ZIZOLA: MONSIGNOR PAGLIA, HA VISTO REALIZZARSI IL SUO SOGNO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 17 set.
"Il suo sogno era quello di un cristianesimo vissuto senza aver paura degli altri, ed era felice assistendo a Monaco di Baviera all'abbraccio di pace che si sono scambiati 400 rappresentanti delle diverse religioni, nello spirito di Assisi".
Monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e storico assistente ecclesiastico della Comunita' di Sant'Egidio, ha reso omaggio con queste parole al giornalista e scrittore cattolico Giancarlo Zizola - attualmente editorialista di Repubblica dopo essere stato vaticanista del Sole 24 ore, di Panorama e del Giorno - "morto sulla breccia mentre si apprestava a commentare quello che aveva visto a Monaco e quello che si preparava a Assisi", dove il 27 ottobre prossimo Benedetto XVI e i leader delle grandi religioni ricorderanno la storica Giornata Mondiale di preghiera per la pace convocata 25 anni fa da Giovanni Paolo II nella citta' di San Francesco. "Sotto i suoi occhi l'utopia del Vaticano II, deposta nella 'Nostra aetate', stava prendendo forma", ha continuato monsignor Paglia nell'omelia dei funerali celebrati insieme al vicedecano del Collegio Cardinalizio Roger Etchegaray, al portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi, al suo vice padre Ciro Benedettini, al direttore della Libreria Editrice Vaticana don Giuseppe Costa, al capo ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia padre Gianfranco Grieco, e a una ventina di altri sacerdoti.
"Giancarlo Zizola - ha detto ancora il vescovo - era un credente appassionato della Chiesa, la amava e la voleva piena di simpatia per l'uomo di oggi, questo chiedeva senza mai scoraggiarsi, insistendo opportunamente e inopportunamente, come ci raccomanda la Scrittura, perche' lo spirito del Concilio soffiasse nella Chiesa portando a una svolta collettiva e permanente". "Una passione - ha ricordato Paglia - appresa da Giovanni XXIII, la cui figura Zizola ha saputo tratteggiare con efficacia e consegnarla al mondo intero nel libro 'L'utopia di Giovanni'. Diceva: 'se c'e' stato papa Giovanni, Dio c'e''.
E attuava il suo insegnamento: 'oggi piu' che mai, certo piu' che nei secoli passati, siamo chiamati a difendere l'uomo e non solo la Chiesa Cattolica, non e' il Vangelo che cambia, siamo noi che cominciamo a capirlo meglio'". Al termine del rito, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere gremita da colleghi giornalisti e da diversi parlamentari ed ex parlamentari, sono state letti un messaggio che Zizola aveva ricevuto alcuni anni fa dal vescovo brasiliano premio Nobel per la pace Hedel Camara che raccomandava di seguire l'esempio della colomba che "per compiere la missione sacra vola in qualunque maniera e in qualunque direzione senza cadere fino a morire, senza lasciare il ramoscello d'ulivo nemmeno se ferita". E un messaggio di monsignor Loris Capovilla, l'ultranovantenne arcivescovo emerito di Loreto che fu segretario di Papa Giovanni e oggi piange la morte di un amico a lui caro: "Zizola ha creduto e amato, sofferto e offerto. Io piccolo prete della Chiesa Cattolica, con gli occhi rivolti agli estremi confini del mondo, lo ringrazio di avermi compatito e in quest'ora tristissima con le mani posate sulla sua bara, lo affido a Cristo che lo accolga nella sua pace".
Uno dei 4 figli di Zizola, Filippo, ha letto infine un testo preparato dal grande vaticanista per un programma Rai, che oggi suona come un testamento spirituale: "le identita' forti non hanno bisogno di erigere muri, tornare al Concilio sarebbe tornare al meglio dell'Occidente.
Il cristianesimo puo' ritrovare la sua anima nel vuoto della societa' di oggi. Quando le scorie del potere e delle infedelta' cadranno, si avverera' quanto prefigurato da Benedetto XVI: alla fine si vedra' che ci si puo' unire davvero solo nell'amore, questo il Concilio ha voluto dirci".
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11 commenti:
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............???????????............
Buongiorno cara, auguro una buona domenica a te e a tutti gli amici del blog.
Buona domenica a te :-)))
R.
Omelia di mons.Paglia (vicino alla Comunità di S.Egidio): ennesima dichiarazione di nascita della "Neo-Chiesa", che si configura come una delle mille "Religioni in dialogo per la Pace", secondo l' "Utopia del Vaticano II".
O questo (e altri) Vescovi non hanno mai sentito parlare di massonica "religione dell'Umanità", oppure vi aderiscono coscientemente.
È per la loro presenza e la loro azione che il beato G.Paolo II, con il suo Prefetto card.Ratzinger, dovettero pubblicare la "Dominus Iesus", sull'unicità e l'UNIVERSALITA' di Cristo come Salvatore (6 agosto 2000).
Concordo con Sonny.
?????????
Serena domenica a tutti, in particolare alla nostra Raffa che mi pare sull'irritato andante. A ragione, purtroppo.
Alessia
Concordo con Sonny.
?????????
Serena domenica a tutti, in particolare alla nostra Raffa che mi pare sull'irritato andante. A ragione, purtroppo.
Alessia
Buongiorno a tutti :-))
Si', Alessia, quanto fatto dal Vaticano e dai vaticanisti (o meglio: cio' che non e' stato fatto o detto) mi ha fatto capire molte verita'.
R.
come la pensava Zizola lo sappiamo tutti, l'impegno della comunità di sant'Egidio pure, il fatto che il Papa andrà all'incontro di Assisi idem.
Spesso non mi trovavo in accordo con lui ma credo che questo sia il momento di lasciarlo al Signore, rispettando il dolore di chi gli voleva bene
Naturalmente lasciamo la sua anima al Signore Misericordioso. Però io non riesco a fingere approvazione per una persona che non approvavo solo perché è passata oltre e questo nel pieno rispetto della sua famiglia e dei molti, a giudicare dai coccodìrilli, che lo apprezzavano.
Alessia
Il problema non è, cara Gemma e cara Alessia, il giudizio sul defunto (che a quest'ora ha già incontrato il Signore): il problema è il tentativo di alcuni (molti?) di far nascere, anche nel suo nome, una Chiesa adulterata.
Il Papa (come il suo Predecessore) ha convocato Lui l'incontro di Assisi, intorno al quale, ahinoi, ronzano molti "grossi brutti elicotteri", come diceva la pubblicità di un insetticida.
ma nessuno dice di approvare, io non approvavo molti dei suoi giudizi. Dico solo che ci sarà tempo per farlo. Se avessi appena perso un caro e qualcuno facesse commenti sull'omelia del funerale ci resterei male. Tutto qui
No, mi dispiace, cara Gemma. L'omelia che ho commentato non era su di lui (se era "bravo" o "cattivo"), ma sulla presunta alba della neo-Chiesa.
Il mio commento (diciamo pure la mia condanna) era su questo punto, tanto più grave perché toccato da un Vescovo.
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