giovedì 3 novembre 2011

Ha ragione Magris quando afferma che Papa Benedetto è troppo buono?

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Eufemia.
Riporto la parte che ci interessa:

"È attento ai problemi politico-religiosi, alla Chiesa, anzi alle Chiese, la cattolica e la protestante. Fa, tra l'altro, un inconsueto ritrattino del Papa attuale: «Forse a Benedetto XVI - molto meno conservatore di quanto si creda, tanto più colto e sottile di Papa Wojtyla, ma forse meno capace di quelle intuizioni storico-epocali che l'altro ogni tanto fulmineamente aveva, anche con rozzezza ma soprattutto con genio - manca quella decisa durezza che è necessaria per governare, pur con amore, una grande realtà materiale e spirituale e senza la quale si finisce per giocare in difesa, atteggiamento quasi sempre perdente»."

Forse Magris non tiene conto del fatto che dietro ogni scelta di Papa Wojtyla c'era l'apporto fondamentale dell'allora cardinale Ratzinger tranne forse per quanto riguarda Assisi I.
Magris non tiene conto nemmeno del fatto che, purtroppo, in questi sei anni Papa Benedetto si e' occupato di risolvere problemi che ha ereditato dal passato piu' o meno recente.
Tutto cio' non e' giusto ma tant'e'...
E' facile essere geniali quando c'e' qualcuno che si assume ogni responsabilita' e che fa da parafulmine. Piu' difficile quando ci si deve occupare di beghe mai risolte in passato e che i media attribuiscono senza alcuna distinzione al Papa regnante. E stavolta non esiste il "Ratzinger di Ratzinger".
Altro che pamphlet!
Detto questo, e' assolutamente vero che il Papa non vuole regnare con durezza. E' una sua scelta e va rispettata. E' un vero peccato che nessuno (soprattutto fra i giornalisti) abbia ancora capito la grandezza di questo Pontefice che non solo non si difende ma incoraggia la liberta' giornalistica.
E' forse troppo buono il nostro Papa?
Posso rispondere con sincerita'? Si'! :-)
Pensiamo forse che in passato sarebbero stati accettati commenti come quello sulla pedana mobile?
Pensiamo che nessuno avrebbe reagito a pamphlet come quelli che sono stati pubblicizzati in questi giorni?
Pensiamo forse che sarebbe stato permesso ad una attrice americana di passarla liscia dopo avere insultato il Pontefice?
O forse crediamo che una cosa come questa, pubblicizzata persino dal quotidiano "La Stampa" in edicola oggi, sarebbe passata inosservata?
Vi ricordo quanto accadde al vaticanista di Repubblica Del Rio escluso dal volo papale per alcuni articoli critici su Giovanni Paolo II (con questa "tecnica", oggi, sull'aereo del Papa, viaggerebbero in pochi: il Santo Padre, il suo segretario ed il card. Bertone oltre all'equipaggio ed a pochi giornalisti).
Per una ricostruzione della vicenda Del Rio clicca qui, qui, qui e qui.
Bella la risposta del card. Casaroli soprattutto quando scrive: "la possibilità di accompagnare il papa sull' aereo "non può non considerarsi in un certo senso un privilegio e che suppone che non siano superati, da parte di chi intende avvalersene, i normali confini dell' oggettività di informazione e di quel tanto di riguardo che è pur doveroso nei confronti della persona della quale egli si troverebbe in qualche modo a essere ospite"".
Pensate se questo principio fosse applicato anche oggi :-)
In conclusione: il Papa e' troppo buono? Mah...a volte lo penso davvero!
E' pero' questo il suo stile, dobbiamo rispettarlo e ricordare ai giornalisti la grande fortuna che hanno.
Che cosa farei io? Adotterei il metodo Navarro senza indugi :-)
Infine, caro Magris, e' perfettamente inutile, oggi, proporre grandi gesti mediatici sapendo perfettamente che i fedeli non distinguono Halloween da Ognissanti, l'Assunzione della Vergine da Ferragosto, la Befana dai Re Magi, l'Immacolata Concezione da Santa Immacolata...

