giovedì 22 settembre 2011

Domani l'incontro del Papa con gli evangelici nel Convento di Erfurt dove visse Lutero

Domani l'incontro del Papa con gli evangelici nel Convento di Erfurt dove visse Lutero

Domani mattina il Papa si trasferirà ad Erfurt, in Turingia, dove incontrerà i rappresentanti del Consiglio della Chiesa evangelica tedesca. L’atteso appuntamento si svolgerà nel Convento agostiniano in cui visse Martin Lutero. Sull’importanza di questo appuntamento, ascoltiamo il pastore Nikolaus Schneider, presidente del Consiglio della Chiesa evangelica tedesca, intervistato dalla Radio della diocesi di Colonia:

R. – Das Eine ist der Ort selber. Ich glaube, das Augustinerkloster in Erfurt liegt …

Innanzitutto, il luogo stesso ha la sua importanza. Il Convento agostiniano di Erfurt è il luogo nel quale Lutero è entrato nell’Ordine, Erfurt è il luogo in cui è stato consacrato sacerdote e ha celebrato la sua prima Messa. Quello che per me è importante, è che Lutero sia compreso come “cerniera” tra le nostre due Chiese. Lutero voleva “riformare” la Chiesa, niente di più. Poi, c’è da dire che si è formato su Agostino – che anche il Papa conosce molto bene – e in particolare ha appreso da Agostino la teologia della grazia e la concentrazione sulla persona di Cristo. Penso che questo ci unisca nel cuore di ciò che crediamo ed è espressione della nostra comunione. Quindi, Lutero come “cerniera”. Vorrei poi dire che il Convento agostiniano di Erfurt si trova in una città in cui i cristiani – e parlo di cattolici e luterani messi insieme – sono appena il 20 per cento. Qui si comprende subito il senso della preghiera sacerdotale di Gesù quando chiede al Padre di custodire quanti gli ha affidato, affinché “siano una cosa sola perché il mondo creda”. Siamo quindi sfidati a rendere una testimonianza comune a Nostro Signore Gesù Cristo: potremo raggiungere gli altri nella misura in cui riusciremo ad essere “una cosa sola”.

D. – Sarà questo luogo che parlerà per Lutero o Lutero stesso diventerà argomento dell’incontro?

R. – Das weiß ich nicht. Ich kann mir aber vorstellen, dass der Papst etwas …

Non lo so. Ma immagino che il Papa dirà qualcosa a proposito di Lutero. Sicuramente, è un incontro importante anche in vista del 2017, quando celebreremo i 500 anni della Riforma. Potremo comprendere con quale spirito guardiamo a questo anniversario. Per quanto mi riguarda, posso dire che queste celebrazioni dovranno avere un forte accento ecumenico per essere una forte testimonianza di fede per il presente.

D. – Come si sono svolti i colloqui preparatori per questa visita nell’ambito della Chiesa evangelica?

R. – Wir waren uns völlig einig dass wir uns über diesen Besuch freuen, denn …

Eravamo assolutamente tutti dello stesso parere, eravamo tutti contenti di questa visita, che in definitiva è anche una visita pastorale. Noi tutti abbiamo pensato che questo evento è soprattutto un momento di gioia: i cristiani devono essere felici quando si fanno visita l’un l’altro, perché questo incoraggia ed aiuta la fede. Questa dunque è stata l’atmosfera, fin dall’inizio, da parte nostra.

D. – Cosa significa questo incontro con il Papa per lei, personalmente?

R. – Ja, das ist natürlich wirklich etwas ganz besonderes. Ich bin dem Papst …

Sicuramente è una cosa molto particolare. Ho incontrato il Papa a Colonia, in occasione della Giornata mondiale della gioventù: all’epoca fu una rapida stretta di mano, questa volta ci sarà un po’ più di tempo. Intanto, il capo della Chiesa cattolica è un interlocutore del tutto particolare. Poi, abbiamo di fronte un intellettuale di altissima levatura con il quale il dialogo teologico è sempre un arricchimento, e questo è un’altra particolarità. E’ poi un Papa che viene dalla Germania e quindi ci capisce e conosce bene la nostra Chiesa e la nostra teologia e proprio per questo è un interlocutore particolare: non avremo bisogno di dare tante spiegazioni per fargli comprendere chi siamo, ma possiamo partire dal presupposto che comprenda immediatamente quello che diciamo. Dal primo incontro che ho avuto con lui a Colonia, mi è rimasta un’impressione di trovarmi di fronte ad una persona molto cordiale e attenta. E ne ho avuto conferma nelle due lettere che mi ha inviato, il cui tono era cordiale e fraterno. Per questo, aspetto con gioia personale questo incontro con lui. (gf)

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