eucaristico Nazionale, rivolgendosi alle autorita' civili e militari riunite per l'occasione nel Teatro delle Muse di Ancona.
"La storia dei Congressi Eucaristici - ha ricordato - è intrecciata indissolubilmente alla vita e alle trasformazioni del nostro Paese e riflette fedelmente, sin dal primo Congresso Eucaristico di Napoli del 1891, le differenti stagioni civili e religiose del nostro popolo". "L’Eucaristia - ha detto ancora Bagansco - essendo il centro vitale della Chiesa, ha avuto sempre, nella vita dei centri grandi e piccoli disseminati nella nostra Penisola, una indubbia centralità, di cui oggi si avverte ancor più il bisogno di ribadire il primato di Dio e per ritrovare insieme la strada di un bene condiviso".
Anche l'arcivescovo di Ancona-Osimo, monsignor Edoardo Menichelli, ha voluto richiamare nel suo intervento la tradizione cristiana come elemento unificante del nostro Paese. "Attorno al memoriale di Cristo - ha affermato - e' cresciuta la stessa memoria condivisa che ha reso uno il nostro Paese; e, ne siamo convinti, passa ancora da li' ogni speranza di prospettiva futura". Per l'arcivescovo che ospita il Congresso Eucaristico, e' questa stessa "la radice di quel vasto movimento cooperativistico che nel Nord e' stato animatore di una cultura della solidarieta' e dello sviluppo economico; e di quelle risorse e qualita' di cui dispone il Sud, con i tratti di ospitalita' che lo caratterizzano". "In questa direzione, lo scorso maggio, Papa Benedetto - ha detto ancora Menichelli - ci ha invitato a rinnovare le occasioni di incontro, nel segno della reciprocita' e a sostenere la vasta rete di aggregazioni e di associazioni che promuovono opere di carattere culturale, sociale e caritativo".
"Dal riconoscere la nostra appartenenza al Signore, dal nutrirci di Lui fino a rimanere in Lui, nascera' - ha auspicato il presule - la fiducia che consentira' di uscire da ogni meschino cabotaggio e di tornare a prendere il largo sul mare della storia" mentre risuona per tutti "la domanda disarmante: 'Signore, dove andremo?'". "Siamo consapevoli - ha pero' ammesso - che, ieri come oggi, basta poco per scansarla, per saziare d'altro la fame del nostro corpo e andarcene raminghi, esuli provati da una carestia interiore degna delle annate piu' cattive". Ma "quella Parola si e' rivelata per ciascuno anche seme che, se accolto e custodito, misteriosamente cresce, fiorisce in spiga, si fa frumento che profuma nel pane del perdono ed e' misura della nostra capacita' d'accoglienza e di condivisione, condizione perche' non diventi pane raffermo e indurito".
"Nell'Eucaristia - ha concluso Menichelli - quella presenza torna nella sua fragranza, quale nutrimento offerto ad ogni uomo, orizzonte di senso per la vita quotidiana, raccolta nella sua dimensione di eternita'.In questa settimana di grazia vorremo aiutarci a riscoprirne la centralita', convinti che questa mensa - che non conosce esclusione di sorta - alimenta l'impegno di santita' e l'autentica fraternita'".
© Copyright (AGI)
CONGRESSO EUCARISTICO: BAGNASCO, CAMPANE ANTICIPANO ARRIVO PAPA
Salvatore Izzo
(AGI) - Ancona, 3 set.