R.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è tempo di "intuizioni storico-epocali", che cosa intenda nello specifico, Magris ce lo dovrebbe spiegare. E' tempo di penitenza e di pulizia, di raccolta di detriti e macerie, quelle che il "geniale predecessore" ha omesso, se per colpa o inconsapevolezza lo lasciamo al giudizio della storia, di raccogliere, di curare. E' tempo di ricostruire fiducia e credibilità compromesse. Questo sta facendo Papa Benedetto. Wojtyla ha avuto l'immensa fortuna di avere alle proprie spalle due grandissimi uomini di Chiesa:
Stefan Wyszyński e Joseph Ratzinger delle cui intuizioni è stato il grande interprete e la sfortuna di averne altri spiritualmente e intellettualmente assai meno grandi, più interessati al proprio particulare che gli hanno fatto commettere errori di non poco conto. Ha avuto alle spalle una grande potenza religioso-mediatica che ha contribuito a creare un mito, per ora quasi inattaccabile. Vedremo come questo verrà interpretato in futuro dalla storia. Di suo cosa c'era effettivamente? Un aspetto fisico accattivante, la capacità propria del grande attore teatrale, Shakespaeare lo avrebbe adorato, di tenere la scena e interpretare una parte, il tutto unito a una grande umanità, fede, misticismo e candore che gli devono essere riconosciute, anzi che gli sono state riconosciute con la beatificazione. Cosa deve essere un Papa? Idolatrato capo popolo o Vicario di Cristo? Il Papa è scelto dallo Spirito Santo che in ogni epoca suscita la persona giusta, pregi e difetti, che opera conformemente. Questi insistiti paragoni non sono solo leziosi, ma pure antistorici e anacronistici, se vogliamo. In fondo qual'è il grande peccato che viene imputato al successore? Quello di non essere mediatico, o meglio di intendere la mediaticità in modo totalmente diverso dal roboante predecessore. Papa Benedetto non è "troppo buono", suona tanto sinonimo di ingenuo e sprovveduto, cosa che Joseph Ratzinger non è. In lui vi è la mitezza, la forza, la fermezza, l'umiltà proprie di un Padre della Chiesa. Scusi, Magris, se è poco.
Alessia

Raffaella ha detto...

Credo anche io che oggi sia il tempo della ricostruzione.
Una mia carissima amica disse qualche tempo fa che i restauri in San Pietro sono l'immagine di questo Pontificato: le impalcature sul colonnato, la Cappella Paolina riportata al suo splendore, le tante opere restaurate ed ora i lavori nell'aula Nervi.
Un Pontificato ben rappresentato in quel grande lavoro di enorme pazienza.
R.

laura ha detto...

Son semplicemente stufa di questi confronti!!!!! che hanno fatto i loro tempo e son stati sempre sciocchi, inesatti e inopportuni. Son d'accordo n raffaella sul fatto che Papa Benedetto sia troppo buon .GP II era molto duro con chi non accettava la retta dottrina, mentre Benedetto XVI tende la mano a tutti. meditate gente meditate!!!!!!..

Anonimo ha detto...

scusate, ma voi quando avete visto Benedetto XVI giocare in difesa? Io mai, neanche nel tragico 2010. A me sembra che sulla difensiva di fronte a questo Papa siano tutti gli altri, perchè si accorgono che le sue argomentazioni, basate sulla fede, sono talmente logiche da non poter essere contraddette.
quanto all'essere troppo buono, mi pare che nell'ottica cristiana questo sia un gran bel complimento: Gesù non disse forse al giovane ricco "perchè mi chiami buono, Dio solo è buono"? Ancora una volta Magris, volendo attaccare questo pontificato si dà la zappa sui piedi. No comment sui paragoni fritti e rifritti, anche questi tirati fuori quando si è a corto di argomenti. Maria Pia

Anonimo ha detto...

Come interpreti la frase finale, Raffa? Secondo Magris, senza la necessaria durezza nel governare si finisce col giocare in difesa. Io avrei detto esattamente il contrario. Magris, dove la mettiamo la "medicina della misericordia" di roncalliana memoria? Il passaggio fra panzerkardinal a "troppo buono" ossia debole mi sembra un po'troppo brusco. Troppi ragionamenti e parole in libertà.
Alessia

Anonimo ha detto...

ho dimenticato di dire, che però, umanamente, un bel vaffa a tutti quei signori ci vorrebbe proprio. maria Pia

Raffaella ha detto...

Cara Alessia, e' la grande contraddizione dei media, degli intellettuali, dei giornalisti e persino della gerarchia cattolica!
E' la gabbia entro la quale essi stessi si sono rinchiusi da se'.
Quando era cardinale, era facile e comodo per tutti descrivere Ratzinger come un panzer.
Non era il Papa ad essere duro, era il cardinale Ratzinger!
L'immagine del cardinale panzer era strumentale, serviva per dimostrare che il Papa, buono, veniva frenato da quel cardinale cattivo (stessa operazione fu fatta per Roncalli-Ottaviani).
Adesso che e' Papa, non si va certo a prendere Levada ed a descriverlo come un panzer.
Ma no! Ora e' Benedetto XVI ad essere diventato troppo buono laddove, per buono, si intende una persona ingenua e inadatta a governare.
Tutto cio' e' decisamente ridicolo.
Detto questo, ribadisco che secondo me servirebbe un po' di bastone che la curia (e non il Papa) dovrebbe impugnare ma, ahime', continua a nascondersi dietro ad un solo uomo: Ratzinger, prima cardinale, ora Papa.
R.

Anonimo ha detto...

Che vaffa sia, Maria Pia! Grande!
Vaffa a giornalisti, scrittori e intellettuali tutti! Vaffa a progressisti e tradizionalisti! Grazie a Dio, Papa Benedetto non è catalogabile in statiche e ammuffite categorie, ma è più e oltre. Non si può tacciarlo di tutto e del contrario di tutto con assoluta mancanza di logica e pudore. Sono stufa, incazzata e mi scappa pure da ridere.
Alessia

Anonimo ha detto...

ha il difetto(?)di essere se stesso,non ha claqueurs osannanti ed impresari teatrali,lui i drammi li scrive e li vive,non li interpreta:GPII era un Burbridge,neanche Shakespeare,che bisogna saper scrivere, non gigioneggiare.....Ratzinger ha collaboratori mediocri,nessuno è e sarà mai alla sua altezza bisognerebbe clonarlo....

medievale ha detto...

si potrebbe pensare che anche Gesù Cristo è stato "troppo buono", visto che poteva scendere da quella croce-come gli suggerivano- e trionfare con un gesto eclatante-epocale.

Matz ha detto...

Son semplicemente stufa di questi confronti!!!!! che hanno fatto i loro tempo e son stati sempre sciocchi, inesatti e inopportuni.

...

GP II era molto duro con chi non accettava la retta dottrina, mentre Benedetto XVI tende la mano a tutti.

Cara laura mi sembri un po' in contraddizione, e per di più all'interno della stessa frase.

Fabiola ha detto...

Se siamo stufi dei paragoni perché, anche noi, continuiamo ad istituirne?
Non credo che per cogliere la grandezza di Benedetto si debba, per forza, diminuire il predecessore.
Il card.Ratzinger ha servito per 24anni Giovanni Paolo II, lo ha fatto con la consueta mitezza e letizia, ha contribuito alla grandezza del suo Pontificato e gli è succedetto, sulla cattedra di Pietro, con semplice naturalezza. Due temperamenti differenti, nella sinfonia della verità cattolica. Di cui rendere grazie.

gemma ha detto...

Ma cosa si può confrontare avendo a che fare con epoche diverse e situazioni diverse.? La Chiesa del passato poteva piu volgersi all'esterno perché non erano così evidenti al mondo i suoi problemi interni. Ora e' tempo di mettere ordine in casa, con umiltà e pazienza. Alle massaie serve olio di gomito, non colpi di genio, e se devi farti perdonare qualcosa, hai voglia a giocare in attacco