Papa/ Vasti orizzonti si aprono all'annuncio del Vangelo
C'è nuova evangelizzazione, maturino vocazioni religiose e laiche
"Oggi viviamo in un'epoca di nuova evangelizzazione.
Vasti orizzonti si aprono all'annuncio del Vangelo, mentre regioni di antica tradizione cristiana sono chiamate a riscoprire la bellezza della fede".
Con queste parole Benedetto XVI ha introdotto l'Angelus recitato oggi insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti nel Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. "Il Vangelo - ha detto il Papa - ha trasformato il mondo, e ancora lo sta trasformando, come un fiume che irriga un immenso campo.
Rivolgiamoci in preghiera alla Vergine Maria, perché in tutta la Chiesa maturino vocazioni sacerdotali, religiose e laicali per il servizio della nuova evangelizzazione". Nella liturgia di oggi inizia la lettura della Lettera di San Paolo ai Filippesi, cioè ai membri della comunità che l'Apostolo stesso fondò nella città di Filippi, importante colonia romana in Macedonia, oggi Grecia settentrionale.
"Paolo - ha ricordato il Pontefice - giunse a Filippi durante il suo secondo viaggio missionario, provenendo dalla costa dell'Anatolia e attraversando il Mare Egeo. Fu quella la prima volta in cui il Vangelo giunse in Europa. Siamo intorno all'anno 50, dunque circa vent'anni dopo la morte e la risurrezione di Gesù".
"San Paolo - ha sottolineato il Santo Padre - era un uomo che riassumeva in sé tre mondi: quello ebraico, quello greco e quello romano. Non a caso Dio affidò a lui la missione di portare il Vangelo dall'Asia Minore alla Grecia e poi a Roma, gettando un ponte che avrebbe proiettato il Cristianesimo fino agli estremi confini della terra".
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