Le campane di tutte le chiese dell'arcidiocesi di Ancona-Osimo, e dell’intera Regione Ecclesiastica delle Marche hanno slautato oggi la lettura della Bolla Papale che ha designato il cardinale Giovanni Battista Re quale Legato Pontificio del XXV Congresso Eucaristico Nazionale. Accogliendo il suo arrivo a.l tetatro delle Muse per la cerimonia di apertura, il presidente della Cei, Angelo Baganasco, ha voluto commentare la circostanza. "In attesa di incontrare con tutto il popolo cristiano il Santo Padre, Benedetto XVI, domenica prossima, vogliamo esprimere - ha spiegato il cardinale Bagnasco - la nostra profonda gratitudine perché, con la Sua persona e la Sua parola, Lei anticipa la desiderata presenza del Successore di Pietro, Pastore della Chiesa universale". "E’ per noi tutti - ha aggiunto rivolto al cardinale Re - motivo di gioia e di incoraggiamento poter condividere con lei i giorni decisivi di questa singolare convocazione ecclesiale, verso cui da tempo guarda l’intera Chiesa che vive in Italia".
© Copyright (AGI)
CONGRESSO EUCARISTICO: VESCOVO ANCONA, NON SEPARARE VITA E RITI
Salvatore Izzo
(AGI) - Ancona, 3 set.
Il Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona sara' "un appuntamento caratterizzato da tre c:celebrazioni, carita' e cultura".
Lo anticipa l'arcivescovo del capoluogo marchigiano, monsignor Edoardo Menichelli, in un'intervista all'Osservatore Romano. "La gente - spiega in riferimento al tema del Cen 'Signore da chi andremo?' - ha fame e sete d'infinito. Un disagio che si concretizza in una generale insoddisfazione della vita di ogni giorno. Per prima cosa percio' abbiamo voluto prendere coscienza d'una umanita' che grida, che chiede aiuto e salvezza. Per poi mettere in rilievo come proprio in Gesu' vi sia la risposta tanto attesa". Di qui, anche, la sottolineatura messa in evidenza dal sottotitolo del congresso, "L'Eucaristia per la vita quotidiana". E che ne costituisce anche l'auspicio principale, cioe' la necessita' di "ridurre la distanza culturale tra la fede e la vita, tra il culto e la realta', tra il celebrato e il vissuto". Per raggiungere questo obiettivo gli organizzatori del congresso, il comitato promotore della Conferenza episcopale italiana e' presieduto dal vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, Adriano Caprioli, hanno voluto riprendere l'approfondimento delle cinque aree tematiche gia' affrontate nel Convegno Ecclesiale svoltosi a Verona nel 2006. Cosi', dopo la celebrazione eucaristica di apertura presieduta domani, domenica 4, ad Ancona dal cardinale Re, da lunedi' 5 a venerdi' 9, ogni giornata sara' dedicata alla riflessione su un tema specifico. A partire dalla "vita affettiva", alla luce di una visione antropologica che riflette il piano di Dio e che al tempo stesso e' rispettosa della dignita' umana. Poi il tema della "fragilita'", intesa nei due versanti, sottolinea Menichelli, "quello della poverta' e della malattia e quello di chi e' chiamato a soccorrere, ad aiutare. Ma anche come riflessione su quella particolare fragilita' che e' il senso di "onnipotenza" che si illude di avere l'uomo quando ciecamente si affida alla tecnologia". Quindi la riflessione su "il lavoro e la festa". Temi di stringente attualita' "perche' oggi c'e' chi soffre perche' vive il lavoro come una schiavitu' e chi invece il lavoro non ce l'ha e si sente umiliato nella sua dignita'". Per Menichelli, "il tema del lavoro e' ancora piu' importante perche' l'Eucaristia non ci sarebbe senza il lavoro dell'uomo. Noi diciamo infatti che essa e' il "frutto della terra e del lavoro dell'uomo". E quindi la materia eucaristica stessa e' anche il dono che l'uomo fa a Dio per essere presente". Di qui anche il tema della festa. "Purtroppo - pero' - oggi per tanti la festa e' il week-end, il fine settimana che spesso risulta piu' stressante del lavoro stesso". "Invece - conclude il presule - noi vogliamo che l'uomo e la donna, guardando e celebrando Cristo, recuperino nel giorno di festa quell'energia interiore che da' qualita' a tutta la vita".
© Copyright (AGI)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento