Dopo la messa a Erfurt il Papa è giunto a Friburgo, ultima tappa del viaggio in Germania
La fede nel tempo della libertà
Il desiderio di libertà è una forza che abbatte i muri e il filo spinato, ma ha bisogno della verità per «conferire alla vita degli uomini una dignità più grande» e «aprire molteplici nuove possibilità». Prima di lasciare Erfurt alla volta di Friburgo, ultima tappa del suo terzo viaggio in Germania, il Papa ha celebrato la messa in piazza Duomo, proprio nel cuore della terra di Turingia, che ancora oggi — ha ricordato — sta scontando le drammatiche conseguenze provocate negli ultimi settant’anni dalla mancanza di libertà.
Per Benedetto XVI i nuovi orizzonti spalancati dai cambiamenti politici del 1989 in Germania hanno offerto alla società e alla Chiesa inedite occasioni di presenza e di impegno. Ma — si è chiesto — «non bisogna forse cercare le radici profonde della fede e della vita cristiana in ben altro che non nella libertà sociale?». La risposta, a giudizio del Pontefice, sta nell’esempio dei santi che hanno lasciato tracce profonde nella storia della nazione tedesca. «La loro testimonianza di fede — ha sottolineato — può darci anche oggi il coraggio per un nuovo risveglio». Essi infatti «ci mostrano che è possibile e che è bene vivere in modo radicale il rapporto con Dio», senza fermarsi dinanzi alle barriere e alle frontiere geografiche. «I santi, anche se sono soltanto pochi — ha affermato il Papa — cambiano il mondo».
Nasce da qui per il cristiano la consapevolezza che «non è l’autorealizzazione a compiere il vero sviluppo della persona», ma piuttosto «l’atteggiamento del dono di sé, la rinuncia a se stessi, che si orienta verso il cuore di Maria e con ciò anche verso il cuore di Gesù, come pure verso il prossimo». Benedetto XVI ne aveva già parlato durante i vespri mariani celebrati venerdì sera nella spianata di Etzelsbach, quando aveva ricordato che «tutta la nostra vita deve essere una risposta all’amore ricco di misericordia del nostro Dio». Infatti, «dove lasciamo che l’amore di Dio agisca totalmente sulla nostra vita e nella nostra vita — aveva assicurato — là è aperto il cielo» ed è possibile «plasmare il presente così che corrisponda sempre di più alla buona Novella del nostro Signore Gesù Cristo».
(©L'Osservatore Romano 25 settembre 2011)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento