Il Papa in Germania con il motto “Dove c’è Dio, là c’è futuro”: editoriale di padre Lombardi
Giovedì prossimo il Papa partirà per Berlino per il suo terzo viaggio apostolico in Germania: una visita di quattro giorni, molto intensa, fitta di eventi importanti. Molto atteso il discorso davanti al Parlamento federale così come l’incontro con gli evangelici nel Convento agostiniano di Erfurt in cui visse Lutero. E poi ancora la Messa nello Stadio Olimpico di Berlino, la visita nel Santuario mariano di Etselsbach e l’incontro con la comunità cattolica a Friburgo. Il viaggio si svolge sul motto “Dove c’è Dio, là c’è futuro”. Ascoltiamo, in proposito, il nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:
Viviamo in tempi di preoccupazioni per il futuro: futuro del pianeta Terra e della vita su di esso, futuro dell’economia mondiale e della pace fra i popoli, futuro dell’Europa e delle nazioni che ne fanno parte, futuro dei giovani e dei bimbi che si affacciano alla vita. Recandosi nel suo Paese, la Germania, da molti vista soprattutto come potenza trainante nel vecchio continente, ma dove la fede cristiana appare in rapida diminuzione, il Papa ha scelto per il suo viaggio il motto: “Dove c’è Dio, là c’è futuro”. Sono le parole chiave della sua omelia al Santuario austriaco di Mariazell quattro anni fa, quando aveva letto la crisi demografica dell’Europa come segno di mancanza di fiducia nel futuro e aveva reagito: “Ma priva di futuro sarà la terra solo quando si spegneranno le forze del cuore umano e della ragione illuminata dal cuore – quando il volto di Dio non splenderà più sopra la Terra. Dove c’è Dio, là c’è futuro”.
Dal primo giorno dopo la sua elezione, Papa Benedetto ci ha spiegato che l’annuncio del primato di Dio sarebbe stato prima priorità del suo Pontificato. Chi è Dio? Come vedere il suo volto? Dove incontrarlo e come parlare con lui? Come il rapporto con Dio orienta la vita di ogni persona e la sua responsabilità nella società, fonda la ricerca della giustizia e del diritto? Dio non è estraneo alla vita. Non ci dobbiamo aspettare dal Papa risposte a questioni marginali, ma a quelle più essenziali. Attraversando un Paese dove la negazione totalitaria di Dio ha dimostrato le sue conseguenze più estreme, rifletteremo insieme su come impegnarci – come persone, come credenti in Dio, come cristiani e come cattolici - per costruire un futuro degno dell’uomo.
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5 commenti:
Il silenzio assordante della Chiesa sul satrapo satiro di arcore è assordante.
Usque tandem...?
La morale ridotta in cenere...
Rassicurati, Anonimo!
La chiesa italiana ed il Vaticano tacciono anche quando c'e' da difendere il Papa...pensa un po'!
Trovano lingua e penna solo su determinati argomenti.
R.
Ci vogliono tante tante preghiere per il Santo Padre...
Il satrapo satiro di Arcore è inescusabile anche se in ottima e vasta compagnia, passata e presente, ma non intercettata.
Ma non capisco che cosa mai la Chiesa dovrebbe dire, oggi.
La Chiesa non ha mai smesso di proclamare la verità nel campo della morale sessuale e non solo. Per questo è stata ed è irrisa proprio da quei pulpiti che ora vorrebbero parlasse "ad personam".
E che hanno ampiamente contribuito a predicare e diffondere la necessità di "ridurre in cenere la morale" ...
Si chiama "eterogenesi dei fini" o, più semlicemente, ipocrisia allo stato puro.
ma non bisognava dare a Cesare quel che è di Cesare? Cesare deve essere criticato per la sua morale squinternata solo quando è il satrapo di Arcore? Ci sono altri che vivono in maniera contraria alla morale cattolica, ma se la Chiesa lo dice diventa invasione di campo
E comunque Gesù insisteva sui principii, per tutti, ma il governatore romano non lo nominava mai
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