Papa/ Vaticano: A Bundestag si rivolgerà a chi è interessato
Città del Vaticano, 16 set. (TMNews)
I parlamentari tedeschi "decideranno loro cosa ritengono il caso di fare": il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, non si scompone di fronte all'annunciata defezione di alcuni deputati della sinistra (Linke) al discorso che il Papa pronuncerà al Bundestag giovedì prossimo.
"Il Presidente del Bundestag ha invitato ufficialmente il Papa, come ha fatto in passato con altre personalità", ha puntualizzato il gesuita in un 'briefing' dedicato al prossimo viaggio di Benedetto XVI in Germania (22-26 settembre). "Non è mio compito dire se i deputati di un'assemblea parlamentare pluralista devono essere presenti o meno", ha detto Lombardi. "Si pronuncia un discorso per persone che sono interessate, se qualcuno ha obiezioni non dipende dal Papa".
E' il primo discorso di Benedetto XVI in un Parlamento. Prima di lui, Giovanni Paolo II è intervenuto nelle aule parlamentari di Polonia e Italia.
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8 commenti:
Mah, a leggere questa nota asca pare che il nuovo arcivescovo di Berlino non sia un leone. Pure lui prono al politically correct. Sarà istinto di sopravvivenza.
http://www.asca.it/news-PAPA__VESCOVO_BERLINO_INCONTRA_GAY_E_LESBICHE_A_VIGILIA_SUO_VIAGGIO-1050337-ORA-.html
Alessia
Pessimo!
Si afferma che la parola del Papa ha un senso per "coloro a cui importa", dato che l'assemblea è "pluralista".
Il direttore della Sala Stampa del Papa sostiene la dittatura del relativismo: "il Papa? un leader fra tanti..."
La filosofia sottostante è quella soggettivistica: "alcuni hanno la MIA stessa fede, altri no", opposta alla struttura vitale della Chiesa: "annunciamo l'avvenimento di Cristo, sperando ardentemente che anche voi, aderendo a Lui per la nostra parola, vi salviate".
Concordo in tutto e per tutto con Andrea.
Che risposta e'?
R.
Qui l'articolo di Tosatti
Mi sa che i boicottatori faranno un storico autogol, eheheheh! Forse per la Germania c'è ancora speranza.
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=1401&ID_sezione=396
Alessia
Grazie mille, Raffaella.
La partita, purtroppo, è all'ultimo sangue, e il tema è sempre lo stesso: trovo Cristo "in me" (Kant) o lo trovo in Palestina 2000 anni fa e nel suo Vicario oggi ?
Un caro amico, che purtroppo ci ha lasciato troppo presto, scriveva in una sua canzone: "Il nuovo fariseo si è costruito un cristo di plastica, fatto a sua immagine e perfetta somiglianza, può farlo muovere, anche parlare, ma non ha la speranza." C. Chieffo (La casa)
Temo che oggi, ma forse sempre, nella Chiesa, ci siano tanti "nuovi farisei". Possiamo solo chiedere al Signore che ci liberi dal rischio di essere come loro, testimoniando instancabilmente che Cristo lo si incontra fuori di noi, nell'oggettivita della Sua Chiesa guidata da Pietro.
a volte davvero è meglio quando il Vaticano tace
Ma no, dai, cari Andrea e Raffa, secondo me esagerate, io sto con Padre Lombardi: nessuno è obbligato ad ascoltare il Papa, in fin dei conti. La proposta è rivolta a tutti, nessuno escluso: ma se poi qualcuno, consapevolmente, si chiama fuori, beh, che si arrangi, perde un'occasione (senza nemmeno rendersene conto) e resta rinchiuso nei propri beceri pregiudizi; risponderà poi a qualcun altro delle sue scelte, ma non sta a noi chiedergliene conto né imporgli comportamenti diversi. Non risulta proprio che Cristo abbia mai obbligato qualcuno ad ascoltarlo controvoglia (anzi, mentre tutti se ne andavano dopo il discorso sul Pane di vita di Gv 6, non solo non ha fatto nulla per fermarli, ma ha anche chiesto ai suoi discepoli se intendessero andarsene anche loro), ed è giustissimo che la Chiesa faccia lo stesso.
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