giovedì 17 novembre 2011

A gennaio l'Ordinariato per gli ex episcopaliani. L'annuncio del cardinale Wuerl alla plenaria dei vescovi statunitensi (O.R.)

L'annuncio del cardinale Wuerl alla plenaria dei vescovi statunitensi

A gennaio l'Ordinariato per gli ex episcopaliani

Washington, 16. Sarà eretto il 1° gennaio 2012, negli Stati Uniti, l'Ordinariato per accogliere in piena comunione con la Chiesa cattolica le comunità di ex religiosi e fedeli episcopaliani, sulla base della costituzione apostolica Anglicanorum coetibus : lo ha annunciato il cardinale arcivescovo di Washington, Donald William Wuerl, in occasione della plenaria autunnale della United States Conference of Catholic Bishops (Usccb), in corso a Baltimore, specificando anche che l'erezione dell'Ordinariato è stata approvata dalla Santa Sede.
Il porporato ha il compito di guidare l'incorporazione dei gruppi di pastori e fedeli anglicani nella comunità cattolica, un percorso di accoglienza che prevede la possibilità di conservare la tradizione liturgica. Il cardinale Wuerl ha confermato inoltre che sarà il vescovo di Fort Worth, Kevin William Vann, il delegato ecclesiastico della Usccb incaricato del processo di ammissione nella Chiesa cattolica degli ex membri sposati del clero episcopaliano. In collaborazione con la Congregazione per la Dottrina della Fede, il vescovo avrà il compito di sovrintendere all'emanazione del «provvedimento pastorale» (pastoral provision) mediante il quale la Santa Sede, già a partire dal 1981, prevede di poter concedere l'ammissione al sacerdozio cattolico di ex pastori episcopaliani statunitensi sposati desiderosi di entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica. Con il «provvedimento pastorale», è spiegato, «viene permessa, a coloro che lo desiderano, una comune identità conservando alcuni elementi della loro tradizione» anche se, si aggiunge l'eccezione «non deve essere intesa come se implicasse un cambiamento del pensiero della Chiesa circa il valore del celibato sacerdotale, che rimane la norma anche per i futuri candidati al sacerdozio di questo gruppo».
L'Ordinariato è dunque ormai prossimo: «Sono convinto che l'Ordinariato -- ha sottolineato il cardinale Wuerl -- sarà una vera espressione della Chiesa cattolica». L'arcivescovo di Washington ha ricordato che diverse comunità episcopaliane hanno deciso d'intraprendere il cammino per entrare nella piena comunione con la Chiesa cattolica, mentre due comunità, una nella diocesi di Fort Worth e l'altra nell'arcidiocesi di Washington, hanno già completato il percorso di accoglienza. Secondo le stime del porporato, 2.000 fedeli ex anglicani potrebbero essere i primi membri a essere accolti nell'Ordinariato, che sarà eretto sul modello di quello già esistente di Nostra Signora di Walsingham in Inghilterra e in Galles.
I lavori della plenaria, che si conclude oggi, hanno portato altri frutti. I presuli si erano incontrati per la prima volta lunedì 14 novembre. Fra l'altro, all'apertura dei lavori era presente anche una delegazione della Chiesa greco-cattolica in Ucraina, guidata dall'arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyč, Sviatoslav Shevchuk, il quale ha espresso profonda gratitudine per il sostegno che i vescovi degli Stati Uniti hanno sempre garantito alla comunità. L'arcivescovo ha inoltre espresso il suo appoggio alle iniziative dell'episcopato statunitense per garantire il rispetto della libertà religiosa.
Durante la plenaria è stata, fra le altre, approvata la proposta riguardo l'iscrizione nel calendario proprio della Chiesa negli Stati Uniti della memoria facoltativa della beata Marianne Cope e del beato Giovanni Paolo II. La Usccb ha approvato ancora la creazione di un subcomitato permanente per le problematiche sanitarie all'interno del Comitato sulla Dottrina. Sarà lo stesso cardinale Donald William Wuerl, come presidente del Comitato, a guidare anche il nuovo organismo che ha il compito di affrontare una serie di questioni e di garantire sostegno agli operatori sanitari, in particolare riferimento alla tutela della loro obiezione di coscienza in tema di aborto e prescrizione di contraccettivi contro le politiche volte ad affermare una cultura contraria alla vita. I vescovi hanno ribadito le loro critiche nei confronti della decisione del Department of Health and Human Services di autorizzare un elenco di «servizi preventivi» per le donne, volti a garantire gli interventi chirurgici per la sterilizzazione e la prescrizione di tutti i contraccettivi presenti negli elenchi della Food and Drug Administration.

(©L'Osservatore Romano 17 novembre 2011)

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