Papa in Germania/ Scandalo pedofilia rende fede inaccessibile
E' l'ora di torligere coraggiosamente il mondano dalla Chiesa
Il Papa torna a parlare di pedofilia, nell'ultimo incontro pubblico del suo viaggio in Germania prima di riparire per Roma. Rivolgendosi ai fedeli laici nella sala dei concerti di Friburgo, Benedetto XVI, in particolare, ha sottolineato come lo "scandalo" (in senso negativo) degli abusi sessuali dei preti rischi di prendere il posto dello "scandalo" (in senso positivo) della morte e risurrezione di Cristo e, in questo modo, rendere la fede "inaccessibile" agli uomini. "La fede cristiana è per l'uomo uno scandalo sempre e non soltanto nel nostro tempo", ha detto Benedetto XVI.
"Che il Dio eterno si preoccupi di noi esseri umani, ci conosca; che l'Inafferrabile sia diventato in un determinato momento afferrabile; che l'Immortale abbia patito e sia morto sulla croce; che a noi esseri mortali siano promesse la risurrezione e la vita eterna - credere questo è per noi uomini una vera pretesa. Questo scandalo, che non può essere abolito se non si vuole abolire il cristianesimo, purtroppo - ha detto Benedetto XVI in implicito riferimento alla pedofilia - è stato messo in ombra proprio recentemente dagli altri scandali dolorosi degli annunciatori della fede.
Si crea una situazione pericolosa, quando questi scandali prendono il posto dello skandalon primario della Croce e così lo rendono inaccessibile, quando cioè nascondono la vera esigenza cristiana dietro l'inadeguatezza dei suoi messaggeri. Vi è una ragione in più - ha detto ancora il Papa - per ritenere che sia nuovamente l'ora di togliere coraggiosamente ciò che vi è di mondano nella Chiesa.
Questo non vuol dire ritirarsi dal mondo. Una Chiesa alleggerita degli elementi mondani è capace di comunicare agli uomini - ai sofferenti come a coloro che li aiutano - proprio anche nell'ambito sociale-caritativo, la particolare forza vitale della fede cristiana".
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