lunedì 14 novembre 2011

Delegazione della Santa Sede all'assemblea generale dell'Interpol in Vietnam (O.R.)

Delegazione della Santa Sede all'assemblea generale dell'Interpol in Vietnam

Insieme per un mondo più sicuro

«Collegare le polizie per un mondo più sicuro. Rafforzamento della collaborazione, innovazione e creazione di competenze». Su questo tema si è svolta nei giorni scorsi ad Hanoi, in Vietnam, l'ottantesima sessione dell'assemblea generale dell'Organizzazione internazionale di polizia criminale, nota universalmente con il nome di Interpol.
La delegazione ufficiale della Santa Sede, che è membro dell'organismo internazionale, è stata guidata da Domenico Giani, comandante del Corpo della Gendarmeria e direttore dei Servizi di sicurezza e protezione civile dello Stato della Città del Vaticano. Con lui erano il vice direttore Raoul Bonarelli, il dirigente Costanzo Alessandrini, capo ufficio Interpol, e il vice commissario Fabio Vagnoni, funzionario addetto al medesimo ufficio. Nell'assemblea la delegazione vaticana ha preso posto accanto a quella vietnamita e con questa si è subito instaurato un clima di grande cordialità.
L'assemblea generale è il più importante momento della vita dell'organismo internazionale che riunisce le polizie di 189 Paesi dei cinque continenti. Quest'anno sono entrati a far parte di questa comunità internazionale tre nuovi membri -- Curaçao, Saint Maarten, Sud Sudan -- tutti ammessi all'unanimità. Nell'assemblea vengono prese le principali decisioni nella gestione comune dei problemi di sicurezza che di volta in volta si presentano su scala internazionale. Tra gli argomenti trattati quest'anno ad Hanoi, i più importanti hanno riguardato il fenomeno del terrorismo, sotto il duplice aspetto interno e internazionale, la criminalità organizzata, la pirateria marittima, il traffico di esseri umani e la criminalità informatica.
La delegazione della Santa Sede, il cui contributo all'attività dell'organizzazione riscuote apprezzamenti e consenso larghissimi, ha preso parte anche a diversi incontri bilaterali, durante i quali si sono riscontrati spirito di disponibilità e un reale intento di collaborazione da parte di tutti. In questo contesto, tra l'altro, il capo della polizia federale brasiliana ha espresso sentimenti di gratitudine nei confronti di Benedetto XVI e dei suoi collaboratori per avere scelto Rio de Janeiro come sede della prossima Giornata mondiale della gioventù, che si terrà nel 2013.
A margine della conferenza, su impulso del comandante Giani, ha avuto luogo anche un incontro con i responsabili delle forze di polizia dei alcuni Paesi dell'Africa centro-occidentale -- Benin, Nigeria, Ghana, Togo, Burkina Faso -- e in tale contesto è stata sottolineata l'importanza che assume il prossimo viaggio internazionale del Papa non solo per il Benin, Paese che ospiterà la visita, ma per l'intero continente africano. Anche in questa occasione, sono state manifestate simpatia e cordialità nei confronti di Benedetto XVI ed è stata ribadita la massima disponibilità per garantire la sicurezza del Pontefice e dei numerosissimi pellegrini che giungeranno per l'occasione in Benin.
La conferenza si è conclusa con il simbolico scambio della bandiera dell'Interpol tra il rappresentante del Vietnam e quello dell'Italia, Paese che ospiterà la prossima assemblea generale a Roma nel 2012.
A margine dell'assemblea, significativo e toccante è stato l'incontro -- seguito dalla messa celebrata nella cattedrale di San Giuseppe -- con l'arcivescovo di Hà Nôi, monsignor Pierre Nguyên Văn Nhon, che ha tra l'altro espresso un grande apprezzamento per la visita e per la partecipazione della delegazione della Santa Sede all'importante consesso internazionale.

(©L'Osservatore Romano 13 novembre 2011)

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